Padre rifiuta il figlio a "C'è posta per te": "Non provo emozioni. Adesso ho un'altra famiglia" - Perizona Magazine

Padre rifiuta il figlio a “C’è posta per te”: “Non provo emozioni. Adesso ho un’altra famiglia”

Daniela Vitello

Padre rifiuta il figlio a “C’è posta per te”: “Non provo emozioni. Adesso ho un’altra famiglia”

| 10/03/2019

Daniele scrive a “C’è posta per te” perché vuole conoscere il padre che lo ha abbandonato quando aveva 16 mesi […]

Daniele scrive a “C’è posta per te” perché vuole conoscere il padre che lo ha abbandonato quando aveva 16 mesi lasciando un semplice biglietto a sua madre: “Me ne vado, non ce la faccio più in questa situazione. Salutami Daniele”. Il giovane non vuole denaro ma solo chiedergli perché lo abbia cancellato dalla sua vita in questo modo.

“Mio padre non sa nulla di me – spiega – Non sa che fino a 10 anni, io, mio fratello e mia madre abbiamo vissuto in un monolocale, che io dividevo il letto con mio fratello e che dal tetto ci pioveva dentro. Non sa che quando avevo 10 anni ho pensato che la vita mi sorridesse perché i nonni hanno comprato una casa. Non è durata tanto perché poi la mamma non ha più lavorato. Mangiavamo una sola volta al giorno, vi vestivano con i vestiti che passavano le suore. A scuola mi sentivo dare dello zingaro… Di mio padre a mia madre non ho chiesto mai nulla”.

Arriva il momento della consegna della posta e Daniele vede il padre per la prima volta. “È strano forte – commenta – Me lo immaginavo più secco. Se non ha fatto grandi danni nella sua vita, penso che abbia capito chi l’ha mandato a chiamare”.

L’uomo, di nome Pietro, si presenta in studio. Daniele prende subito la parola: “Buonasera signor Pietro. Presumo che lei non sappia chi sono io. Sono qui per spiegartelo. Nel 1990 al signor Pietro nasce un figlio che ben presto verrà abbandonato al suo destino. Ecco, quel figlio sono io. Ma tranquillo! Non sono qui per chiederti dei soldi, ospitalità o di ricominciare a fare il padre. Tanto alla fine, in 28 anni della mia vita, il padre di me stesso sono sempre stato io. Sono qui per capire i reali motivi per cui non ci sei mai stato. Negli ultimi tempi, ho iniziato a pensare un po’ di più alla persona che mi ha messo al mondo, alle mie origini, e mi sono fatto un tatuaggio dietro la schiena che rappresenta il peso che mi porto. Perché mi hai abbandonato e non mi hai mai cercato? Hai dei figli? Hai una famiglia? Possibile che in 28 anni non ti è mai venuto in mente di cercarmi? Almeno ti ricordi la mia data di nascita?”.

Sentendosi attaccato, Pietro manifesta l’intenzione di chiudere la busta. “Sono state dette delle cose senza pensare – sbotta – Mi ha colpevolizzato. Non mi sono allontanato, mi hanno fatto allontanare. Non posso dire determinate cose perché ci rimarrebbe male…Io me la sono creata una famiglia. Ho quattro figli, due femmine e due maschi. 28 anni senza…mi cerca adesso?”.

Daniele perde le staffe. “Chi m’ha messo al mondo? Io o te? Chi è che mi deve cercare?”, sentenzia. “Tu lo sai come sono cresciuto io? Da solo – replica il padre – Non ho cercato nessuno, me la sono sempre cavata da solo e mai cercherò nessuno. Non è che ho cercato i miei genitori. Mi sono comprato la casa, la macchina…le cose me le sono fatte da solo. A 9 anni mi hanno abbandonato in un istituto. Ti sembra una cosa giusta?”.

Maria De Filippi cerca di farlo ragionare: “Anche lui se l’è cavata da solo. Non c’erano soldi, all’inizio ha vissuto con molta fatica. Ne ha passate tante. Non ha mai chiesto alla madre di te. Ha pensato che saresti andato a cercarlo. Non è uno abituato a chiedere. Ora ti aggredisce solo perché ha sofferto la tua assenza, non perché è cattivo o perché non vedeva l’ora di dirti cattiverie. Ti aggredisce perché è stato ferito. Sono passati tanti anni, ci sta che sia arrabbiato”.

“Non c’è emozione. So solo che ho due femmine e due maschi che mi hanno dato di tutto e di più – dice l’uomo Lui mi sta dimostrando che io sono stato un orco e non mi piace. Adesso mi hai visto e basta. Mia moglie e i miei figli sanno della sua esistenza e conoscono tutto di me. Mia moglie mi ha detto ‘se un giorno andiamo a Fiumicino proviamo a cercarlo’”. “Eh, è lontanissima Fiumicino”, rileva Daniele. “Se continui a stuzzicarmi così chiudiamo la busta e me ne vado”, ribatte il padre. Pietro cerca di giustificarsi: “Io sono sempre stato in giro per lavoro. Non mi sono mai fermato. Poi avevo paura di sua madre, dei parenti. Sono stato minacciato di morte. Suo nonno è uscito fuori col fucile”.

Alla fine, Daniele chiude la busta tra gli applausi del pubblico. Appena Pietro lascia lo studio, il ragazzo si piega su se stesso e scoppia a piangere. Maria De Filippi corre a consolarlo.

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