"Io sono Mia", Serena Rossi nei panni di Mimì è "da pelle d'oca" - Perizona Magazine

“Io sono Mia”, Serena Rossi nei panni di Mimì è “da pelle d’oca”

Daniela Vitello

“Io sono Mia”, Serena Rossi nei panni di Mimì è “da pelle d’oca”

| 12/02/2019

“Io sono Mia”, il film tv sulla vita e sulla carriera rovinate dalle maldicenze di Mia Martini presentato al “Festival […]

“Io sono Mia”, il film tv sulla vita e sulla carriera rovinate dalle maldicenze di Mia Martini presentato al “Festival di Sanremo”, è finalmente approdato su RaiUno dopo il successo registrato nelle sale cinematografiche lo scorso gennaio. La pellicola è prodotta da Eliseo Fiction in collaborazione con Rai Fiction, diretta da Riccardo Donna e sceneggiata da Monica Rametta.

Ad interpretare l’indimenticabile Mimì è Serena Rossi che ha cantato tutte le canzoni dell’artista calabrese presenti nella colonna sonora curata da Mattia Donna & La Femme Piège, che hanno riadattato i brani e creato tracce originali.

“Se pensavo a lei prima di conoscerla e iniziare a lavorare al personaggio, pensavo a un’ingiustizia, a una violenza anche, a una discriminazione – ha dichiarato l’attrice sul palco del teatro Ariston – Invece ho scoperto che Mimì era anche tanto altro: una grandissima artista, una grande donna. Penso che sia arrivato il momento, e voglio dirlo da questo palco, di chiederle veramente scusa per tutto quello che le hanno fatto. Questo film è un atto d’amore per lei, Mimì è per te”.

“’Io sono Mia’ è la storia di un’artista indimenticabile. Un film che onora la carriera di Mia Martini, per ringraziarla della musica che ci ha regalato – ha aggiunto su Instagram – Per molti mesi, grazie alle parole dei suoi cari, alle indicazioni del mio regista Riccardo Donna e all’ascolto in loop delle sue canzoni, la sua anima è entrata a far parte della mia: è stata un’esperienza forte che porterò sempre nel cuore. Con infinito amore e rispetto io ‘sono stata Mia’. Ho cantato, amato, pianto, lottato, vissuto una vita che merita di essere ricordata per sempre”.

La Rossi ha ricevuto il plauso di Loredana Bertè che ha fatto da consulente al film biografico insieme alla sorella Olivia. “Per me è stato un colpo al cuore quando ho vista Serena recitare Mimì”, ha dichiarato.

Nel cast di “Io sono Mia” figurano Lucia Mascino (Sandra, una giornalista), Maurizio Lastrico (Andrea, grande amore della protagonista), Antonio Gerardi (l’impresario Alberigo Crocetta) e Edoardo Pesce (Franco Califano). E ancora Nina Torresi, Daniele Mariani, Francesca Turni, Fabrizio Coniglio, Gioia Spaziani, Duccio Camerini, Simone Gandolfo e Corrado lnvemizzi. Nei panni di Loredana Bertè c’è l’attrice siciliana Dajana Roncione nota al pubblico per le sue partecipazioni a film quali “Baaria” di Giuseppe Tornatore e serie tv, come “Romanzo criminale”, “Il commissario Montalbano” e “La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2”.

“Il mio personaggio si può definire un piccolo cameo su Loredana Bertè – ha scritto la Roncione sulla pagina Facebook di “Mia Martini – La vita e l’opera” – Infatti sarebbe stato difficile raccontarla tutta la sua storia. Bisognerebbe fare un film. Tutto su di lei. In questo film “Io sono Mia”, Loredana Bertè la vediamo più come sorella e sostenitrice che come rock-star, anche perché il periodo che viene raccontato sono gli anni ‘70 quando Mia e Loredana si erano appena trasferite a Roma, sono ‘gli anni più divertenti’ per Loredana, il periodo in cui queste due sorelle cercano di costruire il loro destino, l’inizio delle loro carriere…e quindi gli autostop, le discoteche, la Fiat 500, gli short di Loredana…che …chi se li dimentica! E soprattutto la voglia di mangiarsela la vita! Lo spazio che ho in questo film è stato uno spazio difficile perché con poco dovevo raccontare un’icona gigantesca e quindi ero molto preoccupata! Direi che mi sono concentrata molto sulla sua energia fisica e sui suoi occhi fermi e forti. Mi sono detta: non voglio imitarla, voglio sentirla”.

Il film tv su Mimì è stato presentato dalla Rai come “un tributo al talento intenso di una donna fuori dagli schemi, una voce unica, magnetica, emozionante. Una grande artista che ha pagato con coraggio un prezzo alto per la sua voglia di libertà”.

Dopo pochi secondi dalla messa in onda, i telespettatori si sono riversati su Twitter. Emozione e commozione sono i sentimenti dominanti. Specie durante la scena in cui Mimì fa il suo ingresso al teatro Ariston dopo anni d’assenza. E’ il 1989, l’anno in cui la cantante presenterà al Festival “Almeno tu nell’universo”.

In tanti protestano e puntano il dito contro Renato Zero, amico di Mia e Loredana, che non ha voluto essere citato nel film. Il personaggio a lui ispirato si chiama Anthony e indossa una parrucca bionda. Anche Ivano Fossati con cui Mimì visse un amore grande e tormentato, ha chiesto di non essere menzionato. E poi solo lodi a Serena Rossi per la sua interpretazione “da pelle d’oca”. Apprezzamenti anche per Dajana Roncione nei panni di una giovanissima ma già iconica Loredana Bertè.

Ecco alcuni commenti raccolti su Twitter: “’Non ho scelta, se non canto non vivo’. Mimì, solo brividi”, “#MiaMartini muore il 12 Maggio 1995. Io sono nata un anno dopo. È la mia cantante preferita, amo le sue canzoni, mi ha fatto amare la musica . È immortale”, “Grande Mimì, ovunque tu sia”, “Mimì era una patrimonio che tutti noi non abbiamo mai mai meritato. Scusaci Mimì”, “Serena Rossi mi sta piacendo anche più del solito. Ero timorosa dato il grande ruolo”, “Mimì il mondo non l’ha mai meritata”, “Serena Rossi, dopo 20 minuti è già immensa, immensa”, “Serena Rossi sei una Mimì meravigliosa. Grazie per averla riportata per un po’ da noi”, “Mi uccide che ci sia il personaggio di Renato ma non si possa chiamare Renato Zero”, “Sto amando tutto, la 500 Gialla e pure Renato Zero biondo”, “Comunque Renato Zero poteva evitare di farsi chiamare Anthony e dare l’autorizzazione”, “E comunque Dajana Roncione restituisce una Loredana Bertè genuina, spavalda, e profondamente legata a Mimì, l’altra metà del suo cuore che, da quando se n’è andata, non è più riuscita a guarire”, “#IoSonoMia è poesia pura e Serena Rossi è bravissima”, “Loredana regina indiscussa anche da ragazzina”, “Notevole interpretazione di Serena Rossi. Si vede che ci ha messo il cuore in #IoSonoMia”, “Serena Rossi è bella, brava, talentuosa, genuina, semplice. E sta interpretando la grande Mia alla perfezione”, “#renatozero e #ivanofossati che non hanno dato il consenso per essere nominati..mah..”, “Dovete chiedere scusa, tutti quelli che hanno fatto questo devono chiedere. Vergognatevi! Come si può distruggere così una persona?”, “Loredana e Mimì che belle insieme, il rapporto controverso con il padre, la musica al centro della sua vita”, “Scegliete di guardare #iosonomia stasera, giusto per capire la parola ARTISTA”, “Che faccio, le blocco o le lascio andare? Le lacrime intendo…”, “Quando è entrata all’Ariston ho avuto un pugno nello stomaco”, “Appena ho visto il primo piano di Serena Rossi…ho visto Mia…è riuscita nell’impresa di respirare e trasmettere la sua anima. Immensa”, “Bella produzione! Peccato che alcuni dei protagonisti della vita di Mimì abbiano deciso di non essere nominati”, “Il personaggio di Anthony è ispirato a Renato Zero, grande amico di Mia e Loredana che non ha voluto essere citato nel film. Si parlò, in seguito, della famosa clausola (vergognosa) che lo avrebbe messo in prima fila all’Ariston nell’89 come «garanzia» per la sfiga”, “Che bello poter sapere come è nata la grandezza artistica di Mia Martini. E vedere che donna favolosa era”, “La Bertè già iconica da giovane”, “Un’artista tormentata, incompresa, sensibile, poetica. Peccato sia scomparsa e che abbia sofferto tanto a causa di ignoranza e malignità. Poteva dare ancora tanto”, “Che brava che è Serena Rossi…la pelle d’oca”, “Mia Martini non viene dimenticata. Quando c’è il talento può morire il corpo, ma non le emozioni! Nel 2019, a 24 anni, fiera di conoscere le sue canzoni”.

“IO SONO MIA” – TRAMA
Sanremo ‘89. Un’esile figura femminile percorre i corridoi che portano al palco del teatro Ariston: è Mia Martini, al suo rientro sulle scene dopo anni di abbandono. Nelle ore che precedono la sua performance, Mia conosce Sandra, una giornalista che in realtà al Festival di quell’anno vorrebbe incontrare Ray Charles e che considera la Martini solo un ripiego. Ed è con lei che, in una serrata intervista, Mia ripercorre la sua vita: gli inizi difficili da bohémienne; il rapporto complesso col padre che, pur amandola, la ostacola; una storia d’amore contrastata che la travolge segnando il suo destino sentimentale; il marchio infamante di iettatrice, che le si attacca addosso come la peste condizionando la sua carriera con alti e bassi vertiginosi. Una vita intensa vissuta lottando contro i pregiudizi ma senza mai scendere a compromessi, pagando a duro prezzo le proprie scelte artistiche e personali.

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