La storia di Mariano sta commuovendo l’Italia. Ha 90 anni, vive a Palermo ed è gravemente malato. Seppur immobilizzato a […]
La storia di Mariano sta commuovendo l’Italia. Ha 90 anni, vive a Palermo ed è gravemente malato. Seppur immobilizzato a letto, l’anziano ha ricevuto un procedimento di sfratto da parte dei proprietari della casa in cui ha sempre vissuto e cresciuto le sue due figlie.
A distanza di un mese dall’ultima visita, “Le Iene” sono tornate ad occuparsi del suo caso. L’inviata Nina Palmieri è sbarcata nuovamente nel capoluogo siciliano per riaccendere i riflettori sulla vicenda e tentare di far ragionare chi lo vuole fuori di casa.
Lo sfratto è opera della nipote Isabella e del marito Pino. Le due famiglie sono state in causa per anni per una questione ereditaria. Il padre di Mariano ha lasciato a lui e a sua sorella una palazzina con due appartamenti, uno ciascuno. Negli anni Mariano ha costruito abusivamente un secondo piano sopra al suo appartamento ampliando la sua proprietà.
Alla morte della sorella, la nipote Isabella ha ereditato l’appartamento e ha deciso di procedere contro lo zio per l’abuso. E’ nata una faida familiare, fatta di dispetti e provocazioni reciproche, che si è protratta per anni.
Le cause giudiziarie sono state vinte da Isabella e la famiglia di Mariano si è ridotta sul lastrico. Isabella è riuscita a far pignorare la causa dello zio e ad acquistarla all’asta e ora ne pretende il possesso come previsto dalla legge.
“Io vorrei morire in questa casa”, è il desiderio espresso con un filo di voce da Mariano al microfono della Iena. Durante la visita dell’inviata del programma di Italia 1, arriva la notizia che Mariano è riuscito ad ottenere una seconda proroga e potrà restare in quella che era la sua casa per altri 30 giorni.
Nina Palmieri decide così di affrontare Pino, il marito di Isabella. Quest”ultima, nonostante la legge le abbia dato ragione, si è resa protagonista di una serie di dispetti ai danni di Mariano e delle sua famiglia, compreso il rintocco delle dodici campane tipico dell’annuncio della morte di un uomo.
Alla vista della Iena, Pino – intercettato nel parcheggio di un centro commerciale – chiama le forze dell’ordine. “Non esiste questione umana di fronte a queste persone che da 30 anni tormentano la famiglia. Il giudice dell’esecuzione sta agendo nella legalità. Il cuore con queste persone non può esistere. Anzi voi delle Iene ci avete infangato e ne pagherete le conseguenze”, dice prima di allontanarsi in auto.
