Tatangelo, scintille con i giornalisti: "Nessuno chiede a Jovanotti della moglie, solo a me di Gigi" - Perizona Magazine

Tatangelo, scintille con i giornalisti: “Nessuno chiede a Jovanotti della moglie, solo a me di Gigi”

Daniela Vitello

Tatangelo, scintille con i giornalisti: “Nessuno chiede a Jovanotti della moglie, solo a me di Gigi”

| 11/02/2019

A 32 anni Anna Tatangelo mette le ali e rivendica il diritto di volare da sola. Ma anche quello di […]

A 32 anni Anna Tatangelo mette le ali e rivendica il diritto di volare da sola. Ma anche quello di affrancarsi dall’immagine di “Lady D’Alessio”. Lo fa con la canzone presentata a Sanremo che fa parte di un disco che è soltanto farina del suo sacco. Come tiene a precisare ai giornalisti invitati sul palco dell’Ariston da Mara Venier in occasione della puntata di “Domenica In” tradizionalmente dedicata al Festival.

Mentre risponde alle domande dei giornalisti, la cantante di Sora si trova a battibeccare con Andrea Laffranchi del “Corriere della Sera”. Tutto inizia quando il giornalista dice la sua sul brano “Le nostre anime di notte”: “E’ la canzone in cui si è scrollata di dosso un passato un po’ trash”. Anna non ci sta.

“Vorrei che il mio futuro e il mio presente fosse talmente trash come quello che ho fatto sinora – sentenzia – A distanza di tanti anni una canzone definita dai giornalisti trash è diventata la mia canzone per eccellenza e si chiama ‘Ragazza di periferia’. E un’altra è ‘Essere una donna’ che è stata scritta dal grande Mogol. Quindi ringrazio per aver fatto il trash perché tante persone ci si sono ritrovate e oggi dopo 17 anni sono ancora qui. Quindi l’unico grazie lo devo dire a voi (rivolta al pubblico, ndr.). Io sono più contenta quando un giornalista dice ‘per me è trash’, ‘per me fa schifo’, ‘per me è una canzone orribile’. Dire ‘trash’ come se fosse un giudizio comune, di tutti, per me è completamente sbagliato”.

La sua canzone si è piazzata al 22esimo posto? Poco importa. “La classifica neanche la guardo, onestamente, penso che tutti gli artisti vengano qui per altro – dice – Le canzoni vanno ascoltate non una volta, ma più volte”.

Quindi la frecciata sul continuo accostamento con il compagno Gigi D’Alessio: “Ho passato 17 anni a sentire giudizi e controgiudizi sia come persona che come artista e non ho mai risposto. Però quando mi si guarda negli occhi e mi si dice una cosa, io rispondo onestamente. Fino a oggi mi sono sempre sentita dire ‘il pezzo è alla D’Alessio’. L’importante è quello che succede nel corso del tempo. Ultimamente ho sentito Jovanotti, ad esempio. Lui ha dedicato mille canzoni alla moglie. Nessuno gli ha mai chiesto niente. Perché se scrivo una canzone d’amore si tira sempre in ballo Gigi? Ve lo dico io perché : ci sono pregiudizi contro di me”.

A chi fa notare di avere scoperto solo adesso una donna con gli attributi, la cantante precisa: “Io cazzuta? E’ una dote che si impara col tempo”. Il battibecco con Laffranchi si sposta al centro del palco. Il giornalista si alza quanto la cantante dice ‘I dischi vanno ascoltati tutti’ porgendo al giornalista il suo album.

“Questo disco l’ho già ascoltato, perché prima della nostra intervista me l’avevano mandato e l’avevo ascoltato tutto – replica lui – E’ una follia che mi trovi a discutere con Anna quando ne ho parlato bene. Quest’anno io ho dato sempre delle pagelle oltre il sei”.

“Gli artisti passano gli anni a lavorare su un disco e voi con un ascolto volete fare le pagelle? Io neanche le guardo”, ribatte Anna. “Non lo ascoltiamo solo una volta, dai. Te la stai prendendo con me quando forse avresti dovuto prendertela con me anni fa quando ti ho massacrato”, fa notare Laffranchi. Lo scontro si conclude con un abbraccio.

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