Lorenzo Crespi in tv: "C'è un complotto contro di me. Vogliono ammazzarmi" - Perizona Magazine

Lorenzo Crespi in tv: “C’è un complotto contro di me. Vogliono ammazzarmi”

Daniela Vitello

Lorenzo Crespi in tv: “C’è un complotto contro di me. Vogliono ammazzarmi”

| 12/03/2018

Dopo il drammatico sfogo via social dei giorni scorsi, Lorenzo Crespi torna ospite di Barbara D’Urso a “Domenica Live”. L’attore […]

Dopo il drammatico sfogo via social dei giorni scorsi, Lorenzo Crespi torna ospite di Barbara D’Urso a “Domenica Live”. L’attore messinese parla della malattia alla polmoni che gli impedisce di lavorare e di come le sue condizioni siano peggiorate negli ultimi giorni a causa della sua situazione abitativa.

“L’ultima botta è stata dura – esordisce Crespi – Questi ultimi otto giorni sono stati massacranti. Abbiamo buttato quattro anni di cure. Non si può fare ad un essere umano quello che hanno fatto a me. Io non sono un uomo povero, i social ci hanno ricamato su. Ho passato otto giorni al gelo su un divano. Sarà stato l’addestramento sportivo e militare che ho avuto che mi ha fatto resistere”.

L’attore nega di aver attaccato Barbara D’Urso attraverso i social: “Stiamo facendo insieme un percorso io e te”. “Noi stiamo cercando di aiutare Lorenzo da tanto tempo – gli fa eco la conduttrice – Infatti lo avete visto tante volte come opinionista sui miei divani. La verità è che ad un certo punto lui non è potuto venire più. Abbiamo cercato di aiutarlo in tutti i modi. Un suo tweet è stato interpretato male”.

Crespi prosegue con il suo sfogo: “Sono stato persino dallo pneumologo del Papa. La mia malattia poteva essere operabile e curabile se io avessi avuto una o due bolle d’enfisema. Tu le aspiri, il polmone si riduce e si continua a vivere tranquillamente. Purtroppo la situazione in questi otto giorni è peggiorata. Passo otto ore a notte con un coltello conficcato nel dorsale destro. Quindi ho un polmone già perforato. La mia malattia non si può operare e non è curabile, ho bolle multiple, cinquanta di qua e cinquanta di là e mi devo preparare. Ho vissuto combattendo e lottando contro tutto e contro tutti, ho girato il mondo, ho salvato vite umane, ho fatto cose che potrei essere orgoglioso per sempre e tante cose si sapranno quando non ci sarò più. Non ho paura di morire. Dico solo che se prima era tra 10 anni che dovevo mettere la mascherina, adesso sarà tra 5 anni. Io non sono un uomo che accetta di vivere con la mascherina, non lo accetterò mai. Ma non sono neanche un folle perchè amo Gesù Cristo e non mi toglierei mai la vita. Però mi chiedo il motivo per cui sto andando avanti e perchè alcune persone si devono accanire senza alcun motivo.

Leggo sui siti che sono poverissimo, che sono sul lastrico e non ho un centesimo e quindi non mi affittano casa perchè pensano che non possa pagare l’affitto. Io al momento sto in una casa che non è intestata a me, le bollette non sono intestate a me. La casa è di una società Rai collegata alle persone che mi vogliono morto. Mi hanno dato la casa e mi hanno promesso 1000 euro al mese, chiedendomi di rendermi disponibile per produzioni televisive. Benissimo, ho risposto. Improvvisamente, mi chiama un avvocato dicendomi che c’era uno sfratto esecutivo nei miei confronti: gli dico che nulla è intestato a me, lui mi risponde che questi non pagano da agosto e che lasciare la casa. Lì dentro è tutto mio, i mobili sono miei. Rispondo di darmi il tempo per prepararmi e andar via. Venerdì sera (il venerdì prima delle elezioni), mi staccano tutto, alle dieci di sera mi trovo i sigilli. Per 8 giorni resto al freddo con la neve fuori, a contrarre l’addome e piangere per la rabbia. Io li ho i soldi per pagare le bollette, ma non me lo permettono. Si tratta di una truffa inaudita. Io sono malato, non povero, mi hanno messo in trappola per umiliarmi e farmi andare via da Roma. Non mi lascio andare per i miei colleghi, che si sono lasciati andare, per Luigi Tenco e Mia Martini”.

L’attore parla di un complotto e di minacce della ‘ndrangheta: “Mi vogliono ammazzare, mi colpiscono in questo modo. Perché penso che c’è un complotto contro di me? Non faccio nomi, ma ve lo spiego. Nel 2007, a Tropea, durante la lavorazione della mia fiction Gente di mare, mi mandano per posta due proiettili calibro 9, indirizzati a me. Vengo preso, caricato su una camionetta e vengo trasferito dai miei amici cacciatori di Calabria. Nessuno ve ne ha parlato, in tv nessuno l’ha detto. La ‘ndrangheta aveva colpito me, ero costretto ad andare sul set travestito. Mi hanno spiegato che quei proiettili erano il primo avviso, il secondo sarebbe stata la mia morte. Giuro che non avrei mai voluto abbandonare Gente di mare. Ma a marzo non ce l’ho più fatta a vivere così, ho scritto una lettera e ho lasciato la fiction: perché devo vivere nel terrore per colpa vostra (Crespi sembra riferirsi alla produzione della fiction, ndr)? Devo dire queste cose, perché sennò passo per un mostro. Un mostro io, che difendo i bambini, che proteggo da tutta la vita l’Italia. Questa è la vita che faccio. Difendo la mia patria, non mi si può trattare così. Sono orgoglioso della mia vita, ci sono bambini che studiano grazie a me”.

LA VERITA’ DI LORENZO CRESPI (VIDEO)

“C’E’ UN COMPLOTTO CONTRO DI ME” (VIDEO)

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