Sanremo 2019, nel giorno degli annunci la stoccata di Baglioni al governo sui migranti - Perizona Magazine

Sanremo 2019, nel giorno degli annunci la stoccata di Baglioni al governo sui migranti

Daniela Vitello

Sanremo 2019, nel giorno degli annunci la stoccata di Baglioni al governo sui migranti

| 09/01/2019

Adesso non ci sono più dubbi. Virginia Raffaele e Claudio Bisio affiancheranno Claudio Baglioni sul palco del teatro Ariston in […]

Adesso non ci sono più dubbi. Virginia Raffaele e Claudio Bisio affiancheranno Claudio Baglioni sul palco del teatro Ariston in occasione della 69esima edizione del “Festival di Sanremo”, in programma dal 5 al 9 febbraio 2019. La conferma è arrivata durante la conferenza stampa di presentazione della kermesse svolta stamani nella Città dei Fiori, al Teatro del Casinò.

“Sono felice della presenza di Bisio e Virginia: è un Festival di alto profilo, si sta lavorando a un prodotto altissimo”, ha dichiarato il neo direttore di RaiUno Teresa De Santis alla sua prima uscita pubblica.

La De Santis si è anche espressa sui costi del Festival e sulla raccolta pubblicitaria. “Negli ultimi 10 anni c’è stata una enorme riduzione della spesa, senza diminuire il risultato e la qualità del prodotto – ha rilevato – Negli ultimi 3 anni il costo è rimasto abbastanza costante: c’è una voce fissa per la convenzione con il comune e una voce relativa ai costi vivi, vicini ai 12 milioni di euro, compensati dai ricavi pubblicitari che quest’anno dovrebbero raggiungere un record che però non siamo in grado di stabilire precisamente”.

Quindi la parola è passata al direttore artistico Claudio Baglioni. Il cantante ha illustrato il suo secondo Festival. “Le canzoni sono un’arte povera, però riescono a creare un richiamo evocativo fortissimo laddove tante altre cose non ce la fanno – ha spiegato – Noi cercheremo anche quest’anno di salvaguardarle al meglio. La stella polare è quindi la canzone, in quanto proprio espressione diretta. Lo scorso anno abbiamo riportato il Festival in quella sua centralità, cercando di costruire attorno al concorso un sistema spettacolare che fosse gradevole e quanto più narrativo rispetto alla tanta musica prodotto. Ci sarà la conferma di alcuni momenti topici: la non eliminazione. Il Festival per me non è mai stato una trasmissione televisiva, ma un evento trasmesso dalla tv. Deve avere un carattere di straordinarietà perché si rivolge a un pubblico largo voglioso di ascoltare cose nuove. La prossima sarà l’edizione 69 del Festival di Sanremo. Il 69 richiama la simmetria del sincronismo. Cerco sempre significati per le mie scelte, e dunque quest’anno sarà l’armonia al festival, come risultato, come approdo, come percorso per sposare elementi molto lontani tra loro. Il 69 richiama anche lo ying e lo yang, l’avvicinamento degli opposti, che insieme formano l’accordo. Per questo ho voluto accanto a me fratello Sole e sorella Luna, Claudio Bisio e Virginia Raffaele. Ho cercato di prenderla alla leggera, ci volevano due persone che avessero più ironia di me perché lo scorso anno ho finito il serbatoio… Quest’anno sono il dirottatore artistico, sto prendendo la guida della barca di Sanremo non con l’obiettivo di raggiungere il porto più sicuro ma per intraprendere insieme un viaggio e andare dove non ci si aspetta che vada…Avremo un palcoscenico straordinariamente grande, forse sarà l’Ariston più grande di sempre della storia”.

I due co-conduttori hanno scherzato sul numero 69. “Quando mi ha chiamato Baglioni ha detto: ‘Quando ho pensato al 69 ho pensato a te e Virginia’”, ha ironizzato Bisio. Poi è tornato serio: “Con Virginia faremo cose inedite, non abbiamo niente da dimostrare…Non abbiamo mai lavorato insieme, non vedevo l’ora…Avremmo dovuto fare Zelig insieme, ma non è successo. Temevo che fosse un po’ arrabbiata, non era vero. Ci siamo conosciuti un giorno a casa sua, era afona: pensate per un uomo una serata con una donna afona, è un sogno”.

“Lo stimo da sempre, ero piccola e lui già lavorava… È un mostro – gli ha fatto eco Virginia Raffaele – La cosa positiva è che quest’anno devo imparare un nome solo, Claudio, non posso sbagliarmi. Ringrazio Baglioni che mi ha voluta anche quest’anno nonostante lo scorso anno sia stata un po’ scostumata, facendolo passare per anziano. Noi cercheremo di colorare, pur essendo rispettosi di questa gara”.

Anche quest’anno non sono previsti ospiti internazionali. A confermarlo è stato lo stesso Baglioni: “Con estrema chiarezza dico che al momento non sono previsti ospiti internazionali. La regola d’ingaggio è che l’ospite porti qualcosa e non prenda solitamente. Sono perplesso quando vedo che all’interno di un meccanismo armonico sfugga a scopo promozionale senza un dato spettacolare di interazione col cast o con l’orchestra. Sto ancora aspettando proposte, ma al momento il Festival si mantiene sulla linea autarchica”.

Gli ospiti italiani? “Andrea Bocelli con il figlio, Giorgia, Elisa. Avremo due ospiti cantanti a serata”. Ci saranno ospiti comici? “Sono molto in imbarazzo. Avendone già due, non vorrei che loro si arrabbiassero”.

“Baudo e Rovazzi (conduttori di “Sanremo Giovani”, ndr.) saranno tra gli ospiti di questo Festival. Saranno qui di nuovo – ha annunciato il direttore artistico – Con Pippo non so cosa faremo, lui è imprevedibile: io avevo proposto di fare Pippo Pluto e Paperino ma non so se Rovazzi vorrà”.

Nel corso della conferenza stampa, Baglioni ha lanciato una stoccata al Governo italiano in relazione alla politica sui migranti. “Siamo vicini all’anniversario della caduta del Muro di Berlino e noi invece ne stiamo alzando altri – ha dichiarato – Io sono stato sempre contrario ai viaggi clandestini perché provocano morti. Ma il problema non si può risolvere chiudendoci. Siamo un po’ alla farsa. Non si può risolvere il problema di milioni di persone in movimento bloccando lo sbarco di 40-50 persone. O dicendo: due li prendi tu e cinque io. Credo che le misure che sono state messe in campo dal governo non siano all’altezza. Non lo sono state neanche quelle precedenti ma ora il problema è più grande. La classe politica e forse anche l’opinione pubblica hanno mancato: è stato un disastro culturale e gestionale con ripercussioni gravissime. Oggi il nostro Paese è incattivito, rancoroso, nei confronti di qualsiasi ‘altro’, visto come un essere pericoloso. Ormai guardiamo con sospetto anche la nostra ombra”.

La struttura delle cinque serate del Festival. Nel corso della prima serata si esibiranno tutti i 24 Campioni in gara. Nella seconda e terza serata i Campioni (suddivisi in gruppi di 12 a serata) interpreteranno, di nuovo, i propri brani e saranno tutti valutati da televoto, demoscopica e giuria della sala stampa. Nella quarta serata i 24 artisti reinterpreteranno le proprie canzoni in gara, eventualmente in versione rivisitata o con diverso arrangiamento musicale, ognuno insieme ad un artista ospite. Gran finale sabato 9 febbraio. Dopo aver riascoltato tutte e 24 le canzoni in gara, attraverso il voto della giuria degli esperti, si arriverà a decretare il brano vincitore.

Ecco l’elenco completo dei 24 Campioni in gara:

Arisa – Mi sento bene
Loredana Bertè – Cosa ti aspetti da me
Boomdabash – Per un milione
Federica Carta e Shade – Senza farlo apposta
Simone Cristicchi – Abbi cura di me
Nino D’Angelo e Livio Cori – Un’altra luce
Einar – Parole nuove
Ex-Otago – Solo una canzone
Ghemon – Rose viola
Il Volo – Musica che resta
Irama – La ragazza con il cuore di latta
Achille Lauro – Rolls Royce
Mahmood – Soldi
Motta – Dov’è l’Italia
Negrita – I ragazzi stanno bene
Nek – Mi farò trovare pronto
Enrico Nigiotti – Nonno Hollywood
Patty Pravo con Briga – Un po’ come la vita
Francesco Renga – Aspetto che torni
Daniele Silvestri – Argento vivo
Anna Tatangelo – Le nostre anime di notte
The Zen Circus – L’amore è una dittatura
Paola Turci – L’ultimo ostacolo
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