"Ma quali poveri! E' tutta una montatura", i due palermitani di "C'è posta per te" replicano così - Perizona Magazine

“Ma quali poveri! E’ tutta una montatura”, i due palermitani di “C’è posta per te” replicano così

Daniela Vitello

“Ma quali poveri! E’ tutta una montatura”, i due palermitani di “C’è posta per te” replicano così

| 16/01/2018

Sabato scorso Giuseppe Marano e Chiara Manno, due giovanissimi palermitani, hanno emozionato il pubblico con la loro storia d’amore. Abbandonato […]

Sabato scorso Giuseppe Marano e Chiara Manno, due giovanissimi palermitani, hanno emozionato il pubblico con la loro storia d’amore. Abbandonato alla nascita e cresciuto dalla nonna paterna, Giuseppe ha iniziato a lavorare prestissimo. Alla morte della nonna, si è trasferito in casa dei nonni della fidanzata Chiara. “Lei – ha detto Giuseppe davanti a milioni di telespettatori, “è stata la mia fortuna in un mare di sfortuna. A margine della puntata, la coppia ha ricevuto un dono speciale da Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi che hanno ascoltato la loro storia con gli occhi lucidi. Ma nelle ore successive alla messa in onda della puntata, qualcuno ha messo in dubbio la veridicità della storia ipotizzando una montatura a scopo di lucro. Giuseppe e Chiara, che nel frattempo con il regalo ricevuto dai coniugi Trussardi hanno aperto un’attività di rivendita di caffè a Palermo, replicano attraverso il sito “Fanpage.it”.

“Abbiamo registrato la nostra storia a C’è posta per te il 20 luglio del 2017, circa 6 mesi fa – spiega Giuseppe –  Ci pensavo da tanto a organizzare una sorpresa per Chiara, poi mi capitò di incappare nella pagina Facebook di C’è posta per te, di fronte alla sezione attraverso cui raccontare la propria storia. Gli ho scritto a giugno, e nell’arco di una settimana mi hanno richiamato. Parlavo con la redazione ogni giorno e, trovando una scusa con Chiara, sono andato a Roma per parlare con gli autori. Alla mia fidanzata avevo detto che era per lavoro. Le persone che mi hanno accolto nella redazione sono fantastiche, delle vere perle. Dopo un primo step, ho incontrato Maria De Filippi e anche a lei ho raccontato la mia storia. Sono stato contattato dopo due giorni: mi chiedevano di salire per registrare. A quel punto era già stata contattata anche Chiara che non sapeva che dietro la busta avrebbe trovato me. Le proposi di accompagnarla ma lei addirittura rifiutò, pensando al fatto che dovessi lavorare. L’idea di chiamare Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi è nata perché so che a Chiara piacciono. Sono una coppia straordinaria”.

“Abbiamo aperto un negozio di rivendita di caffè che si trova a Palermo – racconta Chiara – Si tratta di un’idea che avevamo già da tempo e abbiamo iniziato a metterla in pratica e a procedere con i preparativi appena ne abbiamo avuto l’opportunità, per poi aprire nell’ottobre scorso. Ho letto in rete diverse informazioni inesatte sul nostro conto, anche che il negozio era aperto già da tempo. Non è così. Mia madre possiede un ingrosso con i medesimi articoli, qui ci occupiamo del dettaglio”.

“Per quanto riguarda il regalo ricevuto – conclude Chiara – posso dire che non è molto, sicuramente non le cifre che ho visto girare sui social dove pare parlino addirittura di milioni. Venti mila euro? No, siamo molto sotto. Direi meno di 10 mila euro. Ho visto e vedo ancora circolare molte inesattezze sul nostro conto. Addirittura, anche se si tratta di poche persone, c’è qualcuno che sostiene che la nostra storia non sia vera e che Giuseppe non fosse povero. Ci tengo a precisare che è tutto vero, nella storia abbiamo parlato di lui, non di me. Nessuno ha mai detto che sono povera perché non sarebbe vero. Leggo che qualcuno scrive che Giuseppe indossa vestiti firmati o che frequentiamo hotel di lusso. Sono cose che non esistono: tutti i vestiti che indossa Giuseppe facevano parte dell’armadio di mio padre che, purtroppo, non c’è più. Non sono abiti acquistati. C’è chi ha visto che indosso un solitario al dito e ha fatto storie anche su quello, ma costa 80 euro ed è l’ultimo regalo di mio padre. Tutto è assolutamente vero. Nella redazione di C’è posta per te lavorano persone serissime che hanno verificato tutto. In più, nulla è stato fatto per soldi: Giuseppe voleva solo farmi una sorpresa”.

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