Filippo La Mantia: "Ecco perchè mio figlio non nascerà a Palermo" - Perizona Magazine

Filippo La Mantia: “Ecco perchè mio figlio non nascerà a Palermo”

Daniela Vitello

Filippo La Mantia: “Ecco perchè mio figlio non nascerà a Palermo”

| 18/01/2018

“Abbiamo deciso di chiamarlo Andrea come mio padre, che è mancato anni addietro. Sono contento che anche a Chiara sia […]

“Abbiamo deciso di chiamarlo Andrea come mio padre, che è mancato anni addietro. Sono contento che anche a Chiara sia piaciuto, mi piace risentire il nome di Andrea La Mantia”. Filippo La Mantia non sta più nella pelle. A breve la compagna Chiara Maci, di professione foodblogger, lo renderà padre di un maschetto. Andrea andrà a fare compagnia a Carolina, primogenita del cuoco siciliano, e a Bianca, nata da una precedente relazione della Maci.

“Andrea nascerà a Milano e la scadenza è a fine febbraio, ma noi siamo sicuri che arriverà prima. Chiara è pronta, le donne le sanno queste cose”, svela La Mantia a “Vanity fair”. Come mai il bambino non nascerà a Palermo, sua città natale? “Io se avessi potuto decidere è chiaro che l’avrei fatto nascere a Palermo. Pensa come suona ‘nato a Palermo’ invece che ‘nato a Milano’. Ho una figlia che è nata a Roma, ora uno a Milano, ma è così, comandano le donne”.

A decidere di concepire Andrea, si scopre, è stata proprio la foodblogger. “Se una donna vuole un figlio, il figlio deve essere fatto – racconta il futuro papà – Mi ha detto: voglio un figlio da te. È chiaro che io a 57 anni avevo un po’ messo da parte eventuali programmi di paternità…Andrea è venuto subito. Non me lo aspettavo e invece è bastato dirlo e pamm! Ma Chiara è una donna supergiovane”.

La prima figlia del cuoco, Carolina, è nata 11 anni fa. “Io sono ritardatario in tutto – spiega La Mantia – ho iniziato a 47 anni a mettere quasi la testa a posto. Però avere una figlia femmina era una cosa ormonale, sono pazzo di lei, non c’è un momento in cui non la penso. Quando Chiara partorirà voglio che lei sia lì”.

Anche se ha deciso di stare un po’ più a casa prima e dopo il parto della compagna, il cuoco palermitano fa alcune precisazioni: ” Io sono all’antica, per me esistono il maschio e la femmina. Inutile fare il papà che cambia il pannolino, io credo sia la donna che gestisce il rapporto con il figlio. Noi siamo spettatori consapevoli e attivi, che pensiamo al benessere di madre e figli, ma è la donna che nutre, che educa, è il suo ruolo. Noi abbiamo la consapevolezza di essere parte di un progetto straordinario”.

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