Dopo la sfuriata di Maria De Filippi, i due concorrenti puntano il dito contro "Tu sì que vales" - Perizona Magazine

Dopo la sfuriata di Maria De Filippi, i due concorrenti puntano il dito contro “Tu sì que vales”

Daniela Vitello

Dopo la sfuriata di Maria De Filippi, i due concorrenti puntano il dito contro “Tu sì que vales”

| 12/10/2018

A pochi giorni dalla sfuriata epica di Maria De Filippi a “Tu sì que vales”, si torna a parlare di […]

A pochi giorni dalla sfuriata epica di Maria De Filippi a “Tu sì que vales”, si torna a parlare di Ninfa e Frank, il duo che ha fatto perdere le staffe alla regina della tv. I due concorrenti hanno proposto una canzone sull’apocalisse ma davanti al mancato apprezzamento del pubblico, Ninfa ha reagito facendo una serie di gestacci e augurando “disastri a tutti”. Un comportamento condannato dalla De Filippi che, per tutta risposta, ha rivolto ai due il gesto dell’ombrello (GUARDA QUI).

In un’intervista a “Fanpage”, Frank spara a zero contro la trasmissione di Canale 5 e parla addirittura di bullismo. “Ci siamo rivolti a un legale perché non volevamo fosse mandato in onda quanto era stato registrato – svela – Loro, invece, avevano interesse a trasmettere quel momento bomba. Capisco la necessità di fare audience però non di farlo ai nostri danni. Nei confronti di Ninfa c’è stato del vero e proprio bullismo. È stata male dal momento in cui è finita l’esibizione fino all’arrivo a Catania. Era sconvolta perché nei suoi confronti non c’è stata umanità. Non è accaduto solo quello che è andato in onda. È stata portata man mano a quel momento di disperazione attraverso una serie di eventi che sono stati tagliati. Non ce la faceva più. Hanno tagliato pianti e altre cose. Il tutto è durato tantissimo, anche mezz’ora dopo l’esibizione. Se ne è andata piangendo e non è stata consolata da nessuno, nemmeno dietro le quinte. È stata lasciata sola con la sua disperazione. Ci sono state tutta una serie di cose che non sono andate in onda. Esistono fatti che non vogliono che emergano. Noi artisti, a volte, andiamo lì e subiamo una forte pressione psicologica. Noi vogliamo che le cose si vengano a sapere. Questa finzione non ci sta bene”.

“Ninfa sta male – aggiunge – Ha visto crollare tutta la sua carriera solo perché altri facessero audience. Non volevamo che fossero mandate in onda quelle scene. Abbiamo chiesto che fossero tagliate ma dietro c’è un giro di soldi pazzesco. Ci hanno chiesto una cifra esorbitante per poter tagliare quelle scene, 250 mila euro. Adesso vedremo dove si vuole arrivare. Noi vogliamo che esca fuori la verità. Ninfa è emotiva, era la sua canzone e ci teneva. Loro avevano studiato bene il personaggio e già sapevano come sfruttarlo per fare notizia. Non sono stati delicati, ci sono andati pesanti. Pur di fare ascolti non hanno compreso il soggetto, non hanno capito che lei stava male già da dietro le quinte. Non voleva esibirsi nemmeno prima ma è stata spinta in scena. Aveva già capito la situazione che si stava generando, ma è stata strattonata e costretta a esibirsi. Doveva farlo per forza. Ci siamo rivolti a un legale già dal giorno dopo in cui l’esibizione è stata registrata, l’11 settembre scorso. Ninfa da quel momento ha subìto problemi di salute e non ha mai ricevuto nemmeno una chiamata. Un risarcimento economico? Non ho fatto richieste ma loro si stanno arricchendo e non giusto che noi passiamo per quelli che non siamo”.

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