Tiziana Rocca e Giulio Base sposi, l'intervista al wedding designer siciliano che ha firmato il sì - Perizona Magazine

Tiziana Rocca e Giulio Base sposi, l’intervista al wedding designer siciliano che ha firmato il sì

Daniela Vitello

Tiziana Rocca e Giulio Base sposi, l’intervista al wedding designer siciliano che ha firmato il sì

| 05/12/2018

Sabato 1 dicembre, nella chiesa di S. Antonio dei Portoghesi, a Roma, la regina delle pr Tiziana Rocca ha sposato […]

Sabato 1 dicembre, nella chiesa di S. Antonio dei Portoghesi, a Roma, la regina delle pr Tiziana Rocca ha sposato l’attore e regista Giulio Base dopo 16 anni d’amore e tre figli. Nel 2001, nella stessa data, la coppia si era unita in matrimonio con rito civile. La cerimonia religiosa è arrivata dopo che entrambi hanno ottenuto dalla Sacra Rota l’annullamento delle precedenti unioni.

La sposa, raggiante e con i capelli sciolti, era fasciata in un romantico abito bianco con veli e pizzi firmato da Alessandro Angelozzi. Lo sposo ha invece optato per un classico in lana e seta: un tre pezzi griffato Carlo Pignatelli. Tra gli invitati, Gina Lollobrigida, Milena Miconi, Elisabetta Pellini, Eliana Miglio e Carlo e Camilla di Borbone con le due figlie Maria Carolina e Maria Chiara Di Borbone.

A curare il sì di Tiziana Rocca e Giulio Base è stato il siciliano Luca Melilli. Nato a Comiso 40 anni fa ma catanese d’adozione, il wedding designer è l’anima della Panta Rhei, un’agenzia che da 13 anni trasforma in realtà i sogni dei suoi clienti rendendo unico qualsiasi evento. Melilli non è da solo in quest’avventura, al suo fianco c’è il floral designer Franco Cannata.

Perizona.it ha intervistato Luca Melilli che ha svelato qualche chicca sulle nozze Rocca-Base ma anche sulla sua professione.

Luca, come ci si sente ad essere contattato e scelto dalla regina delle pr per il suo giorno più bello?
Orgogliosi è il termine più appropriato. La telefonata è arrivata ad ottobre e la macchina organizzativa si è messa immediatamente in moto. Avevamo solo due mesi di tempo ma poco importa. Adoriamo le sfide. Poi Tiziana è fantastica, tutto quello che le frulla in testa diventa realtà. Il nostro rapporto è frutto di una collaborazione consolidata. Sono davvero tanti gli eventi svolti in Sicilia in cui ci ha coinvolto, dalle cene di gala del “Taormina Film Festival” per star internazionali a quelle per il principe Alberto di Monaco fino al “Nations Award”. Lo scorso anno ci ha chiamati a Roma per la cena di gala di Telethon.

Cosa vi ha chiesto Tiziana Rocca?
Solitamente, quando si tratta di eventi, tende a puntare sull’effetto stupore. Nel caso del suo matrimonio, ha richiesto eleganza e semplicità anche se non ha rinunciato a mettere un po’ del suo estro. Per il ricevimento, tenuto alla Galleria del Cardinale all’interno di Palazzo Colonna, abbiamo scelto una mise en place nera e oro composta da una tovaglia nera, sedie e posate dorate, fiori bianchi (rose inglesi, ndr.) e candelabri di cristallo. Gli invitati erano un centinaio suddivisi in dieci tavoli.

C’è qualcosa che ti ha colpito particolarmente di questo matrimonio?
Sì, l’emozione della sposa. Tiziana è abitualmente una persona sicura di sé e quando lavora o organizza un evento mantiene un atteggiamento distaccato. Mi ha colpito il suo sguardo tenero, lo sguardo di una persona innamorata come il primo giorno. Senza contare l’emozione dei tre figli. Confesso che mi commuovo ogni volta che un mio cliente entra in chiesa. Ovviamente, è successo anche questa volta.

Cosa hanno di speciale i vostri allestimenti e perché i clienti, vip e non, dovrebbero scegliervi?
Il nostro fiore all’occhiello sono le materie prime che arrivano dalla Sicilia. Lavoriamo solo con fornitori locali. E’ più stancante, specie quando si tratta di organizzare eventi fuori dalla Sicilia, come nel caso del sì di Tiziana Rocca e Giulio Base, perché insieme a noi si spostano svariati furgoni. Muoversi direttamente sul territorio sarebbe più facile, ma come ho già detto adoriamo le sfide e ogni occasione è buona per promuovere la nostra terra. Ma a fare la differenza sono anche altri due fattori. Il primo è che, dopo 13 anni, il nostro lavoro è ancora passione. E poi il fatto che studiamo e curiamo ogni minimo dettaglio, proponiamo sempre nuove soluzioni, non copiamo e incolliamo e cuciamo l’evento addosso al cliente come fosse un abito su misura.

Wedding planner si nasce o si diventa? E qual è la differenza tra wedding planner e weddng designer?
Oggi quello del wedding planner è un mestiere un po’ inflazionato ma non è sicuramente un mestiere per tutti. Wedding planner si nasce e il prodotto finale è frutto di un sapiente lavoro di squadra. Quando è apparso sulla scena Enzo Miccio, si è creata un po’ l’illusione che bastasse una sola persona dotata di una spiccata creatività e capacità organizzativa per realizzare un prodotto di qualità. In realtà, Miccio non fa tutto da solo. Lui è il regista dell’evento. Per quanto riguarda la differenza tra wedding planner e wedding designer, il primo è il coordinatore del matrimonio mentre il secondo si occupa della sua progettazione e della realizzazione.

Quali sono le punte di diamante del vostro curriculum?
Abbiamo firmato le cene di gala del presidente americano Donald Trump e della moglie Melania al G7 di Taormina, il Google Camp nella Valle dei Templi ad Agrigento, ma anche il sì di Teresa Cilia e Salvatore Di Carlo, una tra le coppie più amate di “Uomini e Donne”.

Il matrimonio che avresti voluto organizzare?
Beh, sicuramente quello di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi. Chissà cosa mi avrebbero chiesto due menti così eccelse.

E quello che ti piacerebbe organizzare?
Eva Grimaldi e Imma Battaglia hanno annunciato le nozze. Sarei onorato di metterci la firma. Amiamo i matrimoni arcobaleno. Abbiamo curato il sì di due ragazzi inglesi, ci hanno contattato via e-mail. Hanno scelto Siracusa e i colori dominanti erano il blu del mare e il giallo del girasole.

Dopo le nozze di Fedez e Chiara Ferragni a Noto, hai elogiato sui social la loro wedding planner Alessandra Grillo. Nel vostro settore, non c’è invidia tra colleghi?
Adoro Alessandra Grillo e Vincenzo D’Ascanio. Nessuna invidia. La concorrenza è importante perché spinge a fare di meglio e a dare di più. Non mi piace giudicare i colleghi, però l’unica cosa che mi dispiace è che i Ferragnez abbiamo scelto la nostra terra per poi portare effettivamente poca sicilianità. La cornice scelta è sì siciliana, ma il quadro è di tutt’altro stampo. Devo ammettere che dopo il loro sì, di riflesso, ci sono arrivate tante richieste dall’estero. Però, diciamola tutta: la Sicilia era bella anche prima di Chiara Ferragni. Che poi qualcuno non conoscesse ancora la nostra terra ci sta.

Cosa bolle in pentola per il 2019? C’è qualche matrimonio vip in programma?
Tengo a precisare che per noi le spose, vip e non, sono tutte principesse. Non c’è un trattamento particolare e teniamo molto alla loro privacy. Posso dirvi che l’anno prossimo cureremo il sì di un personaggio straniero in Sicilia. Vi do due parole chiave, “corona” e “giugno”. La soluzione del rebus, al momento, la tengo per me.

Cosa va di moda nel campo del wedding? Cosa consiglieresti ad una futura sposa che non ha le idee chiare?
Solitamente noi seguiamo le tendenze, ma anche lanciarle è importante. Tra gli stili più gettonati c’è il ‘boho-chic” e vi confluiscono vari elementi della cultura bohémien e hippy. Il colore che andrà per la maggiore l’anno prossimo è l’amaranto.

Obiettivi futuri?
Conquistare Marrakesh che è una terra di grande ispirazione in tema di wedding. L’agenzia Panta Rhei ha già messo bandiera a Roma, in Emilia-Romagna, Lombardia, Malta e Tunisia. Il primo amore è sempre la Sicilia, ma quando arrivano chiamate da fuori, è sempre piacevole e stimolante.

Ti piacerebbe lavorare o apparire in tv?
Sì. Se non avessi fatto il wedding designer, mi sarebbe piaciuto diventare un architetto oppure per l’appunto lavorare in tv, anche se amo molto anche la radio. Sono stato ospite di “Quelle brave ragazze” dove sono stato invitato per parlare del mio lavoro. Anni fa, invece, quando non facevo ancora questo mestiere, sono stato ospite del “Maurizio Costanzo Show”. Il tema della puntata era “le nuovi professioni”. Io avevo presentato una tesi sul marketing alternativo e affittavo la mia fronte come spazio pubblicitario. Accanto a me, c’era il primo wedding planner d’Italia. Presi ispirazione e oggi sono qui”.

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