Silvia Salemi, vincitrice nel 1997 del Premio Volare “Miglior Testo” al Festival di Sanremo con il brano “A casa di […]

Silvia Salemi, vincitrice nel 1997 del Premio Volare “Miglior Testo” al Festival di Sanremo con il brano “A casa di Luca”, si racconta a cuore aperto in un’intervista a “Storie Italiane”.

Di recente la cantante siciliana ha pubblicato la sua autobiografia dal titolo “La voce nel cassetto” dove racconta di avere perso una sorella e, per il trauma, anche la voce. “Quando ero piccola non parlavo, i miei credevano fossi senza voce – ha spiegato – Poi un registratore mi ha cambiato la vita”.

Azionando l’apparecchio, la Salemi ha sentito la voce della sorella e ha iniziato a parlare. “Io Laura, di anni 5 e mesi due, voglio dire che lascio tutti i miei giochi a Silvia perché è una bambina buona. Silvia vieni mi devi aiutare a fare la flebo a Pinocchio”, diceva la sorella.

“Laura è il mio angelo, è stata quella persona che mancando mi ha fatto nascere – ha svelato commossa – Mia madre scopre contemporaneamente che mia sorella Laura aveva una leucemia e che era incinta di me. Io ero la terza. Il medico di famiglia le ha detto di tenermi perché ero un miracolo e perché Laura se ne sarebbe andata. Arrivavo io e le avrebbero tolto lei. Io ero un feto e ho stipulato idealmente un patto di sangue e di vita con mia madre. Le dico: ‘Sì mamma, fammi restare io non sarò mai un problema per te, tu farai un percorso con Laura e io starà in un angolo’. E così ho fatto”.

Silvia Salemi è madre di due bambine, Ludovica e Sofia.