Asia Argento gli fa pignorare la casa, Morgan: "Io massacrato da chi mi ha detto 'ti amo'" - Perizona Magazine

Asia Argento gli fa pignorare la casa, Morgan: “Io massacrato da chi mi ha detto ‘ti amo’”

Daniela Vitello

Asia Argento gli fa pignorare la casa, Morgan: “Io massacrato da chi mi ha detto ‘ti amo’”

| 31/12/2017

“Mettiamo subito le cose in chiaro: non sono uno particolarmente legato al denaro (la penso come Silvano Agosti cioè quando […]

“Mettiamo subito le cose in chiaro: non sono uno particolarmente legato al denaro (la penso come Silvano Agosti cioè quando si ha un tetto, del cibo e dei vestiti, tutto il denaro in più è una sconfitta) perciò non sono mai stato attento al calcolo e al risparmio”.

Comincia così il lungo post in cui Morgan dice la sua sul pignoramento della sua casa. Come riportato ieri da tutti i giornali, il tribunale civile di Monza ha messo all’asta l’abitazione del cantante che da marzo 2011 non verserebbe gli alimenti quantificati in 2000 euro al mese alla figlia Anna Lou, nata dalla sua unione con Asia Argento, contravvenendo a quanto stabilito nel 2010 dal tribunale dei Minori di Roma.

Nel post pubblicato su Facebook, Morgan rivendica il suo status di “uomo che si è fatto da solo” ma anche di “artista” che non ha mai accantonato i suoi sogni.

Non venero il denaro ma una casa sono riuscito a comprarmela, banalmente, una, l’unica, altro che villa al mare, chalet in montagna, residenza di famiglia in campagna, appartamento in centro…! – spiega – Ma di cosa stiamo parlando? Una benedetta prima casa, l’unica, per metterci dentro una famiglia, dei figli, un televisore, un pianoforte, e il minimo per una vita tranquilla e dignitosa. Altro che rockstar, altro che figli d’arte: sono una persona comune, per bene”.

Quindi entra nel merito dei suoi doveri di padre e dei problemi economici causati da una cattiva gestione dei suoi guadagni.

“Io ho due figlie – scrive – l’averle messe al mondo è stata una scelta, non un incidente, perciò è logico che non mi sottragga al fatto di mantenerle al massimo delle mie possibilità, e non ho mai battuto ciglio quando i tribunali hanno stabilito gli assegni, nello stupore dei miei avvocati che tentavano di farmi ridimensionare le somme, ai quali rispondevo: “no, è giusto, voglio che sia così, che i miei figli possano avere tutto, tutto quello che non ho avuto io”. Mi rispondevano: “ma guarda che tremila euro sono troppi, un bambino non ha quelle spese”. E io replicavo: “vabbè, non importa, vorrà dire che li metteranno via e glieli daranno poi quando sarà grande”. Intanto io, che tra l’altro non ero quello che aveva voluto la separazione, continuavo a lavorare come sempre, e i soldi li facevo gestire di volta in volta a professionisti, i cosiddetti commercialisti, cosa che fanno tutti, non solo chi al denaro non è particolarmente attento. Per farla breve, un giorno sono caduto dal pero, ed è stato non molto tempo fa, quando, dopo un’intera stagione di lavoro televisivo, una stagione campionessa di incassi, con ascolti record, mi trovo senza compenso. Perché? Innanzi tutto perché metà se li è presi Equitalia. E l’altra metà, non mi viene corrisposta semplicemente facendo appello alla mia “indisciplina”.

Così, da un giorno all’altro io vengo a sapere che ho un gigantesco debito con l’Agenzia delle Entrate, accumulatosi in dieci anni di tasse mai pagate. Cosa???? Non sapevo nulla perché nessuno me l’aveva detto. Semplice: non te lo puoi inventare, se non te lo dicono. Nessuno nemmeno mi aveva chiesto un parere. Io di certo non ho mai detto a chi gestiva il denaro di non pagare le tasse, anzi, quando chiedevo notizie sul denaro – che mi sembrava sempre un po’ meno di quello che mi pareva dovesse essere la quantità – mi veniva detto: “eh, si è vero, ma le tasse sono alte”. E invece non venivano pagate. Quindi dove sta il denaro? Boh. Io mi sono soltanto affidato a dei professionisti. Non voglio entrare in questo argomento ora, ma era solo per dire che se i soldi se li prende tutti completamente lo Stato (perché ho un debito), come faccio a vivere per saldarlo? Come mangio? Con che energia lavoro? Con che entusiasmo faccio gli spettacoli? Con che creatività scrivo? A qualcuno interessa? Poiché è proprio quel che ho fatto e come l’ho fatto ad aver generato il fatturato che ha fatto gola a tutti, madri dei figli, commercialisti, avvocati, manager, tutti con la loro bella parcella, la loro bella percentuale, il loro bel provvedimento del tribunale, tutti a mangiare… assalto alla diligenza! Forza, abbuffatevi, tanto lui non si accorge, tanto a lui non importa, tanto lui non ci pensa, tanto lui non vede! Dai, avanti, tanto che cosa importa a loro? Finché ce n’è per me, ce n’è per tutti, ma finché ce ne è. Togliamogli tutto, dai, anzi… aspetta che si addormenti un attimo e prendigli anche il cinquanta euro dalla tasca, tanto lui ha il sonno pesante, e poi se si sveglia gli diciamo che si ricorda male, che se lo era inventato!

Ho pagato sempre, e i bonifici per gli alimenti sempre in automatico, come prima operazione. Per anni, pagato somme esorbitanti, intere rette annuali per scuole private di lusso, che costano più della Bocconi, ma non c’è problema, per la bambina questo e altro, figuriamoci. Per una bambina fantastica, che non ha colpa, semmai la fortuna di essere figlia di un musicista realizzato e di una attrice con un albero genealogico talmente grande che non ci sta neanche nei parchi delle sue ville in Toscana o nei giardini pensili delle sue terrazze romane. Ma il problema non è mica Asia. Sono certo che lei non c’entra nulla con questa faccenda, figuriamoci! Ma secondo voi, che interesse avrebbe nei confronti della mia umile dimora monzese, lei che vive tra Parigi e Los Angeles in case meravigliose, e che lavora con i più grandi registi del mondo? Mica ha bisogno di me per farsi mantenere! Quei tremila euro con cui certe famiglie avrebbero tirato su dodici figli, per lei sono una bazzecola, ci paghi giusto un giorno d’albergo a New York, viaggio escluso. Ma scherziamo? No?!

Però appena ho sgarrato una mezza volta, e non per mia volontà, come ho spiegato ampiamente prima, allora ecco che subito arriva la notifica, il pignoramento, la chiamata a rispondere della condotta deplorevole, e per non parlare delle diffamazioni, le sputtanate a mezzo stampa. Ma sì, distruggiamolo quello stronzo, togliamogli tutto, figli, casa, dignità civile, che ci frega, anzi mi diverto. Dai massacriamolo, senza pietà, senza un minimo di rispetto! E non parlo del ricordarsi di aver detto “ti amo”, ma del minimo rispetto di un essere umano…(…) La cosa che mi importa è che mia figlia mi vuole bene e si merita genitori che dialoghino volando alto e non solo di mere faccende pecuniarie. Magari di arte, ogni tanto”.

Il “Corriere della Sera” riporta la replica di Samantha Luponio, avvocato di Asia Argento: “Non sapevamo nulla di queste difficoltà economiche: se il signor Castoldi lo avesse comunicato al Tribunale la cifra sarebbe stata rivista. Gli assegni sono stati versati per un anno, poi alla figlia ha provveduto la madre. Ora i soldi del pignoramento andranno in parte a saldare il debito, ma ci sono anche altri creditori”.

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965