"Le Iene", la testimonianza choc del ragazzo omosessuale diventato etero grazie a Gesù

“Le Iene”, la testimonianza choc del ragazzo omosessuale diventato etero grazie a Gesù

Daniela Vitello

“Le Iene”, la testimonianza choc del ragazzo omosessuale diventato etero grazie a Gesù

| 12/11/2018

Nei giorni scorsi in rete è diventato virale un video in cui un 20enne omosessuale racconta di essere diventato etero […]

Nei giorni scorsi in rete è diventato virale un video in cui un 20enne omosessuale racconta di essere diventato etero grazie a Gesù. Del caso si sono occupate ieri sera “Le Iene”. Il ragazzo si chiama Alessandro, è un adepto della Pdg (Parola della grazia) di Palermo, la prima chiesa evangelica del nostro paese con sedi in tutta Italia, e nella clip rende la sua testimonianza di vita alla presenza di 2000 persone tra applausi scroscianti e standing ovation.

“Prendetemi per pazzo, sì, pazzo per Gesù”

“Io sono cresciuto senza un papà, quindi senza una figura maschile forte e questo ha fatto sì che il diavolo si insinuasse nella mia vita – spiega – A poco a poco, ingannandomi, mi ha fatto credere che dovessi cercare mio padre in un altro uomo. Da piccolo giocavo con le bambole e guardavo i cartoni femminili. Il diavolo ha messo un muro davanti a me e non mi faceva vedere la verità. A 17 anni mi sono dichiarato con i miei amici e i miei genitori, ho detto di essere omosessuale. Ero felice perché finalmente sapevo chi ero ma non sapevo che era un’identità falsa che mi aveva dato il nemico. Quando lo dissi a mia madre, lei mi chiese ‘ma c’è qualcuno che ti obbliga a essere così?’. Io lì per lì non sapevo che cosa dire. Odiavo mia madre perché mi diceva ‘tu non sei così, Dio può guarirti’. Ma ero accecato, c’era un muro davanti a me”.

“Quella mattina – prosegue – cercai Dio per la prima volta con tutto il mio cuore e gli dissi ‘non farlo per me, fallo per mia madre, cambiami’. E Dio ha cambiato la mia vita perché io ho deciso di togliere la maschera. Sono qui per dire che il diavolo ha rubato la mia identità quando ero piccolo ma Gesù gliel’ha strappata dalle mani e me l’ha ridata. Voglio dire alle persone ‘voi non siete così, non è natura, è il diavolo che si aggrappa al vostro dolore’. Mia madre per tre anni ha avuto fede e pazienza e adesso sono qui e sono il frutto delle sue preghiere. Anch’io andavo al Gay Pride, anch’io combattevo per i miei diritti, anch’io dicevo che l’amore non ha sesso ma tanti colori. E’ tutto un inganno del diavolo. Prendetemi per pazzo, sì, pazzo per Gesù. Ho pregato contro lo spirito dell’omosessualità e gli ho detto ‘domani ti svergognerò pubblicamente’”.

Dopo il monologo, Alessandro fa il tipico battesimo evangelico nella sacra piscina posizionata sotto il palco.

Il pastore evangelico: “La natura vuole che l’uomo abbia a che fare con la donna”

“Le Iene” intervistano Gioacchino Porelli, pastore evangelico della Pdg di Palermo. “Io ho una famiglia e tre figli. Anche mio padre è un pastore, un pastore senior – racconta l’uomo – Da adolescente più parlavo di Gesù, più avevo persone interessate a quello che usciva dalla mia bocca. Fare il pastore oggi è il mio lavoro. Ci sostentiamo con delle offerte libere che i fedeli danno ogni domenica. Mio padre ha iniziato con 20 persone a casa. Oggi la domenica facciamo tre servizi e riusciamo a raccogliere dalle 2500 alle 3000 persone. E’ merito di Dio. Nessuno viene plagiato, non siamo una setta. Questo ragazzo ha fatto un’esperienza personale. All’interno di questa chiesa abbiamo delle persone omosessuali e le amiamo”.

“Per noi l’omosessualità non è una malattia – previsa Porelli – Alessandro ha detto che la sua vita, seguendo i consigli della Bibbia, è migliorata. Da omosessuale è diventato etero, ha conosciuto Gesù e ha fatto questa scelta. Dio ha creato l’uomo e la donna. Per me la natura è che un uomo ha a che fare con una donna. La natura porta alla procreazione e la procreazione può avvenire solo tra un uomo e una donna. La Bibbia è molto chiara. Ci sono poi testimonianze di persone guarite da tumori, uscite dalla tossicodipendenza. Abbiamo avuto dei miracoli eseguiti da mio padre che oltre ad essere pastore fino a qualche anno fa era medico di base. E’ un mondo soprannaturale ma noi non plagiamo nessuno, non chiediamo soldi a nessuno, lo facciamo perché lo sentiamo”.

Alessandro: “Ho cambiato il mio orientamento sessuale in sette mesi”

E’ il momento di dare la parola a Alessandro che è stato anche insultato pesantemente dopo che il video è diventato di dominio pubblico.

“Innanzitutto, chiedo scusa a tutte le persone che si sono sentite offese per quello che io ho detto – dichiara il giovane – Dalla mia parte io ho Gesù e le cose che mi sono state dette mi hanno provato ma non mi hanno abbattuto perché io so qual è la mia identità. Dio non mi ha guarito dall’omosessualità, però l’omosessualità non è una malattia. Ho usato il termine ‘guarito’ perché Dio mi ha guarito dalle ferite che mi portavo dalla mia infanzia. Prima cercavo protezione. Dio mi ha riempito d’amore. Ho cambiato il mio orientamento sessuale in sette mesi. Sono convinto che adesso mi innamorerò di una ragazza, comincio ad avere attrazione fisica verso le donne. In questo momento c’è una donna che mi piace ma lei non lo sa. Non c’è nessun plagio. Io non ho paura né vergogna di dire che Gesù ha cambiato la mia vita”.

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