La rivelazione su Lele Mora: "Era pronto a tutto per Fabrizio Corona" - Perizona Magazine

La rivelazione su Lele Mora: “Era pronto a tutto per Fabrizio Corona”

Daniela Vitello

La rivelazione su Lele Mora: “Era pronto a tutto per Fabrizio Corona”

| 21/04/2018

In un’intervista rilasciata a Peter Gomez nella puntata de “La Confessione” andata in onda ieri sera sul canale NOVE, Platinette […]

In un’intervista rilasciata a Peter Gomez nella puntata de “La Confessione” andata in onda ieri sera sul canale NOVE, Platinette parla della passione del suo ex agente Lele Mora per Fabrizio Corona.

“Lei è stata nella scuderia di Lele Mora?”, chiede il giornalista. “Sì, per tre anni, soprattutto quando è andato in carcere”, ricorda la drag queen. “Lei l’ha sempre difeso”, rivela il conduttore. “Sì, ho difeso una persona sola nel momento in cui si è trovata sola – spiega Platinette – Sono scappate tutte. Prima ci sono passate tutte e poi quando un uomo si trova solo, nessuno gli dà una mano”. Gomez tira fuori dal cassetto dei ricordi una dichiarazione forte: “Lei ha detto che tra Mora e Fabrizio Corona c’era un intreccio che neanche Almodovar avrebbe immaginato. In che senso?”.

“Alla base dei film di Pedro c’è il desiderio incontenibile – spiega Platinette – una passione che non si può sfogare eche se si sfoga si sfoga male. È quello che è successo tra i due: Mora era talmente preso da quest’ uomo diabolico da avergli dato non so quanti denari e regali, per un ammontare credo di circa 5 milioni di euro. Se siamo pronti a mettere mano al portafogli per dare sino all’ultimo centesimo alla persona che rappresenta il nostro desiderio, siamo pronti a tutto. Quella specie di legame era sicuramente dominato da una persona molto diabolica”.

Nella medesima intervista, Gomez interpella Platinette sulla moda dei festini a base di stupefacenti chimici: “Adesso nella comunità gay va molto il chemsex, gruppi di ragazzi che assumono droghe chimiche e fanno sesso di gruppo per due o tre giorni a base di alcool senza protezioni. Cosa ha capito di tutto questo?”.

“Ho capito parecchio perché un mio amico molto stretto gestisce un locale di questo genere, nel quale ho una piccola partecipazione. C’è una tendenza orrenda a non curarsi più, tra i ragazzi di 20 anni – replica Platinette – Hanno intuito malamente che pur essendo affetti da HIV, gli antiretrovirali sono farmaci che funzionano per allungare la vita e sfidano se stessi. Lei avrebbe mai pensato che un toner da stampante sarebbe stato usato come droga? Ebbene, oggi è la droga più usata abbinata all’alcool e può provocare danni molto seri”.

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