Da Agnelli a Trump, tutti gli uomini di Lory: "Sono sempre stata affascinata dal potere" - Perizona Magazine

Da Agnelli a Trump, tutti gli uomini di Lory: “Sono sempre stata affascinata dal potere”

Daniela Vitello

Da Agnelli a Trump, tutti gli uomini di Lory: “Sono sempre stata affascinata dal potere”

| 02/03/2019

Ospite di Peter Gomez a “La confessione” in onda sul canale Nove è Lory Del Santo, diventata nota negli anni […]

Ospite di Peter Gomez a “La confessione” in onda sul canale Nove è Lory Del Santo, diventata nota negli anni ’80 grazie a “Drive in” di Antonio Ricci e nota alla cronaca rosa per le numerose relazioni con uomini potenti del mondo dello spettacolo e dell’imprenditoria, da Adnan Khashoggi a Eric Clapton, da Gianni Agnelli a Donald Trump. La vita della Del Santo è stata piena di avventure ma anche di drammi.

LE MOLESTIE E IL CASO WEINSTEIN
“Io sono dalla parte di Weinstein e in generale dalla parte degli uomini per un fattore. Li vorrei difendere quando sono vilipesi senza prove. La donna ha ragione, deve difendersi perché il maschilismo è imperante, ci sono tanti soprusi, le donne subiscono ogni sorta di violenza. Però giocare su un fenomeno di moda, solo per dire ‘mi ha telefonato insistentemente e lo denuncio’, mi sembra esagerato. Bisogna avere una misura. Trovo osceno che tutte le attrici in blocco lo abbiano denunciato. Improvvisamente una, anche discutibile, inizia e poi tutte via via…Denunciare una persona con la quale sei stata e hai solo foto sorridenti, dopo che hai fatto dei film….La molestia è da discutere, la violenza no. La violenza va condannata. Secondo me Asia Argento ha denunciato Weinstein per avere una rivincita. Magari lei ha subito una violenza interiore, magari è stata carina per ottenere qualcosa. A volte ci si vuole anche vendicare, poi soprattutto se ci sono altre voci, si parla anche per gli altri, si diventa portavoce. Quando ci sono dei fenomeni di moda, è come dire ‘abbattiamo il mostro’. Però un mostro che è durato così tanto, un genio della cinematografia che ha fatto vincere tanti Oscar a tante attrici famose, è chiaro che usi il suo potere in modo un po’ maialesco. Chi lo ha denunciato ha un po’ esagerato, sono persone discutibili che avevano precedenti per droga e che magari erano anche in cerca di soldi”.

“NIENTE DI SBAGLIATO NEL CONCEDERSI PER FARE CARRIERA”
“Io non ho mai ricevuto avances pesanti nella mia vita. Nel lavoro non mi è mai capitato. Certo, ci sono state delle persone potenti nel cinema che mi hanno fatto intendere che avrebbe voluto stare con me ma non mi hanno offerto niente in cambio. Già dovevi essere onorata di andare con loro. Mi è successo per esempio con il regista Sergio Leone. Lui me l’ha proposta prima ancora di dirmi ‘ti farò fare una parte’. Non mi aveva promesso niente. Io ho detto di no. Se trovo giusto concedersi sessualmente per fare carriera? Non credo che ci sia niente di sbagliato se effettivamente porta a qualcosa. Il dramma è farlo e non riuscire ad ottenere ciò che si vuole. Lì uno accumula una rabbia che poi magari distrugge nel tempo”.

LORY DEL SANTO E IL FASCINO DEL POTERE
“Io venivo dalla campagna, i miei genitori erano contadini. Non sapevo cosa fosse la vera ricchezza. Io volevo scoprirlo, gli uomini veramente ricchi, quelli che fanno cose da film, mi affascinavano. Non ho mai chiesto niente perché mi sarei sentita inferiore. A Adnan Kashoggi, ad esempio, non ho mai chiesto niente. E’ stata un’avventura, come prima cosa mi ha mostrato la sua grande barca. Pensavo fosse una nave da crociera. Abbiamo avuto un’amicizia fisica, ma non sessuale. Dire agli uomini che non sono potenti in quel senso non mi piace, mi piace che siano a loro agio, non tendo a smascherarli. L’uomo ha diritto di fare dei regali e le donne hanno il diritto di riceverli”.

GIANNI AGNELLI
“Era un uomo speciale. L’ho conosciuto a Parigi. Il giornalista Jas Gawronski che aveva avuto il mio numero da un produttore, mi ha invitato a bere un drink all’hotel Ritz. E lì c’era Gianni Agnelli. Sono entrata in una porta dorata, non era una stanza, era un Versailles, non pensavo ci fossero delle stanze d’hotel così gigantesche e lì c’era un talamo, una specie di letto gigantesco. Lui era lì. E’ iniziata un’avventura che è durata parecchio, circa due anni. Decideva lui quando vederci, io non avevo nemmeno il suo numero, mi chiamava sempre lui. Anche lì, io non vorrei sminuirlo perché aveva una certa età, però io con lui non ci sono mai andata, sai quelle cose classiche dove due corpi si uniscono? No. Non l’ho mai detto perché giustamente lui era un playboy ma forse era troppo anziano quando l’ho conosciuto. La mia furbizia in tutta la mia vita è sempre stata quella di essere stata vicina a uomini di un certo tipo e di cercare di fare il meno possibile. Il sesso mi piace ma non mi piace che serva per ripagare qualcosa. Anche se devo ammettere che innamorarsi di questi uomini non era difficile perché sono veramente uomini che hanno un cervello e classe. Non ho mai chiesto ad Agnelli se fosse sposato e in ogni caso io dormito anche a Torino ma non ho mai visto nessuna donna. In tutta la nostra relazione lui mi ha regalato soltanto un orologio”.

BETTINO CRAXI
“Con lui non ho mai avuto niente. Quando mi ha visto, mi ha dato un’occhiata. Però in quel momento lui aveva una relazione con un’altra donna. Quindi credo che le due cose fossero incompatibili e che abbia mollato il colpo”.

CLAUDIO MARTELLI
“Persona molto affascinante. Un bellissimo uomo che stava con una bellissima donna. Con lui non è successo mai niente. Io sono una che se un uomo è sposato ma mi piace e lui mi cerca la cosa non mi disturba. Però se io conosco lei, non lo farei mai”.

I VERI UOMINI DI POTERE
“Chi incarnava il potere reale tra gli uomini che ho incontrato? Solitamente non sono famosi, sono personaggi che vivono nell’ombra, viaggiano su aerei privati. Sono quelle persone che stanno dietro le altre, soprattutto in politica. Alcuni personaggi famosi sono limitati”.

FAMIGLIA
“Ho perso mio padre quando avevo tre anni. Con mia madre ho avuto un rapporto terribile. Era una donna che lavorava e basta. Sentiva il peso di essere vedova, non parlava mai di sé. Diceva solo ‘devi studiare perché un giorno devi avere qualcosa’. Era un’ossessione per lei. Quando me ne sono andata a 18 anni, mi ha rincorso un attimo pensando che stavo sbagliando. Io mi sono dileguata e da lì è iniziata la mia vita. Non so se mi ha mai perdonato o ha sempre dubitato che io ce la potessi fare da sola in questo mondo, senza denaro, senza niente. Ma io ero molto forte. L’unica cosa che è mancata tra di noi è la fiducia. Lei non ha mai capito che io avevo un obiettivo: vivere questa vita al 100%. Non potevo accontentarmi di abitare vicino a lei in una piccola stanza. Il mondo è grande”.

ANTONIO RICCI
“E’ un tipo misterioso, non cerca mai di conoscere le ragazze con le tet*e grosse come invece fanno gli altri. E’ un uomo che pensa molto e che vuole gestire il potere senza apparire. E’ molto intelligente e anche affascinante. Mi piace il suo coraggio di dire quello che pensa”.

SILVIO BERLUSCONI
“E’ un uomo speciale. Lo trovo addirittura superiore ad Agnelli come personalità. Agnelli non voleva che parlassi di noi con la stampa, io comunque ero molto discreta. Berlusconi ha il coraggio delle sue azioni, di amare, di fare e di lavorare come ha fatto per tutta la vita. Con Berlusconi ci siamo sempre incontrati casualmente in vari posti ed è sempre stato molto elegante. Fa il baciamano, ti accompagna, ti offre il braccio. E’ quell’uomo che ti fa capire che tu vali, che sei importante e che per te, se ci tiene, potrebbe fare qualcosa”.

DONALD TRUMP
“Abitavo nella Trump Tower. C’è stata una storiella che poteva diventare una grande storia che ho bloccato sul nascere. Adesso ovviamente me ne pento ma non perché è diventato il presidente degli Stati Uniti. Quando lasci una persona, non sai mai cosa perdi. Lui amava le donne, era super elegante, molto gentile, per niente volgare. Non è uno che forza le donne a stare con lui. Certo, te lo chiede e poi magari con gli amici fa un po’ il vanitoso. Lui è un po’ come Berlusconi, è ricco e generoso. La ricchezza associata alla tirchieria è una cosa deleteria che porta sfortuna”.

ERIC CLAPTON E LA TRAGEDIA DI CONOR
“Ci siamo conosciuti a Milano in discoteca per caso. Gli ho dato il mio numero e mi ha richiamato. Mi ha chiesto subito di stare con lui e ho detto di no. Mi ha frenata il fatto che non lo avrei più rivisto essendo lui una rockstar. Prima di lasciare Milano mi ha richiamato. Allora l’ho raggiunto a Genova dove faceva un altro concerto. Poi a Londra. Nel privato era silenzioso, non suonava e non cantava mai. Quando ha scoperto che ero incinta, pur volendo un figlio, ha avuto paura e mi ha detto che non era più interessato. Però sono così forte che queste cose non mi smontano. Il fatto che un uomo possa cambiare idea non uccide la mia esistenza. Io mi sento alla paura, non ho mai pensato che un uomo sia superiore a me. Quando ha visto Conor, la prima cosa che ha detto è stata ‘Oh my God, I’m a father’ (‘Dio mio, sono padre’). La morte di Conor è stata una tragedia, ci ho messo otto anni per uscirne. Per superare i drammi penso sempre che nel mondo c’è sempre qualcuno che sta peggio di me. E quindi non mi lamento”.

LA MORTE DI LOREN
“Si è ucciso perché aveva una malattia cerebrale e io non lo sapevo. Ho sempre pensato che lui fosse diverso e strano ma che questo rientrasse nella sua personalità”.

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