Lady Diana: "Dopo l'addio a Carlo ebbe 20 amanti. Uno è famosissimo" - Perizona Magazine

Lady Diana: “Dopo l’addio a Carlo ebbe 20 amanti. Uno è famosissimo”

Daniela Vitello

Lady Diana: “Dopo l’addio a Carlo ebbe 20 amanti. Uno è famosissimo”

| 03/08/2017

“Dopo la separazione da Carlo, Lady Diana ebbe almeno venti amanti. Le piaceva la compagnia maschile. E le piaceva la […]

“Dopo la separazione da Carlo, Lady Diana ebbe almeno venti amanti. Le piaceva la compagnia maschile. E le piaceva la caccia: essere cacciata o dare la caccia agli uomini, spesso sposati. Trovai bizzarro che frequentasse Kevin Costner, anche se Diana non avrebbe mai recitato in un film. Lui voleva farle interpretare il seguito di ‘The Bodyguard’. All’epoca non avevo particolari preoccupazioni per la sicurezza della principessa: a Kensington Palace Diana era al sicuro. Anche altri reali avevano relazioni, ma tutto avveniva nella massima discrezione. La preoccupazione principale era non mettere in imbarazzo la regina”. A parlare così in un’intervista esclusiva a “Chi” è Dai Davis, ex capo della sicurezza dei Windsor.

L’ex ufficiale della London Metropolitan Police che prestò servizio presso i Windsor per tre anni, dal 1995 al 1998, smentisce i dubbi sulla paternità di Harry. Il secondogenito di Lady Diana è figlio del principe Carlo e non di James Hewitt. “Quando Harry venne concepito, Diana e il maggiore Hewitt (che diventò il suo amante) non si erano ancora incontrati e all’epoca i rapporti tra Carlo e Diana erano buoni. I capelli rossi di Harry sono un tratto della famiglia Spencer. Il principe era furioso quando qualcuno gli suggeriva di sottoporsi al test del Dna. ‘Sono figlio di mio padre’, diceva. Ed è vero”, chiarisce.

Davis non crede all’ipotesi secondo cui Diana Spencer sarebbe rimasta uccisa in un attentato. “La principessa quel giorno cambiò itinerario all’ultimo momento – svela – Sarebbe dovuta andare in Italia, ma all’ultimo momento andò a Parigi con Dodi Al Fayed. Era impossibile organizzare un attentato con quel cambio di programma. Ritengo che l’uomo responsabile della morte di Diana sia l’autista, Henri Paul. Era ubriaco e non avrebbe dovuto guidare. È vero che i fotografi davano la caccia a Diana, ma le macchine fotografiche non uccidono. Uccidono gli autisti ubriachi”.

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