Ospite di “Sabato Italiano”, Cristina Di Nicola – moglie di Nino Castelnuovo – racconta il dramma del marito. Il popolare […]
Ospite di “Sabato Italiano”, Cristina Di Nicola – moglie di Nino Castelnuovo – racconta il dramma del marito. Il popolare attore, affetto da glaucoma e ipovedente da anni, versa in gravi difficoltà economiche e attualmente si trova ricoverato in ospedale per un aggravamento dei suoi problemi. La moglie è disperata. “Il suo desiderio -spiega ai microfoni di RaiUno – è sempre stato lavorare nonostante il suo problema, ma negli anni è diventata una battaglia contro i mulini a vento. Si è trovato molte porte sprangate, si è anche un po’ depresso”.
“Ho provato a gestire la cosa da casa ma non ce l’ho fatta – racconta – La nostra rete familiare è un po’ ridotta, ha una sorella in Lombardia e un figlio che vive in Scozia. Quindi siamo rimasti soli, al di là di due o tre amici che sono venuti a trovarlo”.
La moglie di Castelnuovo lamenta un ritardo nell’arrivo dell’assegno di invalidità. “Ho seguito l’iter regolare, è stata riconosciuta un’invalidità al 100 per cento, in prima battuta, ma non è stato riconosciuto l’assegno di accompagnamento – svela – L’avvocato ci ha consigliato di fare ricorso. Io ero un po’ stanca perchè abbiamo combattuto diverse battaglie di questo genere. La commissione l’ha visitato nel marzo dell’anno scorso e ha riconosciuto l’indennità. Ci aspettavamo per gennaio, massimo febbraio, che arrivasse questo piccolo aiuto, con anche gli arretrati, ma c’è un ritardo e dobbiamo aspettare. Ho chiesto al caf e mi hanno detto che sono ritardi che l’Inps ha nei confronti di tutti. Mi dispiace perché lui ha dato tanto alla cultura, allo spettacolo e agli amici, ha cercato sempre di aiutare tutti e mi sembra un po’ ingiusto”.
Infine, la donna lancia un appello ai politici: “Nino lo conoscono tutti e può parlare anche attraverso di me e di chi lo conosce, ma ci sono tante persone che si trovano in difficoltà e non hanno aiuti. Non ci sono le strutture. Faccio un appello alla classe politica, s’interessasse un po’ di più a questi problemi di vita vera”.