Nonostante le rimostranze del mondo cattolico, l’”Anticristo Superstar” Marilyn Manson, tra gli artisti più eclittici di sempre, è stato ospite […]
Nonostante le rimostranze del mondo cattolico, l'”Anticristo Superstar” Marilyn Manson, tra gli artisti più eclittici di sempre, è stato ospite di “Music”, il programma condotto da Paolo Bonolis in prima serata su Canale 5.
“La luce crede di viaggiare più veloce di tutti, ma si sbaglia: si accorge che il buio è arrivato prima di lei”, ha esordito il conduttore introducendo la controversa star della musica internazionale.
Manson, che si è presentato in tv con una vistosa fasciatura alla gamba (conseguenza di un incidente sul palco avvenuto qualche mese fa), ha parlato tra le altre cose anche della morte del padre, un evento che l’ha segnato profondamente.
“Quando ero Brian Hugh Warner non mi piacevo – ha dichiarato – Ora non sono qualcuno che non sono, ho scelto di essere Marilyn Manson. Ho fatto uscire il mio disco il giorno di S. Valentino perché è un giorno tragico, preferisco il 15 che è il mio numero preferito. Sono un romantico, amo l’arte, amo Fellini. Quando stavo scrivendo il disco mio padre si è ammalato. La morte di mio padre mi ha portato a scrivere la canzone ‘Heaven Upside Down’. Sono una persona e un personaggio, ma forse fuori dal palco sono terribile. Sono un uragano, una depressione tropicale”.
Marilyn Manson ha raccontato di quella volta in cui fu cacciato dal Vaticano e ha dato le sue impressioni su “The Younge Pope”, la serie diretta da Paolo Sorrentino. “Mi è piaciuto molto, ho pensato che in un certo senso esprimesse commenti sulla politica americana – ha detto – Non c’era molta nudità, ma questa cosa l’ho perdonata! Mi sono molto identificato con quella seria. Una volta sono andato in Vaticano e sono stato aggredito… da una donna grassa (è brutto dirlo, ma non era magra per niente). Mi ha detto di andarmene immediatamente. Io volevo soltanto comprare qualcosa con l’effigie del papa e sono andato da McDonald. E’ stata una cosa molto sgradevole”.
Bonolis ha citato l’episodio del suo arresto in Italia con l’accusa di oscenità. “Il rapporto della polizia diceva che durante lo spettacolo avresti estratto i genitali e li avresti “tirati” sul pubblico? Non mi sembra una cosa facile”, ha fatto notare il conduttore.
“Mi è successo anche in America, perché sono un bersaglio facile, spesso i politici utilizzano pretesti stupidi contro di me – ha replicato – Io vengo definito come l’Anticristo. State tranquilli, i miei genitali sono qui al loro posto, non li tirerò contro di voi, ho bisogno ancora di loro”.
Quindi il cantante ha spiegato il significato dell’anello con il sigillo di Lucifero: “Rappresenta il primo angelo caduto all’inferno. Forse il mondo può essere salvato da un angelo caduto, potrei essere io”.
Bonolis ha invitato sul palco Gianni Morandi per un selfie a tre diventato virale nelle scorse ore registrando un record di visualizzazioni. L’ospitata di Marilyn Manson si è conclusa con la sua interpretazione di “Sweet dream” degli Eurorytmics. Durante la performance, un gesto che non è piaciuto ai telespettatori italiani. Il cantante ha sputato a favore di telecamera.
L’INTERVISTA A MARILYN MANSON (VIDEO)
