Le Iene, intervista a due asessuali: com'è vivere senza provare attrazione sessuale - Perizona Magazine

Le Iene, intervista a due asessuali: com’è vivere senza provare attrazione sessuale

Daniela Vitello

Le Iene, intervista a due asessuali: com’è vivere senza provare attrazione sessuale

| 20/12/2017

Matteo Viviani de “Le Iene” ha intervistato Andrea, 33 anni, e Ambra, 31, due ragazzi che hanno in comune lo […]

Matteo Viviani de “Le Iene” ha intervistato Andrea, 33 anni, e Ambra, 31, due ragazzi che hanno in comune lo stesso orientamento sessuale: l’asessualità. Entrambi vivono senza provare attrazione sessuale per nessuno.

“L’ultima volta che l’ho fatto è stato tre anni – spiega Andrea – Un disastro. Uomini o donne? Tutti e nessuno. Mi baso più sull’attrazione mentale”. “Per me era una cosa che non aveva nessun senso. Perchè devo fare una cosa del genere? Ho sempre pensato che gli estranei fossero gli altri. Non mi piacciono né i maschi né le femmine”, gli fa eco Ambra.

“Il contatto mi piace, star nudi nel letto è una sensazione bella, ma non sfocia nell’atto sessuale”, racconta Andrea. Entrambi hanno iniziato a capire che qualcosa non tornava durante l’adolescenza.

“Pensavo di essere lento rispetto ai miei coetanei – spiega Andrea – Vedi che gli amici non sono più interessati al pallone e io ancora sì. Ho pensato ‘mi deve piacere per forza’”.

“Vedevo i miei compagni che andavano in discoteca la sera – dice Ambra – e il giorno dopo mi raccontavano ‘mi sono baciata con questo’, ‘mi sono baciata con quello’. E io ‘che schifo! come fa a non farti schifo leccare la sua saliva…Mi ero presa una cotta per un mio compagno di classe. Batticuore, arrossivo, mi sudavano le mani quando lo vedevo. Ma il concetto resta sempre lo stesso. Non mi veniva di dire ‘me lo tro*bo”.

I due ragazzi raccontano la loro prima volta. “Avevo 22-23 anni – ricorda Andrea – Mi ero ripromesso di darmi una smossa perchè lo avevano fatto tutti. Era una lei. Mi ricordo che stavo bene. Se stai a letto con una persona che ti piace, stai bene. Però anche sforzandomi e con tutta la buona volontà del mondo, c’è stata insoddisfazione”.

“Mi sentivo molto legata a questa persona e quindi ho detto ‘ok proviamo’ – racconta Ambra – Arrivata lì ho detto ‘che devo fare?”. Non mi è dispiaciuto, ma non sono sicura di avere avuto un orgasmo. Non mi è parsa tutta questa grande cosa. La prima cosa che ho pensato dopo è stata ‘ma la gente ammazza davvero per questa roba qua?'”.

Entrambi si sono messi su internet e hanno scoperto che quello che li rende così diversi dagli altri ha un nome, asessualità, e sapere che c’è una spiegazione al loro modo di essere li fa stare meglio. Alla base di tale orientamento, non c’è mai un trauma.

Durante il servizio sono andate in onde le testimonianze di ragazzi che preferiscono tenere nascosto di essere asessuali per paura del giudizio degli altri. Secondo il sessuologo e psicoterapeuta Fabrizio Quattrini, intervistato dal programma di Italia 1, il 2,5% della popolazione mondiale è asessuale.

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