Commissario Montalbano, la rivelazione di Catarella: "Chiedevo l’elemosina con gli zingari" - Perizona Magazine

Commissario Montalbano, la rivelazione di Catarella: “Chiedevo l’elemosina con gli zingari”

Daniela Vitello

Commissario Montalbano, la rivelazione di Catarella: “Chiedevo l’elemosina con gli zingari”

| 02/04/2018

“A quindici anni sono scappato di casa e sono andato a Roma per cercare il successo nel cinema, ma non […]

“A quindici anni sono scappato di casa e sono andato a Roma per cercare il successo nel cinema, ma non ho trovato nulla di quello che cercavo. Sono finito a dormire prima in strada e poi in una roulotte di zingari. E meno male che mi ospitarono loro, altrimenti chissà che brutta fine avrei fatto”.

A parlare così in un’intervista al settimanale “DiPiù” è Angelo Russo, l’attore siciliano da 20 anni presta il volto ad Agatino Catarella, l’imbranato agente di polizia de “Il Commissario Montalbano”.

“Di giorno, non mi vergogno a dire che andavo a chiedere l’elemosina con loro, la sera facevamo i conti e mangiavamo – prosegue – Un pezzo di pane, un pezzo di formaggio o una fetta di mortadella c’era per tutti. Per un ragazzo cresciuto in Sicilia con il sogno del cinema, negli anni Sessanta, Roma era Hollywood. Pensai che avrei sfondato, che mi avrebbero aperto le porte di Cinecittà. Invece no. Da minorenne, senza un accompagnatore, a Cinecittà non mi fecero neanche entrare”.

Russo racconta il periodo più buio: “Ero senza un tetto sulla testa, senza soldi e deluso. Avevo tanta fame, di quelle che mangeresti qualsiasi cosa, quando incrociai lo sguardo di un ragazzo disperato quanto me. Iniziammo a parlare, mi disse che era uno zingaro e che tutti lo chiamavano Paperino. Fu lui a salvarmi dalla strada”.

Il riscatto umano e professionale è arrivato con “Il commissario Montalbano”: “Ci sono entrato per sfidare un amico che faceva parte di una compagnia teatrale di Catania. Quanto lo invidiavo. Mi diceva che non valevo nulla, ma io sapevo che lui, in teatro, c’era entrato grazie a una raccomandazione di suo zio. Mi telefonò e mi disse: ‘Vado a fare un’audizione per Il commissario Montalbano: perché non vieni anche tu?’. Pensò di mettermi in imbarazzo, invece io a quel provino ci andai per davvero”.

Il casting si svolse a Marina di Ragusa. Russo fu scartato dal regista Alberto Sironi ma grazie al produttore Carlo Degli Esposti riuscì ad entrare nel cast.

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