Mughini: "Corona? Un uomo che erutta autorevolezza da ognuno dei suoi tatuaggi" - Perizona Magazine

Mughini: “Corona? Un uomo che erutta autorevolezza da ognuno dei suoi tatuaggi”

Daniela Vitello

Mughini: “Corona? Un uomo che erutta autorevolezza da ognuno dei suoi tatuaggi”

| 18/06/2018

All’indomani della rissa in tv con Fabrizio Corona, Giampiero Mughini prende carta e penna e scrive a “Dagospia”. Nel corso […]

All’indomani della rissa in tv con Fabrizio Corona, Giampiero Mughini prende carta e penna e scrive a “Dagospia”. Nel corso dell’ultima puntata stagionale di “Non è L’Arena” di Massimo Giletti, l’ex re dei paparazzi si è scagliato pesantemente contro il giornalista e scrittore siciliano reo di aver gesticolato mentre Corona raccontava il drammatico momento dell’arresto avvenuto alla presenza del figlio Carlos.

L’ex fotografo dei vip ha etichettato Mughini come un “buffone che va in tv con gli occhiali arancioni a fare il pir*a”, un “filosofo televisivo camuffato da pagliaccio” e un “intellettuale di ‘sto ca*zo”. “Io ti compro e ti metto in giardino a scrivere libri che neanche sai scrivere, magari ne vendi uno”, ha aggiunto.

Mughini ha replicato in diretta alle offese e adesso rincara la dose nella missiva pubblicata dal sito di Roberto D’Agostino in cui difende e spiega all’”eroe nazionale” Fabrizio Corona il look esibito in tv.

“Caro Dago, saprai certamente che ieri sera ho avuto un aspro confronto televisivo con Fabrizio Corona – scrive il giornalista catanese – Mi ha sparato in faccia che fa lo scrittore e che alla Mondadori lo tengono in gran conto. Siccome è un uomo che erutta autorevolezza da ognuno dei suoi tatuaggi, ci tengo molto a smentire in punta di fatto una delle accuse che mi ha rivolto. Di vestire malissimo.

Tengo a precisare che cosa indossavo, perché non vorrei che i posteri nell’assistere al video della trasmissione di ieri sera si persuadessero che davvero io vesto male.

Avevo puntato tutto sulla connessione di colore – il bianco – tra le mie scarpe da tennis firmate dal più grande stilista moderno, il giapponese Yohij Yamamoto (quello cui Wim Wenders ha dedicato un suo film delizioso), e una giacca che porta la firma del duo Gareth Clasey (inglese) e Philippe Vidalenc (francese), gente che i loro abiti li confeziona a mano nel loro laboratorio di Parigi.

E siccome in fatto di pantaloni la penso esattamente come Andy Warhol, e cioè che per un uomo non c’è pantalone migliore del jeans, alla giacca bianca ho abbinato un pantalone jeans che ovviamente non poteva non essere un Levi’s. Così come la t-shirt che indossavo sotto la giacca di Yamamoto non poteva non essere a firma della ex-moglie, Rei Kavakubo, anche lei giapponese. Altra stilista da me adorata.

Se Corona vuole saperne di più di questi artisti, non gli sarà difficile trovare in Europa un museo che onora le loro collezioni. Dal conoscerle e ammirarle ne trarrà di certo vantaggio la sua attività di scrittore. Nonché il suo smalto di “eroe nazionale”, da come lui si definisce”.

LO SCONTRO TRA CORONA E MUGHINI A “NON E’ L’ARENA” (VIDEO)

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