Mia Martini, l'origine delle dicerie sulla sfortuna: "Un giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia..." - Perizona Magazine

Mia Martini, l’origine delle dicerie sulla sfortuna: “Un giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia…”

Daniela Vitello

Mia Martini, l’origine delle dicerie sulla sfortuna: “Un giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia…”

| 13/02/2019

Serena Rossi nei panni di Mia Martini vince la prova del pubblico e restituisce all’indimenticabile Mimì la dignità che le […]

Serena Rossi nei panni di Mia Martini vince la prova del pubblico e restituisce all’indimenticabile Mimì la dignità che le era stata negata in vita. Ieri davanti alla tv, sintonizzati su RaiUno per l’attesissimo “Io sono Mia”, il biopic sulla vita e sulla carriera dell’artista calabrese segnate dalle maldicenze, c’erano 7.727.000 spettatori pari al 31% di share.

Domenica Rita Adriana Bertè, per gli amici Mimì, fu trovata morta a maggio del 1995 nella sua casa di Cardano al Campo, vicino a Varese. “Io sono Mia” parte dal suo ritorno al “Festival di Sanremo” dopo un lungo periodo di assenza e depressione causati dalla vergognosa etichetta di iettatrice che le era stata cucita addosso.

Nel film tv, dopo un’iniziale ritrosia, Mimì si racconta a Sandra, una giornalista di “Epoca” che è un personaggio immaginario. Ma è pur vero che, il 5 marzo 1989, proprio sul settimanale, uscì un articolo dove Mia Martini svelava l’origine delle ignobili dicerie sulla sfortuna. La cantante pestò i piedi alla persona sbagliata e di questo pagò le conseguenze per il resto dei suoi giorni.

“Tutto è cominciato nel 1970 – svelò – Allora cominciavo ad avere i miei primi successi. Fausto Paddeu, un impresario soprannominato ‘Ciccio Piper’ perché frequentava il famoso locale romano, mi propose un’esclusiva a vita. Era un tipo assolutamente inaffidabile e rifiutai. Dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. Due ragazzi persero la vita. ‘Ciccio Piper’ ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di porta jella”. L’episodio viene documentato anche in “Io sono Mia”, dove però l’impresario ha un soprannome diverso, ‘Notte Management’.

Durante la messa in onda di “Io sono Mia” tanti amici e colleghi della cantante si sono riversati sui social per ricordarla. Tra questi anche Biagio Antonacci che ha raccontato un aneddoto inedito legato a Mimì.

“Mia Martini è stata una donna eccezionale nella mia vita – ha scritto a corredo di uno scatto che li ritrae insieme – Lei venne a Rozzano nella casa di mia madre che ci fece da mangiare una ‘cofanata’ di pasta con il pesce. Poi io mi misi al piano e lì cantai ‘Il fiume dei profumi’ nello studiolo di casa dove dormivo anche. Lei si mise là, umilissima, e disse ‘Questa canzone la canto io’. Poi ascoltò ‘Liberatemi’ e mi disse che sarebbe stato un successo pazzesco. E infatti accadde. Ma non accadde solo questo. Certe persone che mi dissero allora di non lavorare con lei perché portava sfortuna (e furono tanti in quel periodo) alla fine la presero sui denti perché il disco vendette moltissimo alla faccia di quelli che oggi non fanno più nemmeno i discografici”.

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“IO SONO MIA” (FILM COMPLETO)

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