Lutto a Sanremo a poche ore dall'inizio del Festival, se ne è andato a 63 anni - Perizona Magazine

Lutto a Sanremo a poche ore dall’inizio del Festival, se ne è andato a 63 anni

Daniela Vitello

Lutto a Sanremo a poche ore dall’inizio del Festival, se ne è andato a 63 anni

| 05/02/2019

Se ne è andato a poche ore dall’inizio del 69esimo “Festival di Sanremo”. Giampiero Artegiani – cantautore, paroliere e produttore […]

Se ne è andato a poche ore dall’inizio del 69esimo “Festival di Sanremo”. Giampiero Artegiani – cantautore, paroliere e produttore discografico – è morto ieri all’età di 63 anni per le complicazioni di una malattia. Il suo nome è legato soprattutto alla canzone “Perdere l’amore” con cui Massimo Ranieri vinse il Festival nel 1988.

Nato a Roma il 14 maggio 1955, Artegiani aveva iniziato come tastierista e chitarrista con la band prog rock dei Semiramis, che vedeva alla voce Michele Zarrillo (i due riformeranno il gruppo nel 2017). Il gruppo si sciolse dopo aver pubblicato un unico LP, “Dedicato a Frazz”. Nel 1978 Artegiani tentò la strada del pop unendosi per poco ai Carillon, per poi inseguire il successo come cantante.

Dopo aver partecipato a “Un disco per l’estate” nel 1983 (vincendo nella sezione giovani con la canzone “Il sogno di un buffone”), nel 1984 approdò al “Festival di Sanremo” con la canzone “Acqua alta in piazza San Marco”. Sul palco dell’Ariston tornò nel 1986 con “…e le rondini sfioravano il grano”. Dopo due album pubblicati (“Giampiero Artegiani” e “Dopo il ponte”), abbandonò la carriera di cantautore per dedicarsi all’attività di paroliere e produttore.

Firmò pezzi per Franco Califano (“La mia libertà”, “Ragazzo mio”, “Non so vivere a metà”), Michele Zarrillo (“Soltanto amici”, “L’ultimo film insieme”, “La prima cosa che farò”, “Mani nelle mani”, “Come un giorno di sole”), Silvia Salemi (“A casa di Luca”), Maria Carta (“Le memorie della musica”) e Peppino di Capri (“Comme è ddoce ‘o mare”).

Il successo come autore arrivò con “Perdere l’amore” portata alla vittoria a Sanremo da Massimo Ranieri nel 1988. L’anno prima, la stessa canzone interpretata da Gianni Nazzaro fu scartata al Festival. Per Ranieri scrisse anche “Il canto libero del mare”, “Io lavoro di notte” e “La vestaglia”.

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965