E’ un’intervista liberatoria quella rilasciata da Fernanda Lessa al giornalista di “Chi” Gabriele Parpiglia. L’ex modella brasiliana, oggi dj, vuota il sacco e per la prima volta racconta il suo “inferno personale”. Otto lunghi anni di vita spericolata tra droga e alcool e un vortice pronto a risucchiarla per sempre ma scongiurato per un soffio grazie all’incontro con il padre delle sue due figlie. La Lessa sputa il rospo ora che è finalmente “pulita” con l’obiettivo di aiutare “chi scivola all’inferno e vuole risalire”.
Gli eccessi la travolgono e la abbagliano nel periodo in cui è una mannequin di successo. “La moda? La odio. Fa schifo e fa schifo tutto quello che c’è intorno – esordisce – Pippavi per dimagrire. Pippavi per non mangiare e andavi in palestra per sudare. Lo fanno tutte. Inutile che facciano le santarelline. Io per otto anni ho mantenuto dei ritmi infernali. Non dormivo quasi mai. Però viaggiavo in prima classe e guadagnavo venti milioni di lire per sfilare tre minuti. A un certo punto il mio conto aveva sei zeri. Che ca*zo m’importava. Ero su un treno in corsa e basta. Poi avevi il rimorso di coscienza e smaltivi, sudando in palestra. Chi non lo ammette, non ha le palle. L’unica pulita è Gisele Bündchen. Una professionista seria. Della moda ricordo le volte in cui tornavo a casa ‘tutta fatta’. Però mi ha aperto tante porte. In primis qui in Italia”.
“Dalla coca ne sono uscita dopo la moda – svela – L’alcool mi ha fottuto la vita. Mi facevo tre bottiglie di vino da sola ogni giorno. L’Amarone era il mio preferito. Alcolista, purtroppo, rimani per sempre, lo dice lo psicologo che mi segue ancora. Era una tentazione continua. Esempio: guardavo un film dove c’era una scena in cui bevevano e io dovevo bere di riflesso. Andavo al bar a prendere un caffè, ma se accanto a me c’era chi beveva, io bevevo. Le giornate non finivano mai. Ero sempre ubriaca. Coloravo i muri, gironzolavo a vuoto, era l’inferno. Poi ho conosciuto il mio ex compagno Davide (Dileo, musicista meglio noto con il nome di Boosta, ndr). Piano, piano ne sono uscita. Ma è stato un lungo viaggio che mi ha portato in un centro assistenza o se volete chiamarlo, così, in un rehab. Ho trascorso qualche mese là e mi sono salvata. Quanti soldi ho gettato via per colpa delle mie dipendenze”.
Tutto cambia quando l’ex modella scopre di essere incinta della prima figlia Ira Marie: “Lì mi sono fermata. Ho capito che l’amore per il mio compagno e per le mie figlie doveva vincere sull’alcool. Ce l’ho fatta. Ne sono uscita. Poi è arrivata la nostra seconda figlia Lua Clara. Ma stavo bene”.
Nel 2015 quella che lei definisce “una piccola ricaduta”. “Mi sono sognata che mi avevano arrestato – racconta – Ero ubriaca o forse anche drogata. Apro gli occhi e inizio a girare per la stanza, cercando di fuggire, cercando di capire che reato avessi commesso. C’erano le mie figlie. Poi… sono finita in rehab”.
La storia con Boosta finisce in malo modo. “Io mi sentivo rifiutata dalla sua famiglia e me ne sono andata in Brasile con le bimbe – spiega – Sono stati sette mesi di inferno tra litigi e avvocati, poi ha prevalso la buona ragione. Lui è un ottimo padre. Avevo deciso di non innamorarmi più, di godermi le mie bimbe e le mie passioni, poi però… è arrivato quello che oggi è mio marito”.
Il suo attuale consorte, sposato nel 2017, si chiama Luca Zocchi. Fernanda rievoca il loro primo incontro: “Io facevo la deejay durante un evento organizzato da lui. Il colpo di fulmine da parte mia è stato immediato, ma lui mi ha rifilato (a me!) un bel due di picche perché era fidanzato. Cioè a una delle donne più desiderate del pianeta! Il suo ‘no’ mi ha fatto scattare qualcosa e non ho mollato il colpo. Dopo quattro mesi ha ceduto, ha lasciato la sua fidanzata e ci siamo chiusi in casa per una settimana intera! Il settimo giorno, nudo, in ginocchio, mi ha chiesto di sposarlo. Ed eccoci qui insieme, felici, con due bimbe e con due cani un po’ strani. E Luca e Davide, il mio ex, per fortuna sono ottimi amici”.
In passato l’ex modella ha fatto girare la testa a tanti uomini e in gioventù ha avuto un amore saffico: “Quando avevo ventuno anni mi sono fidanzata con una modella francese. Dopo due mesi di storia, scopro che era minorenne. In America ti arrestano per pedofilia, ma lei fisicamente sembrava adulta. L’ho lasciata subito anche se ho un bel ricordo”.
Quindi rivela di aver provato attrazione per Federica Fontana ai tempi in cui insieme a lei posò senza veli per un celeberrimo calendario sexy: “Eravamo in America, ma quel giorno, quando scattavamo, c’era vento. Faceva freddo. Durante uno scatto ci abbracciamo nude. Un seno, il suo, da perder la testa mentre sfiorava il mio. Mancava solo il bacio in quel calendario. Ma lei è una perbene, non fa certe cose…”.
Riguardo alle sue conquiste maschili dice: “In Italia ho amato Vittorio Mango, ma abbiamo perso un figlio appena nato. Ricordo le parole della psicologa: ‘Quando succedono questi accadimenti, la coppia dev’essere molto forte per rimanere unita’. E, infatti, siamo esplosi. Quello è stato uno dei periodi più brutti della mia vita. Dicevano che mio figlio fosse nato morto perché io mi drogavo. Schifo! Anche per strada subivo gli sguardi della gente. Per tre anni poi sono stata con Bobo Vieri. Era simpatico. Un po’ orso. Mi faceva sorridere. Credo mi abbia tradita, ma andava bene così. Io vivevo in aereo. Chiudevo un occhio e usavo la testa. Poi in America ho fatto perdere la testa a un premio Oscar…Adrien Brody”.
Fernanda Lessa ne ha viste di cotte e di crude: “Sceicchi che mi volevano offrendomi 150mila euro a notte, un francese, che ha tentato di violentarmi, ma non aveva fatto i conti con il mio vicino di casa, un giocatore di rugby, e tante proposte indecenti, sempre rispedite al mittente. Però: un attimo. Quando ho subito la violenza, intendo in Francia, a Parigi, le voglio dire una cosa: lui mi aveva bloccato tra le ringhiere del mio balcone, io non volevo, ma per qualche minuto, mi sono sentita paralizzata. La violenza quando colpisce, fa male. Comunque l’importante è saper dire di no”.
Infine, il ricordo di quella volta che si “prostituì” accettando di indossare una pelliccia per una sfilata. “Io sono animalista – spiega – Ma mi davano quaranta mila euro. Quei soldi sono finiti in Brasile per riparare il muro di casa di mia zia che era crollato. La mia coscienza era ed è pulita”.