Valerio Merola: "Amore mercenario? Ho speso tutti i miei soldi per trattare le donne come regine" - Perizona Magazine

Valerio Merola: “Amore mercenario? Ho speso tutti i miei soldi per trattare le donne come regine”

Daniela Vitello

Valerio Merola: “Amore mercenario? Ho speso tutti i miei soldi per trattare le donne come regine”

| 16/10/2018

Ospite di “Verissimo”, dopo la breve esperienza al “Grande Fratello Vip”, Valerio Merola rievoca il suo passato doloroso. Il conduttore […]

Ospite di “Verissimo”, dopo la breve esperienza al “Grande Fratello Vip”, Valerio Merola rievoca il suo passato doloroso. Il conduttore romano, che  ama definirsi un gladiatore dall’animo fragile, parla di Vallettopoli.  Lo scandalo che lo ha coinvolto nel 1996 ha macchiato la sua reputazione per tutta la vita.

“Penso di avere affrontato delle difficoltà che avrebbero atterrato chiunque. Ho subìto un’ingiustizia – spiega a Silvia Toffanin – Vallettopoli mi ha macchiato per sempre. Quando capita di essere coinvolto in una vicenda come questa, i titoloni si sprecano, vieni infangato, finisci nel tritacarne mediatico. Quando vieni assolto, tutto finisce in una bolla di sapone. I giornali ti dedicano due righe che neanche si vedono. E ciò provoca in determinate persone la percezione che quello di cui sei stato accusato sia reale anche se poi è tutto falso. Questo è quello che è capitato a me. Sono anni che combatto per affermare la verità. Non ho fatto nulla, sono stato coinvolto in vicende che non mi appartengono, la giustizia mi ha dato ragione e dopo, 22 anni, vorrei che non mi venissero più attribuite cose che non mi appartengono. L’inchiesta fu archiviata, non ci fu neanche il processo. Il pregiudizio è molto grave, può anche uccidere le persone”.

Al dolore per questa ingiustizia è legata, secondo Merola,  la morte di Gigi Sabani stroncato da un infarto. “Gigi non ha mai superato quella vicenda – dichiara il presentatore – Io ho reagito andandomene via (si trasferì a Cuba, ndr.), rifacendomi una carriera fuori dall’Italia perchè prevedevo che ci sarebbero stati dei muri invalicabili. Lui è rimasto a Roma, io glielo avevo sconsigliato. Ha sofferto per mesi dell’indifferenza e delle chiusure da parte di gente che prima lo osannava e poi evitava anche di salutarlo. Questa è stata per lui una sofferenza incredibile perchè era una persona molto sensibile. Tanti che lo avevano escluso erano al suo funerale con gli occhi lucidi. L’ipocrisia umana spesso raggiunge dei livelli insopportabili. Quel giorno ho detto che la morte di Gigi ha una firma e lo ribadisco. Sono convinto che sia morto a causa della sofferenza che il suo cuore ha dovuto sopportare per l’ingiustizia che abbiamo subito. Mi dispiace tanto perchè era come un fratello, abbiamo vissuto giornate meravigliose insieme. La prima telefonata che Gigi faceva la mattina era per me e io chiamavo lui. Abbiamo vissuto insieme nello stesso residence, abbiamo fatto dei lunghi viaggi in macchina ridendo come matti. Non ho fratelli né sorelle, per me era il fratello che non ho avuto. Sono sicuro che lui dall’alto guarda tutto ciò che faccio”.

Merola spiega perchè non è mai convolato a nozze. “Non mi sono mai sposato e non ho figli – racconta – Da qualche anno ho una compagna. Quando ho compiuto 60 anni ho fatto un piccolo bilancio. Dai 20 ai 60 anni ho condotto un certo tipo di vita che non rinnego. Ho fatto una vita meravigliosa fatta di tante relazioni.  Mai avventure. Ci tengo a dirlo. Io non ho mai tradito. Ho lasciato. Non mi sono sposato perchè conducendo questa vita avventurosa non volevo legare una donna per poi darle qualche delusione. Quindi ci ho pensato molto bene proveniendo da una famiglia molto tradizionale. A 60 anni il destino mi ha fatto rincontrare Diana, una donna con la quale avevo già avuto una relazione negli anni precedenti e ci siamo rifrequentati. Da qualche anno siamo felicemente insieme e mi dà tanta serenità. Devo dire anche che mi sopporta”.

Infine, l’ex gieffino torna sulle discussioni che lo hanno visto protagonista nella casa di Cinecittà ma soprattutto sulle parole di Enrico Silvestrin e Maurizio Battista che lo hanno accusato di non rispettare le donne. “Parole inqualificabili. Tutto alle mie spalle – commenta a “Verissimo” – Nessuno di questi due signori ha avuto il coraggio di dirmi in faccia quello che pensavano di me. Sono cattivi, perfidi. Sono due diavoli. Silvestrin mi ha rimproverato di comprare le donne. Nella mia vita non ho mai conosciuto l’amore mercenario. Ho speso tutti i miei soldi per rendere regine le mie fidanzate. Penso che quando si ama, oltre al sentimento, se si ha la possibilità di realizzare dei sogni,  bisogna farlo. L’ho fatto e sono felice di averlo fatto perchè per me la donna è una regina”.

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