"Ti rendi conto che fai schifo?", a "C'è posta per te" anziana insulta il figlio che la rifiuta - Perizona Magazine

“Ti rendi conto che fai schifo?”, a “C’è posta per te” anziana insulta il figlio che la rifiuta

Daniela Vitello

“Ti rendi conto che fai schifo?”, a “C’è posta per te” anziana insulta il figlio che la rifiuta

| 13/01/2019

Partenza boom per “C’è posta per te”. Il people show di Canale 5 ha radunato davanti allo schermo 5.842.000 spettatori […]

Partenza boom per “C’è posta per te”. Il people show di Canale 5 ha radunato davanti allo schermo 5.842.000 spettatori pari al 29.8% di share. La prima puntata della 22esima edizione è andata in onda a distanza di 19 anni esatti dalla prima puntata trasmessa sulla rete ammiraglia del Biscione il 12 gennaio 2000. Immancabile il “drama familiare” che ha appassionato i telespettatori, molti dei quali si sono riversati sul web per commentare dando libero sfogo alla fantasia con meme e fotomontaggi ironici.

“Questa è la storia di Sara e Maria”, dice Maria De Filippi introducendo la storia di una ragazza e di una 88enne che vorrebbero riallacciare i rapporti con Tito, rispettivamente padre e figlio delle due donne. Tito fa il camionista, è sposato con Alexandra e ha interrotto i rapporti con madre e figlia da 7 anni. “Consideratemi morto, non mi interessa nulla di voi”, ha intimato alle due donne. Nonna Maria vive con Sara e il suo compagno. Secondo l’anziana, Tito è cambiato da quando è convolato a nozze con Alexandra. Alexandra è più grande di Tito, ha figli da diversi mariti e non piace a Maria. Né Sara né Maria sono andate al matrimonio di Tito e da allora l’uomo ha fatto perdere le sue tracce. Non ha nemmeno risposto al telefono quando Sara lo ha contattato per chiedergli 400 euro per un grave problema di salute della nipotina che non ha mai voluto conoscere. Sara e Maria hanno invitato sia Tito che Alexandra. Entrambi si presentano in studio.

“Non so se vuoi ancora che ti chiami papà – esordisce Sara – Dall’ultima volta che l’ho fatto è passato tantissimo tempo e sinceramente non so neanche perché. Sono diventata mamma in questo periodo e lo sai, abbiamo provato a cercarti ma invano perché non sappiamo nemmeno dove sei. Abbiamo provato a contattarti quando la nonna è stata male ma mi hai dato una risposta che non augurerei nemmeno al peggiore dei miei nemici. Hai detto che per te eravamo morte e che dovevamo pensare lo stesso di te. Non ti ho mai chiesto niente. Ho avuto bisogno una sola volta e bastava semplicemente che dicessi ‘non posso’. L’avrei capito. Vorrei un bacio della buonanotte dopo 23 anni. Vorrei un tuo abbraccio che non ricevo da sei anni. Vorrei poterti sentire, fare una cena con te, bere un caffè, vorrei la complicità che c’era tra noi quando la mamma mi sgridava e tu mi difendevi. Vorrei che facessi il nonno. Mia figlia non c’entra niente. Vorrei vedere di nuovo felice la nonna. Non dico di recuperare gli anni perduti perché non si può, ma averne degli altri insieme. Anche una volta all’anno, una cena di Natale, qualcosa. Alexandra, che tu abbia sposato papà a me non fa né caldo né freddo. Se lui sta con te, anche dopo tutto questo tempo, vuol dire che è felice e a me fa piacere. Non capisco perché vi siete allontanati. Cosa vi abbiamo fatto di male?”.

Tito non ne vuole sapere di riappacificarsi con le due. “Io ho creato una mia vita, una mia armonia con Alexandra e non intendo avere a che fare con loro, mi spiace, perché prima era l’interruzione di un’armonia – spiega – Mia madre ha trattato male mia moglie. Ci sono stati dei motivi, delle discussioni che distruggevano la mia armonia familiare. Adesso voglio difendere la tranquillità che mi sono creato in tutti questi anni. A loro non devo niente. Mi dispiace ma è una mia decisione. Mi disturbano. Il telefono squilla per stupidaggini, per problemi che si possono facilmente risolvere. Questo mi dà molto fastidio perché interrompe l’armonia perché dopo ho discussioni con mia moglie”.

Mentre Sara trattiene a stento la nonna Maria che sembra volere dire qualcosa (“Adesso glielo dico….1,2”), Maria De Filippi bacchetta Tito: “Pensi che ti possa fare del male una signora di 88 anni? Ma come fai a dormire? Anche se hai la tua armonia, chiudi la porta di casa e sei a casa tua con tua moglie. Ma poi a un certo punto andrai a dormire. Prima di chiudere gli occhi come riesci a dormire sapendo di avere una madre di 88 anni e una figlia? “. “Mi dispiace…cioè, non provo niente”, sentenzia l’uomo. A quel punto nonna Maria sbotta: “Ma ti rendi conto che fai schifo?… Fai schifo, fate schifo tutti e due, uno più dell’altro. Sei un deficiente, uno stron*o”. “Può dire quello che vuole, lo so io cosa ho passato… Ha 88 anni? Per me può averne anche 100, non cambia niente. È meglio soli che male accompagnati. Io ho preso tante bastonate. Non chiedo niente a loro, voglio solo essere lasciato in pace”, replica Tito mostrandosi irremovibile.

“Sara, io lascerei perdere – consiglia la conduttrice – Tito, posso dire che faccio fatica a credere che Alaxandra non ti abbia influenzato?”. La storia si conclude con la chiusura della busta.

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