Nadia Toffa: "Quando mi dissero che il cancro era tornato, comprai un appartamento" - Perizona Magazine

Nadia Toffa: “Quando mi dissero che il cancro era tornato, comprai un appartamento”

Daniela Vitello

Nadia Toffa: “Quando mi dissero che il cancro era tornato, comprai un appartamento”

| 16/02/2019

I capelli sono riapparsi e Nadia Toffa sente di nuovo di appartenere a se stessa. L’inviata e conduttrice de “Le […]

I capelli sono riapparsi e Nadia Toffa sente di nuovo di appartenere a se stessa. L’inviata e conduttrice de “Le Iene” continua la sua battaglia contro il cancro e l’ansia di perderla è sempre dietro l’angolo, come confida in una lunga intervista a “Liberi Tutti – il Corriere della Sera”.

“Io adesso ho riavuto i miei capelli e sono tornata a vivere un po’ di normalità, ma presto avrò un nuovo controllo e poi un altro ancora – spiega – Puoi solo sperare di guarire. Certo, puoi ripeterti, per farti forza, che ‘è lui che deve avere paura di me’, ma la verità è che per anni e anni sarai sempre con l’ansia di ricascarci di nuovo”.

Degli insulti e persino delle minacce di morte ricevute sui social per la scelta di condividere la sua malattia, la Iena bresciana se ne infischia. “Perché avrei dovuto rinunciare a essere me stessa nei momenti difficili? – dice – Perché mettere a tacere questo mio essere così estroversa, piena di voglia di vivere, di voglia di farcela e di voglia di condividere quello che mi accade? Solo per un falso pudore? Non ci sto. Rivendico il diritto di parlare apertamente della nostra malattia, che non è esibizionismo né un credersi invincibili, anzi: è un diritto a sentirsi umani. Anche fragili, ma forti nel reagire…Io l’ho fatto anche perché vorrei che chi si trova nelle mie stesse condizioni si possa sentire meno solo. Mi vedono sempre come una ‘iena’ e si fa fatica ad accettare il lato più altruistico della mia personalità. Ebbene, esiste. Se faccio del bene a una sola persona sono felice”.

Nadia Toffa si definisce una persona “mai sazia, mai paga”. In qualsiasi ambito, amore compreso. “Sono una che dà tutto – svela – Nella mia vita c’è una sorta di compagno, o, meglio, una persona che mi sta accanto con affetto e che mi sopporta. Bene, lo sa che cosa facciamo quando ci vediamo, ogni tanto? Intrecciamo le mani e insceniamo un girotondo saltellante. Come bambini impazziti…Io coltivo questo lato infantile, sono come mi si vede in televisione, senza pelle. Questo saper andare oltre le cose terrene mi porta a gesti apparentemente assurdi. Lo sa che cosa feci quando mi dissero che il cancro era tornato, alla prima recidiva? Andai a comprare un appartamento”.

Quindi racconta di essersi travestita da “Silvana” la prima volta che si sottopose alle cure: “Dovevo fare chemio e radio e non volevo essere vista, non tanto perché i paparazzi mi avrebbero ferita, quanto perché volevo proteggere la mia sensibilità di fronte a una cosa tanto dura. Così comprai una parrucca, un impermeabile, un maglione e mi trasformai in Silvana: lei andava a fare le cure, poi, a casa, si toglieva il travestimento e tornava Nadia. Finalmente ho potuto dirle addio: ho buttato tutto nella spazzatura e Silvana non c’ è più, ciao ciao”.

Oggi Nadia ha una sola paura: “Ho paura che mia madre resti sola. Penso che le madri non dovrebbero mai restare da sole, senza i figli. È troppo”. La Toffa spiega anche perché essere madre non è mai stata una sua priorità: “Penso che dipenda dal mio temperamento iperattivo: faccio tante cose, ho così tante creazioni e idee che sembro partorire ogni giorno. Però ho nipoti meravigliosi”.

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