Giulia Michelini, cachet record per interpretare Rosy Abate - Perizona Magazine

Giulia Michelini, cachet record per interpretare Rosy Abate

Daniela Vitello

Giulia Michelini, cachet record per interpretare Rosy Abate

| 23/12/2017

Non tutti sanno che Giulia Michelini, volto noto della fiction nostrana, ha incassato una cifra esorbitante per tornare ad interpretare […]

Non tutti sanno che Giulia Michelini, volto noto della fiction nostrana, ha incassato una cifra esorbitante per tornare ad interpretare Rosy Abate sul piccolo schermo. L’attrice era inizialmente poco propensa a tornare in tv nello spin-off di “Squadra Antimafia” che poi ha registrato un vero e proprio boom di ascolti.

Secondo quanto riporta “Fanpage.it”, la Michelini avrebbe percepito un cachet di 1 milione di euro per cinque puntate. Più di lei hanno guadagnato soltanto Luca Zingaretti nei panni del Commissario Montalbano (400mila euro a puntata) e Raoul Bova (1,2 milioni di euro per una miniserie di sei puntate targata Mediaset).

Mentre la seconda stagione di “Rosy Abate” è in fase di scrittura, il produttore Pietro Valsecchi spiega così il successo del personaggio intepretato in maniera magistrale da Giulia Michelini: “Lo straordinario successo di pubblico, in tv su Canale 5 e sui social, di ‘Rosy Abate la serie’ ha proiettato il personaggio già protagonista di Squadra Antimafia nell’empireo delle figure mitiche della fiction italiana, accanto al commissario Cattani o a Montalbano. Ma a rendere unico questo fenomeno non è solo l’indubbia popolarità e affetto da parte degli spettatori, ma una serie di ulteriori elementi totalmente nuovi nell’immaginario creato dalla serialità italiana (…) Un’eroina totalmente nuova per le serie italiane abituate a imbrigliare le donne in ruoli stereotipati, in cui di solito risaltano come qualità dominanti il fascino o le relazioni sentimental/famigliari. Rosy al contrario è dura, determinata, capace di comandare sugli uomini, e anche, drammaticamente, di uccidere: una donna controversa, mafiosa e insieme madre, vendicativa ma con un senso di giustizia viscerale”.  Il personaggio di Rosy Abate sancisce, in un certo senso la rivincita delle donne: “Rosy Abate rompe quindi lo schema classico dell’eroe della fiction italiana, maschio e sempre dalla parte giusta, e riesce a farlo in un panorama televisivo completamente cambiato rispetto a quello i cui si sono affermati i Cattani e i Montalbano, un panorama multi canale e multi piattaforma dove affermarsi nell’immaginario collettivo è impresa sempre più ardua”.

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