"John Lennon era ipnotizzato da Yoko Ono, lei gli trovò anche un'amante di 22 anni" - Perizona Magazine

“John Lennon era ipnotizzato da Yoko Ono, lei gli trovò anche un’amante di 22 anni”

Daniela Vitello

“John Lennon era ipnotizzato da Yoko Ono, lei gli trovò anche un’amante di 22 anni”

| 11/12/2018

Si intitola “Being John Lennon: A Restless Life” ed è il libro in cui lo scrittore Ray Connolly svela alcuni […]

Si intitola “Being John Lennon: A Restless Life” ed è il libro in cui lo scrittore Ray Connolly svela alcuni dettagli inediti del rapporto morboso tra John Lennon e Yoko Ono. Nei confronti di quella donna dai capelli corvini che l’aveva letteralmente stregato con il suo magnetismo, il leader dei Beatles nutriva una vera e propria dipendenza affettiva che gettava le sue radici nel senso di abbandono da lui sviluppato a causa dell’assenza del padre e della scomparsa prematura della madre. Quel sentimento a metà tra l’amore e l’ossessione portò Lennon ad allontanarsi dagli altri membri del gruppo.

Secondo quanto ricostruito da Connolly, l’incontro tra Yoko e John non fu affatto casuale. L’artista giapponese lo avrebbe pianificato in ogni minimo dettaglio e avrebbe tampinato il suo futuro marito fino a farlo cadere nella sua rete. La Ono gli scriveva delle lettere, iniziò a seguirlo ovunque e gli fece leggere la sua raccolta di poesie finché Lennon capitolò.

Una volta entrata nella sua vita, l’artista giapponese  irruppe nell’orbita dei Beatles. Cominciò a presentarsi alle prove e alle registrazioni e ad un certo punto pretese di avere voce in capitolo. I membri del gruppo si sentivano “inibiti” da quella figura ribattezzata “il nano avvelenato” dalla zia di Lennon. Come se non bastasse, fu la Ono a far “innamorare” il cantante dell’eroina.

Ma non è tutto. Perché stando a quanto racconta Connolly, nel 1972, quando la loro unione iniziò a scricchiolare, Yoko ebbe un’idea “geniale” e regalò al marito un’amante di 22 anni, May Pang, una cinese che aveva lavorato per la coppia.  Lennon fuggì in California con May e lì rimasero per 18 mesi. La moglie lo chiamava 10 volte al giorno e il cantante era felice. Fino a quando Yoko non si inventò una scusa per riportarlo da lei: John doveva sottoporsi a delle sedute di ipnosi per superare il problema del fumo. Lui ritornò a casa, si sottopose alle sedute, continuò a vedere May per qualche tempo di nascosto, ma ormai era rientrato nell’orbita della Ono. “Lei lo trattava come un figlio – si legge nel libro – Sarà per questo motivo che lui iniziò a chiamarla madre”.

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