“Fedez, tu e Chiara volete essere testimonial del parco giochi vietato ai social?”. La proposta arriva dall’associazione Genitori balestratesi ed […]
“Fedez, tu e Chiara volete essere testimonial del parco giochi vietato ai social?”. La proposta arriva dall’associazione Genitori balestratesi ed è stata consegnata direttamente al rapper milanese in occasione del firmacopie del suo ultimo album “Paranoia Airlines” svolto sabato scorso a Palermo.
La risposta della coppia più glamour di Instagram non si è fatta attendere. Come fa sapere oggi l’associazione promotrice di una raccolta fondi per la realizzazione a Balestrate (in provincia di Palermo) di un parco giochi dove sarà proibito connettersi ai social, i Ferragnez hanno risposto picche. Niente da fare, dunque. I Genitori balestratesi, che erano anche disposti a donare ai due la tessera di soci onorari, non demordono e li invitano a ripensarci ipotizzando una decisione affrettata da parte dello staff che non avrebbe dunque valutato attentamente la proposta.
“Fedez e Chiara Ferragni hanno rifiutato la proposta di essere testimonial del parco giochi vietato ai social. Siamo molto delusi e rammaricati della decisione, poteva essere l’occasione per lanciare un messaggio positivo soprattutto ai giovani. Ma non ci arrendiamo – scrivono in una nota – Non chiedevamo soldi ma soltanto la testimonianza della famiglia social per eccellenza, per dimostrare a tutti l’importanza della vera socialità, della riscoperta dell’intimità di certi valori. Non siamo assolutamente contro la tecnologia e neanche contro i social, ma è ormai evidente il rischio di una degenerazione. Tra l’altro sappiamo quanto Fedez e Chiara amino la Sicilia e li avremmo accolti a braccia aperte. Tanti ragazzi sono rimasti delusi, questo progetto ha un alto valore simbolico e sociale e ha avuto grande risonanza in tutta Italia. Avevamo individuato in Fedez e Ferragni la famiglia ideale per veicolare il messaggio del progetto. I bimbi avevano preparato i tesserini da socio onorario, eravamo convinti della bontà del progetto perchè non chiedevamo nulla in cambio. Riteniamo che il rifiuto sia stato in realtà la scelta affrettata dello staff e chiediamo alla famiglia Lucia-Ferragni di ripensarci”.