Signorini senza peli sulla lingua: dal sesso tumultuoso in gioventù ai suoi attuali passatempi - Perizona Magazine

Signorini senza peli sulla lingua: dal sesso tumultuoso in gioventù ai suoi attuali passatempi

Daniela Vitello

Signorini senza peli sulla lingua: dal sesso tumultuoso in gioventù ai suoi attuali passatempi

| 27/11/2018

Alfonso Signorini si confessa in una lunga intervista a “Il Giornale”. Giornalista, scrittore, regista di opere liriche, opinionista al “Grande […]

Alfonso Signorini si confessa in una lunga intervista a “Il Giornale”. Giornalista, scrittore, regista di opere liriche, opinionista al “Grande Fratello Vip”, spiega come riesca a passare dal pettegolezzo all’arte, dallo scoop alla ricerca impegnata.

“Qualcuno sostiene che io mi occupi di caz*ate – esordisce – Ma allora, mettiamo le cose in chiaro: se volete che mi esprima su argomenti veri, profondi, eccomi, pronto, sono qua e vediamo chi dice o scrive caz*ate. Quello che io ho, invece, non è frutto di una lotteria, l’ho conquistato con lo studio, con l’impegno. Ma mi accorgo di essere un ufo, un extraterrestre. Ogni tanto me lo chiedo e fatico a trovare una risposta”.

Come si fa a spaziare con cotanta nonchalance da Belen a Cicerone, da Corona a Puccini? “È un interrogativo che mi viene posto puntualmente ma è facile la soluzione: la vita è fatta di emozioni, di passioni, io riesco a passare dalle cose più alte, alle bassezze più incredibili. Le filtro, ho gli anticorpi per difendermi, ho quei valori di base, culturali, spirituali, che mi permettono di frequentare mondi diversi. Mi diverto, restandone lontano”.

“Non ho traguardi, non mi pongo questo problema, mi permetto il lusso di poter scegliere – prosegue – Non ho famiglia, non mi interessa sposarmi, avere un figlio, la mia famiglia è il lavoro, riesco a restare distaccato da quello che sto facendo. Il potere è scegliere e, come dicono i francesi, è meglio essere seguiti che seguire”.

Signorini stronca la televisione: “Non mi piace, non mi vedo e non mi rivedo. Mai. Perché non mi interessa. La televisione è vittima del tempo di trasmissione, questa è una violenza inaccettabile. Vive di una superficialità che è la superficialità del sistema, non puoi approfondire mai un concetto, un’ opinione, non c’ è il tempo appunto, chi conduce non ascolta, pone la domanda ma pensa ad altro, non aspetta nemmeno la risposta, le voci si accavallano. Si ha quasi paura di pensare. Il silenzio, a volte, è la migliore delle risposte”.

I personaggi tv che il direttore di “Chi” apprezza si contano sulle dita della mano: “Maria De Filippi che ha imparato da suo marito ad ascoltare, a fermarsi per capire. Di sicuro, la migliore. Poi amo l’ intelligenza di Fiorello, leggera, l’ ultimo spot natalizio, per una compagnia telefonica, mi ha spiazzato e confermato il giudizio, geniale.

E poi Piero Chiambretti, maniacale sul lavoro, un sarto che cuce su misura il suo programma, un opificio unico, un vero artigiano della televisione, meticoloso, mai contento, passa dalla depressione all’ entusiasmo. Un giorno, chissà, potremo fare insieme un programma, a due, una striscia quotidiana, senza ospiti, senza orpelli. Noi due e un pianoforte”.

E poi? “Molti bluff, alcuni pensano di cavarsela con l’ arroganza, la presunzione, una esibizione di cultura o di erudizione che, poi, al totale, risulta fragilissima”.

Con gli anni, si scopre, i ‘passatempi’ di Signorini sono cambiati. “Quando ero giovane, vivevo le mie notti, tumultuose, facendo l’amore, oggi mi ritrovo, alle quattro di mattina, con gli occhi gonfi per Netflix, di cui sono dipendente. Non perdo una serie, sono da ricovero in una clinica di tossici”, svela.

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