Insinna: “Gli insulti alla concorrente? Mi ha perdonato Nostro Signore sulla croce” - Perizona Magazine

Insinna: “Gli insulti alla concorrente? Mi ha perdonato Nostro Signore sulla croce”

Daniela Vitello

Insinna: “Gli insulti alla concorrente? Mi ha perdonato Nostro Signore sulla croce”

| 31/05/2017

Dopo la bufera che lo ha travolto, Flavio Insinna torna in tv e, ospite di Bianca Berlinguer a “Carta Bianca”, si difende dagli attacchi sferrati da “Striscia La Notizia” a colpi di fuorionda conditi da parolacce e insulti lanciati all’indirizzo di collaboratori e concorrenti di “Affari tuoi”. Logorroico come non mai, il conduttore è un fiume in piena e la Berlinguer fa fatica ad interrompere quello che a tratti sembra un monologo.

“La violenza parte dopo Carta Bianca – esordisce – Questo paese non ti consente la leggerezza, non ti perdona il talento e il merito. Allora dice ‘apri i pacchi, apri le scatole? Non ce le rompere’. ‘Vieni qua a dirci che dobbiamo accogliere i migranti, i disoccupati, gli oppressi, chi non ha l’insegnante di sostegno?’. Io ho parlato di queste cose ed è successo questo. Questa è una roba violentissima che mi sta succedendo. Io ho detto cose sbagliate e cose giuste, il modo era sbagliato ma la violenza che ho subito è stata dura. La violenza è stata fatta su di me, passando su una persona e facendole sentire un audio che non sarebbe mai stato sentito. Ho tanti difetti ma non mi sono mai nascosto”.

“Diciamo che tu sbrocchi sempre”, commenta la Berlinguer che nel corso dell’intervista parla di “modi cafoni” e di “cose dette in modo sbagliato”.

“Uscite da dietro i computer con tutto quel veleno – prosegue Insinna – L’odio non serve. Mi dispiace che io che collaboro con Emergency, la comunità di Sant’Egidio, questo odio ha banalizzato il bene. Si è fatta questa equazione e qualcuno ci è caduto: ‘Ha detto che vuole vivere in un paese gentile, lui non è gentile’. Mi dispiace che questa campagna di odio stia banalizzando il bene. Mandare a ‘Striscia La Notizia’ una pagina del mio libro e farla leggere a un attrice, con la scritta ‘femminicidio’, in un libro che io scrivo per mio padre che muore, se si prende una pagina e non la si spiega e si dice che io istigo al femminicidio, è violenza pura. Se io stasera trovo 40 persone nel portone che mi spaccano la testa, chi paga?”.

La conduttrice chiede se abbia mai sentito la concorrente valdostana definita “nana di me*da”. “Non ho più sentito la signora al telefono – replica – Spero di essere stato perdonato da Nostro Signore quando è salito sulla croce. Ma non ho sentito la signora. […] Quando ho parlato della signora, eravamo nei camerini, ti posso portare nella mattonella dove ho detto tutto. Il resto sono dei fuorionda”.

“Io sono stato trattato come un politico – spiega – Sono finito nel tritacarne in cui finiscono i politici. Ma io non voglio entrare in politica. Ho concluso “Affari tuoi” vestito da astronauta leggendo Rodari, non voglio entrare in politica. Ci ho messo il mio, ci ho messo la mia fragilità, nel bene e nel male. Ho già la mia politica, ho il mio impegno nel sociale, servo da fuori da fuori, da battitore libero, andando ad aiutare dove serve”.

“Io pagherei per conoscere il motivo di questo odio – dichiara – Affari Tuoi non è più in onda, l’odio è personale. Se Affari Tuoi tornerà, non tornerà con me. La Rai ha fatto un’inchiesta interna e per mesi ci hanno controllato con il microscopio: hanno controllato tutto, sono entrati in tutte le stanze e hanno interrogato chiunque. E le indagini hanno detto che il gioco è trasparente”.

Insinna parla delle ripercussioni che questa campagna di odio, come la chiama lui, sta avendo sulla sua professione: “Ho perso film, telefilm, che devo farvi la conta di quello che ho perso dopo il servizio di Striscia?”.

A tal proposito, è notizia di ieri che la compagnia generale di distribuzione dei marchi Uliveto e Rocchetta, ha deciso di sospendere la campagna pubblicitaria “Brio Blu” che ha come testimonial il conduttore di “Affari Tuoi”.

Sempre ieri, a seguito di un’intervista rilasciata da Insinna al “Corriere della Sera” (LEGGI QUI), “Striscia La Notizia” è tornata a far sentire la sua voce: “Insinna polemizza con l’uso del termine ‘femminicidio’, ma evita di ammettere un fatto molto facilmente verificabile, basta andare a pagina 88 del suo libro Neanche un morso all’orecchio (Mondadori), dove si legge del suo odio per l’infermiera della terapia intensiva dov’è ricoverato il padre, e che lui minaccia, appunto, di femminicidio: «Brutta nana str**za… se provi a denunciarmi io domani torno e ti ammazzo con le mie mani». È stato lui a scrivere quelle parole e a confermarle in un’intervista, non qualche suo nemico“.

Ed ancora: “Insinna sostiene che Antonio Ricci ce l’avrebbe con lui perché ha avuto «l’ardire di condurre un programma che andava in onda nel suo stesso orario»Non dice però che Striscia ha sempre avuto dei competitor, da Enzo Biagi a Simona Ventura, da Antonella Clerici a Fabrizio Frizzi, da Pupo a Max Giusti fino ad Amadeus, ma con nessuno c’è mai stato alcuno screzio, forse perché si è sempre trattato di brave persone“.

Il tg satirico di Antonio Ricci nega di aver mai perseguitato Insinna, citando due sentenze:“L’unica cosa vera detta da Insinna è che Striscia la notizia ha deciso di intervenire, anche se Affari tuoi ha chiuso, proprio per l’eco che ha avuto l’intervista a Carta Bianca, con cui il consumato attore dei pacchi ha sedotto giornalisti, politici e telespettatori. Del tutto falso, però, il suo stupore per l’esistenza di quei fuori onda che circolavano gratuitamente, di telefonino in telefonino, da un paio d’anni e che sono arrivati a Striscia presumibilmente dopo essere stati mandati invano alla Rai. Perché va ricordato che Insinna non è affatto solo, ma gode, e ha sempre goduto, della ferrea protezione fornita dai vertici di Viale Mazzini e da Endemol, tanto che era lui stesso a sfidare pubblico e maestranze in studio perché filmassero e scrivessero lettere di protesta ai vertici della Rai, tanto lui si sentiva le spalle totalmente coperte contro “quei sorci” che parlano dietro” ha proseguito il tg satirico”.

“Striscia” ha qualcosa da dire anche sull’ospitata di Insinna a “Carta bianca”: “Si può aggiungere che l’esaltazione dell’uomo solo al comando, evidente nelle parole del conduttore, ha dimostrato di produrre molti più disastri che benefici. Nell’ultimo anno non si contano i flop di Flavio Insinna. È stato un fallimento Il grande match. Un disastro Dieci cose, il varietà del sabato sera di Raiuno ideato da Walter Veltroni, per non parlare di Dopo fiction. Inoltre, il nostro è stato protagonista di uno spot pubblicitario sull’acqua minerale fra i più brutti degli ultimi 20 anni, ma soprattutto ha mandato in rovina Affari tuoi, tant’è che, dopo un anno di continue disfatte, la Rai ha dovuto sospenderlo”.

GUARDA L’INTERVISTA DI FLAVIO INSINNA A “CARTA BIANCA”

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