Volano gli stracci in casa Mediaset. Tutto parte da un tweet al veleno di Maurizio Pistocchi, storico opinionista delle trasmissioni […]
Volano gli stracci in casa Mediaset. Tutto parte da un tweet al veleno di Maurizio Pistocchi, storico opinionista delle trasmissioni sportive del Biscione, silurato dal programma “Serie A Live” condotto da Massimo Callegari perchè – secondo un’indiscrezione – sarebbe “sgradito alla Juventus” (LEGGI QUI).
Pistocchi, che resta comunque un dipendente Mediaset, viene interpellato da un utente Twitter mentre andava in onda la prima puntata stagionale di “Tiki Taka”, il talk calcistico condotto da Pierluigi Pardo.
“Non guardo programmi dove le gambe delle starlette sono la scusa per parlare di calcio”, replica l’opinionista. E alla domanda di un altro utente che chiedeva se “Tiki Taka può essere considerata una trasmissione seria avendo ospiti fissi Zampini e Mughini”, il giornalista risponde: “Chiedilo al celebre Conduttore (con la C maiuscola)”.
Mentre Pierluigi Pardo tace, si registra la reazione di Claudio Brachino. “Pistocchi sarcastico su #TikiTaka. Ma Pistocchi chi? Non un servizio,un reportage, un’inchiesta si ricordano di lui.Solo blabla..”, scrive il direttore di “Videonews”. Immediata la replica dell’opinionista: “Sei poco informato.Non solo sui programmi che ho curato e ideato-tutti di successo-ma anche sul Calcio in generale. Il resto mancia”.
“La mancia tienila. Il dato è che tu mangi nello stesso ristorante che produce il programma di cui parli male. Eticamente, non lo farei mai”, controbatte Brachino. “L’etica lasciala da parte, ho buona memoria.E quello che ho fatto in 31 anni di azienda e per Mediaset lo sanno tutti.Tranne te”, è la risposta di Pistocchi.
“Invece la questione è proprio etica, anzi deontologica. È così evidente che non vorrei protrarre inutilmente questa dialettica cinguettara”, dice Brachino cercando di chiuderla lì. Ma l’ultima risposta è di Pistocchi: “Non credo: nessuno dei miei tweet é stato deontologicamente scorretto: dimostrami il contrario”.
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