Bettarini Jr. in tv dopo l'aggressione: "Vedere i miei genitori stare male è stato peggio delle 11 coltellate" - Perizona Magazine

Bettarini Jr. in tv dopo l’aggressione: “Vedere i miei genitori stare male è stato peggio delle 11 coltellate”

Daniela Vitello

Bettarini Jr. in tv dopo l’aggressione: “Vedere i miei genitori stare male è stato peggio delle 11 coltellate”

| 16/09/2018

Dopo la folle aggressione che avrebbe potuto costare la vita al figlio Niccolò, Simona Ventura racconta insieme a lui a […]

Dopo la folle aggressione che avrebbe potuto costare la vita al figlio Niccolò, Simona Ventura racconta insieme a lui a “Verissimo” dello scampato pericolo. Nel corso dell’intervista a Silvia Toffanin, la conduttrice si è sciolta più volte in lacrime.

“Da pochi mesi a questa parte vivo le esperienze della vita e di lavoro con un’altra percezione – spiega – I fatti della vita accadono per un motivo. Abbiamo vissuto questa cosa come un grande segnale che mi ha fatto cambiare la mia visione della vita. Ho capito che ci sono cose più importanti che in un momento possono svanire. Quindi mi godo ogni momento della nostra vita insieme”.

Bettarini Jr. ricorda il dramma vissuto: “Un’esperienza che fa male e che non auguro a nessuno, ma mi rendo conto che ha fatto molto più male a chi mi sta vicino, alla mia famiglia, ai miei amici più stretti. Ho capito che non voglio farli più sentire così. Non ho mai avuto momenti tristi o di depressione dopo quanto accaduto. Solo sbalzi d’umore ogni tanto. Vedere i miei genitori in quelle condizioni mi ha fatto molto più male delle 11 coltellate”.

La Ventura torna indietro con la memoria alla telefonata che ogni madre non vorrebbe mai ricevere: “Stavo tornando dalla Calabria dove avevo fatto due eventi. Dovevo andare a Torino. Alle 6.10 mi chiama una sua amica dal suo numero e penso ‘adesso mi arrabbio, perchè chissà dove è andato a finire…magari in Questura’. Le pensi tutte. Sento questa ragazza che piange e mi dice che hanno accoltellato Niccolò. Mi si è gelato il sangue. La ragazza mi ha detto che era grave. Nel frattempo erano uscite delle notizie gravissime: ‘codice rosso’, ‘in fin di vita’. Ma dentro di me, da madre, sentivo che non era così grave come dicevamo. Penso che quando muore un figlio, una madre lo sa”.

“In ambulanza continuavo a ripetermi in testa ‘non voglio morire così’, non ho mai perso coscienza – svela Niccolò – Né durante il tragitto, né all’ospedale. Ho visto papà (l’ex calciatore Stefano Bettarini, ndr.) piangere per la prima volta, lui che ha sempre l’aria di essere forte. Quando è arrivato in ospedale si è lasciato andare. Questo ha fatto bene sia a lui che a me perchè ci ha uniti ancora di più”.

SuperSimo confessa di non essere spaventata quando i suoi figli escono di casa, nemmeno dopo quello che è accaduto: “Non ho paura quando i miei figli escono. Sono cattolica ma anche molto fatalista. Tenerli in casa sotto una campana di vetro non serve a nulla. C’è un destino scritto per ognuno di noi”.

“Penso sia normale avere paura dopo certi momenti – è il parere del 19enne Niccolò – Ma io sono fatto così, mi preoccupo per le persone a cui voglio bene, non per me”.

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