Massimo Di Cataldo riappare in tv, l’incredibile trasformazione non sfugge ai telespettatori - Perizona Magazine

Massimo Di Cataldo riappare in tv, l’incredibile trasformazione non sfugge ai telespettatori

Daniela Vitello

Massimo Di Cataldo riappare in tv, l’incredibile trasformazione non sfugge ai telespettatori

| 11/06/2018

Tra i partecipanti a “Ora o mai più”, il nuovo programma musicale del venerdì sera di RaiUno, condotto da Amadeus, […]

Tra i partecipanti a “Ora o mai più”, il nuovo programma musicale del venerdì sera di RaiUno, condotto da Amadeus, che si propone di riabilitare otto “vecchie glorie” della musica italiana, c’è anche Massimo Di Cataldo.

Il cantante, che calcò per la prima volta il palco del Festival di Sanremo nel 1996, è apparso notevolmente trasformato. 50 anni appena compiuti, Di Cataldo ha colpito positivamente i telespettatori che l’hanno riempito di complimenti.

Secondo il parere di alcuni internauti, sarebbe più affascinante oggi a 50 anni che a 30 quando era l’idolo di migliaia di ragazzine. Oggi, inoltre, dimostrerebbe 20 anni in meno, mentre viceversa quando era più giovane ne dimostrava 20 in più. Voi cosa ne pensate? Meglio ieri o oggi?

Durante la prima puntata dello show vinta da Lisa (LEGGI QUI), Massimo Di Cataldo ha interpretato il suo cavallo di battaglia “Se adesso te ne vai” e ha duettato con Patty Pravo sulle note di “Pensiero stupendo”.

 

“Sono Massimo Di Cataldo, ho appena compiuto 50 anni – ha detto nella clip di presentazione – Il mio primo Sanremo da Big è stato nel ’96. E’ stato un esordio importante. Quando arrivi al top, però, sei solo. Fai di tutto per non cambiare e non montarti la testa, ma poi sono le persone intorno a te che cambiano. Non sei più te, diventi un prodotto. E io sinceramente ci ho sofferto tanto”.

Dopo la sua performance, su invito di Amadeus, ha invece spiegato il senso di solitudine che può colpire chi è all’apice del successo: “Vivi un momento effimero. Hai l’illusione di essere diventato qualcuno. Poi ti rendi conto che tante persone che ti circondano, cercano di prendere anche qualcosa da te e questo ci lascia un po’ perplessi. Capita in tanti settori. Ma nel nostro ambiente, chi fa questo lavoro lo fa perché è una persona sensibile”.

 

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