"Tre settimane con il fiato sospeso", i Negramaro rompono il silenzio sulle condizioni del loro chitarrista - Perizona Magazine

“Tre settimane con il fiato sospeso”, i Negramaro rompono il silenzio sulle condizioni del loro chitarrista

Daniela Vitello

“Tre settimane con il fiato sospeso”, i Negramaro rompono il silenzio sulle condizioni del loro chitarrista

| 10/10/2018

I Negramaro tirano un sospiro di sollievo dopo settimane di paura. Il chitarrista Emanuele Spedicato, colpito da un emorragia cerebrale […]

I Negramaro tirano un sospiro di sollievo dopo settimane di paura. Il chitarrista Emanuele Spedicato, colpito da un emorragia cerebrale lo scorso 17 settembre “non è più in pericolo di vita, è vigile e respira autonomamente”. A dirlo è il bollettino medico diramato dall’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dove il musicista si trova ricoverato dal giorno del malore. Spedicato “risponde bene agli stimoli e presenta valori buoni in tutti i parametri” e i medici hanno deciso di sciogliere la prognosi.

“Il quadro clinico neurologico – recita il bollettino – ha mostrato evidenti progressi negli ultimi giorni, per cui è stato possibile staccare i macchinari per la respirazione automatica. I prossimi dieci giorni saranno fondamentali per i sanitari che dovranno monitorare accuratamente le condizioni del paziente, al fine di valutare la possibilità di un suo trasferimento in un centro specializzato, così da poter avviare un adeguato percorso di riabilitazione”.

“Queste tre settimane sono sembrate lunghissime, quasi quanto una vita trascorsa insieme – scrivono i Negramaro sul proprio profilo social -Abbiamo aspettato, col fiato sospeso, ogni piccolo progresso, abbiamo ringraziato per ogni costante miglioramento. Ora Lele è fuori pericolo, possiamo dirlo, ringraziando la cura e la dedizione dei medici del “Vito Fazzi” di Lecce che lo hanno seguito e lo seguiranno in ognuna delle delicatissime fasi verso la completa guarigione.

Sentiamo di dover ringraziare tutti quelli che, con un messaggio o una parola, con una foto o una preghiera, in un modo o nell’altro, hanno sostenuto questa durissima battaglia per la vita. Vi siamo grati per tanto affetto. Siamo sicuri che questa energia stia contribuendo tantissimo a dare a tutti la forza per reagire, soprattutto alla famiglia che gli è stata sempre accanto. Ora è il momento di ricominciare, insieme. È il momento di restare uniti accanto a nostro fratello Lele che presto inizierà una intensa fase di riabilitazione. Continuiamo così! #forzalele”.

Tra qualche mese Spedicato diventerà papà. La moglie Clio Evans che l’ha soccorso dopo il malore è in dolce attesa.

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