Nadia Toffa: "Il tumore? E' il mio fardello, non lo volevo ma devo combattere" - Perizona Magazine

Nadia Toffa: “Il tumore? E’ il mio fardello, non lo volevo ma devo combattere”

Daniela Vitello

Nadia Toffa: “Il tumore? E’ il mio fardello, non lo volevo ma devo combattere”

| 14/10/2018

Ospite della puntata di “Verissimo” andata in onda sabato 13 ottobre, Nadia Toffa parla della sua battaglia contro il cancro. […]

Ospite della puntata di “Verissimo” andata in onda sabato 13 ottobre, Nadia Toffa parla della sua battaglia contro il cancro. La conduttrice bresciana ha ripreso a lavorare (“Sono tornata a ‘Le Iene’. Non mi fermo mai. E’ tutta vita”) e spiega come ha reagito alla notizia della malattia e come è riuscita a trasformare il dolore in forza e amore per la vita.

“Bisogna imparare dalla vita – dichiara a Silvia Toffanin – Il Signore non è cattivo, ci mette di fronte a sfide che possiamo affrontare. Questa è la mia sfida. Io all’inizio mi chiedevo ‘perchè proprio a me?’. Perchè…chi vuole il cancro? Dai Silvia, parliamone. Nessuno. E’ una brutta notizia. Però poi mi sono detta ‘perchè non a me?’. E’ pieno di bambini che muoiono al primo giorno di vita. Questo è il mio dolore, io me lo devo portare. E’ il mio fardello. Il Signore mi ha dato una sfida che io posso magari non vincere ma l’importante è mettercela tutta, combattere sempre. Quando mi hanno detto che avevo il tumore, ovviamente ho pianto. Sono umana. Io non lo volevo il cancro. Ho impiegato dei mesi a trasformare questa domanda da ‘perchè proprio a me?’ a ‘perchè non a me?’. Ci ho messo dei mesi di introspezione, di dolore, di sofferenza. Io non voglio che la gente provi pena per me, io non piango in pubblico, piango con i miei amici. Momenti difficili ce ne sono stati tanti, non bisogna mollare. Il Signore non è crudele, non ci vuole vedere soffrire. Io ci credo in Dio e penso che non sia cattivo. Da una sfiga si può rivoltare la propria vita, si può ricominciare da capo. In una sfiga si può trovare anche del buono. Il Signore ci stimola per farci imparare, per farci essere delle persone migliori. Se ce l’ho fatta io, ce la può fare chiunque. Nessuna magia”.

La Toffa parla della mamma che non la lascia un attimo: “Mia madre cura l’aspetto delle medicine perchè io sono negata. Ho un elenco così di robe da prendere. Ho imparato solo il cortisone perchè lo conoscono tutti ed è facilissimo. Quello che fa gonfiare e toglie le rughe. Ho un cocktail di farmaci che non ti dico. Mia mamma è precisissima, è bravissima. Se non ci fosse lei, io non saprei che fare. Sai cosa mi ha detto mia mamma? ‘Finalmente posso darti una mano’. Io non ho mai chiesto niente, ero troppo indipendente. Non le ho mai dato questa soddisfazione, adesso lei mi ringrazia. Quanto mi ha visto soffrire con le operazioni! Che urla! Ho subìto più di un intervento. In seguito ad un malore lo scorso 2 dicembre sono stata operata d’urgenza. Poi ho fatto la chemioterapia e la radioterapia. Attenzione, la scienza ci salva la vita. Con la sola forza di volontà non si va da nessuna parte. Sembrava tutto finito, ma a marzo durante un controllo, è arrivata la brutta notizia. Il cancro era tornato e mi hanno operata nuovamente. Questo è il cancro, ogni volta che vai a fare un controllo preghi, fai il segno della croce. Hai paura di morire”.

La Iena sottolinea l’importanza del buonumore per chi è affetto da una malattia: “Fa bene. Ovviamente, non è tutto. Non si risolve un cancro, però aiuta. In tutte le cose. Amiamo la vita, rispettiamola, è tanto preziosa. Io non ho paura della verità, la dico sempre. Fin da piccolo. A costo di pagarne le conseguenze”.

“Le critiche? Ho le spalle larghe – aggiunge – Sono preoccupata invece per quelle ragazze che vengono bullizzate sul web. Non c’è una legge che le tutela. Io ho deciso di fare questo mestiere, non c’è problema. Hanno detto addirittura che mi sono inventata il tumore. Cosa c’è di peggio? Ma di cosa stiamo parlando? Diamoci tutti una calmata in Italia che c’è troppa invidia sociale. I toni sono troppo accesi. Ma io prendo in giro le persone malate? Stiamo scherzando? Per cosa poi? Forse divento famosa per un tumore? La frase ‘il cancro è un dono’? Ci sta che fosse sbagliata, che venisse fraintesa. Ma non intendevo dire che volevo un cancro come regalo. Non sono pazza. Nessuno vuole un cancro. Nè lo augurerei al mio peggior nemico perchè so cosa vuol dire. Si soffre tanto, si piange tanto. Non sono Wonder Woman e non vado a ‘Le Iene’ per sgambettare, perchè non sto male. Poi ognuno è libero di gestire come vuole il proprio dolore, la propria malattia. Ci vuole il massimo rispetto per tutti. Forse ho sbagliato parola, può darsi. Il mio era un approccio alla vita. Questo libro parla di come io ho reagito alla malattia. In questi mesi ho pensato al cancro come ad una difficoltà di quando ero piccola. Se ho offeso qualcuno, io chiedo scusa”.

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