Ospite di “Domenica Live” dopo la sua eliminazione dal “Grande Fratello Vip”, Lory Del Santo torna a parlare della tragica […]
Ospite di “Domenica Live” dopo la sua eliminazione dal “Grande Fratello Vip”, Lory Del Santo torna a parlare della tragica scomparsa del figlio Loren, morto suicida lo scorso agosto.
“Non posso dimenticare quando è accaduta quella cosa che mi ha cambiato la vita – esordisce – Fino a quando tu non sai, continui a fare le stesse cose e non ti rendi conto che in un secondo tutto può accadere. Se uno ha già delle preoccupazioni è diverso. Ma quando non sospetti nulla…In questo caso c’erano dei problemi che non si vedevano. E’ stato troppo sorprendente. In questi momenti non è facile trovare le parole giuste. Marco (il fidanzato Marco Cucolo, seduto accanto a lei, ndr.) mi ha detto ‘non preoccuparti, ci sono io e ci sarò per sempre’”.
La Del Santo racconta di aver vissuto un dramma nel dramma e di aver temuto per la vita dell’unico figlio rimastole, Devin, che aveva con il fratello un legame indissolubile.
“Il dolore è una cosa che uno pensa che abbia un limite, un perimetro. Qui ho provato un dolore doppio – spiega – Vedevo Devin profondamente distrutto. Anche lui non se lo aspettava. Eravamo in due a non comprendere quello che poteva succedere. Lui è caduto in una crisi di dolore così profonda che non sapevo come aiutarlo. Non dormivo la notte per quello che era successo ma anche perché ero preoccupata per lui. Loro si erano promessi di stare insieme per sempre, si volevano troppo bene. Senza Loren, Devin non riusciva a vivere. Diceva che voleva raggiungerlo per dirgli quanto gli voleva bene. Aveva il rimorso di non averglielo fatto capire. È stato un film horror in un film horror. Nei giorni seguenti, Devin è svenuto due volte e lo hanno portato all’ospedale. Non riusciva più a dormire e probabilmente ha avuto un collasso mentale e fisico. Devin è uno molto orgoglioso e pensa che il dolore sia solo suo. Si sentiva responsabile di Loren. Quando ha saputo della morte del fratello, ha detto a un amico: ‘Spero che mia mamma ce la faccia’. Per fortuna, fino a questo momento, Devin ce l’ha fatta. Non penso a dopo, non spero più in niente”.
“Loren aveva una malattia – conclude – Quello che ha fatto non è dipeso dalla sua volontà. Non era mai scontento, non si lamentava mai di niente. Uno si immagina che una persona depressa sia giù di morale, lui non era così. Non aveva mai desideri non realizzati. Aveva una malattia diabolica, gravissima, dalla quale non si torna indietro. Ho perso ore a pensare a come avevo potuto non accorgermi di quanto stava accadendo. Non me ne ero accorta io, non se ne era accorto Devin e non se ne era accorto il suo migliore amico. Ho scoperto che ci sono malattie insospettabili. Lui non capiva la differenza tra il bene e il male, non aveva la capacità di capire cosa fosse la morte, ci pensava con indifferenza. Non è mai stato bocciato, non abbiamo mai avuto uno screzio, per me era perfetto. Ha avuto un peggioramento e aveva sviluppato una doppia personalità. Scriveva certe piccole cose negli angoli, nel suo telefono aveva registrazioni con voci diverse. Lui diventata un’altra persona, persone diverse comandate da qualcuno che gli diceva cosa fare. Aveva delle visioni, era due persone nella stessa persona. Chiedeva ai suoi amici come si fa a scomparire, come si fa a tornare a essere una sola persona, invece che due. Subiva come delle ipnosi, per questo non si confidava con nessuno. Quando tornava Loren non ricordava di essere stato l’altra persona. Attraversava mondi neri senza capire in che modo aveva transitato da una parte all’altra”.
