Arisa in lacrime per l'ex fidanzato siciliano: "Ho vissuto un amore eccezionale" - Perizona Magazine

Arisa in lacrime per l’ex fidanzato siciliano: “Ho vissuto un amore eccezionale”

Daniela Vitello

Arisa in lacrime per l’ex fidanzato siciliano: “Ho vissuto un amore eccezionale”

| 16/09/2018

Protagonista de “La mia passione” è Arisa, al secolo Rosalba Pippa. Formatasi alla scuola di Mogol, l’artista fa la sua […]

Protagonista de “La mia passione” è Arisa, al secolo Rosalba Pippa. Formatasi alla scuola di Mogol, l’artista fa la sua prima timida apparizione al “Festival di Sanremo” del 2009 dove vince tra le nuove proposte con il brano “Sincerità”, colpendo tutti per il look insolito e il timbro vocale perfetto. Da lì, in meno di dieci anni, quella ragazza acqua e sapone partita da Pignola, un paesino lucano, è diventata un’interprete sofisticata e profonda, ha conquistato la vittoria tra i big al “Festival di Sanremo”, è stata accanto a Carlo Conti co-presentatrice della stessa manifestazione e giudice controverso in due edizioni di “X Factor”.

Nel faccia a faccia con Marco Marra, Arisa ripercorre la sua vita svelando retroscena sulla carriera e sulla vita personale, dal rapporto con i genitori al legame molto importante con il suo ex fidanzato, il siciliano Giuseppe Anastasi, tra i più stimati autori del panorama musicale italiano, ancora oggi suo amico e collaboratore.

Tornando indietro con la memoria all’infanzia, Arisa si dipinge come una bambina di un paese dell’entroterra del Sud che sognava in grande. “Fino ad una settimana prima di fare Sanremo, facevo l’estetista – ricorda – Mi sono trovata all’improvviso in una nuova dimensione dove le persone mi chiedevano l’autografo. In quel momento mi sentivo un po’ Charlie Chaplin. Non sorridevo tanto perchè mi mancava un dente”.

La cantante racconta così l’incontro con Giuseppe Anastasi, autore dei suoi brani più famosi al quale è stata legata anche sentimentalmente: “A lui serviva una voce, a me servivano delle canzoni. Detto così è brutto, ci siamo fatti del bene. Professionalmente, posso dire che è un illuminato, ha un modo di scrivere tanto popolare quanto ultraterreno. Quando abbiamo vinto Sanremo, io non l’ho presa bene, non ero contenta. Pensavo che avremmo avuto dei problemi. Prima facevamo una vita semplicissima, lui lavorava in un negozio di animali. Pensavo che ci sarebbero state troppe persone in mezzo a noi e che la nostra vita sarebbe cambiata troppo. Io sentivo che qualcosa di molto grande ci stava spostando dalla nostra piccola dimensione, semplice e felice”.

“E’ bello l’amore. L’amore non è una cosa per tutti, è una sorta di miracolo. Va costruito su un terreno edificabile”, rileva.

Quindi, parlando ancora di Anastasi, i suoi occhi si riempiono di lacrime. “Ho vissuto un amore eccezionale. È stato amaro e dolce, difficile ma assolutamente un quadro disegnato da Dio. Dopo che vivi una storia così poi basta. Poi ti compri due cani e sei felice. Indirizzi l’amore verso luoghi diversi. Secondo me è una scelta intelligente, soprattutto per una donna che deve dedicarsi seriamente alla sua carriera. Non posso avere in testa la litigata con il mio fidanzato o la gelosia che lo guardo a distanza perchè ho paura che possa innamorarsi di un’altra da un momento all’altro. L’amore a volte può essere cannibale e io non ne ho voglia”.

“La mia missione è cantare – spiega – quindi chi verrà, se verrà, deve porsi in maniera aerodinamica. Io ho cambiato i miei piani. Li ho cambiati per me stessa, puntando un po’ più su di me rispetto a quello che facevo prima. E’ giusto che io faccia il mio al 100% per me, tutto il resto poi viene. Ho notato che da quando punto più su me stessa, quando qualcuno mi fa un complimento io dico ‘grazie’. Non dico ‘ma non è vero’. Lo accetto e so anche valutare meglio le mie capacità. E se qualche volta penso di non essere perfetta, dico anche ‘amen'”.

Camaleontica e anticonformista, Arisa rifugge l’etichetta di personaggio costruito a tavolino: “Io non so se ci sono o se ci faccio. Io non so niente, io vivo e basta. Ho una passione per la moda (ereditata dalla madre sarta, ndr.), sono abituata a trasformarmi”.

“Il successo è pericoloso – sentenzia -Può succedere che ti monti la testa e diventi un po’ stron*o. Cominci a far pesare la tua presenza…Io ho sempre voluto essere libera senza sottostare a nulla. Se c’è qualcosa che non mi va, io te la dico con gentilezza, con amore, ma non me la tengo. Perchè se me la tengo sto male e mi vengono le malattie. Invece se la dico, magari tu non mi saluterai più, però forse ci rifletterai. Poi mi sono promessa di essere felice, semplicemente. Di non dovermi piegare a quello che significa felicità per gli altri”.

Arisa è anche tra le artiste più social. “Instagram è una figata, a me aiuta tantissimo – dice – Lo adoro. Le persone con cui comunico su Instagram sono la mia salvezza. Ci sono momenti in cui ho tanto bisogno d’amore”.

Quindi, accenna alla sua spiritualità ereditata dalla nonna che le ha insegnato a pregare: “Se si pensa come andrà il futuro si è presuntuosi, c’è sempre un fascio di luce che può cambiarti la vita. Confido molto nell’universo. Il nostro destino è già scritto. Se ti metti contro la vita, vince lei. Devi riuscire ad accogliere quello che non puoi cambiare. La mia favola non ha morale perché non è ancora finita, bisogna vedere come va”.

“Se sono felice? Abbastanza, e questo a me basta – conclude – Non sono una da picchi. A differenza di quello che si può dire di me, mi piace la vita regolare. Mi piace un casino la disciplina, infatti dovevo fare il militare”.

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