"Mamma, grazie per l'eternità", il giovane palermitano malato di leucemia commuove tutti - Perizona Magazine

“Mamma, grazie per l’eternità”, il giovane palermitano malato di leucemia commuove tutti

Daniela Vitello

“Mamma, grazie per l’eternità”, il giovane palermitano malato di leucemia commuove tutti

| 12/03/2017

Samuele, un ragazzino palermitano che ha lottato per anni contro una leucemia acuta, scrive a “C’è posta per te” per ringraziare la madre Letizia che non lo ha lasciato mai da solo nella malattia annullando se stessa. In studio, accanto a lui, c’è il fratello Marco che gli ha donato il midollo. I due hanno una sorpresa per la loro mamma: l’attore Raoul Bova.

“Io non sono come i miei coetanei, non posso correre, non posso giocare a calcio, non posso camminare da solo – racconta Samuele per bocca di Maria De Filippi – Cammino ancora con le stampelle e fino a due anni fa ero seduto su una sedia a rotelle. Quando avevo cinque anni già ero diverso da tutti gli altri bambini. I miei compagni delle elementari giocavano nel cortile. Io invece vivevo sempre in ospedale”.

Samuele ha cinque anni quando gli viene diagnosticata una grave forma di leucemia e viene sottoposto a cicli di chemioterapia.

“Devo ringraziare mia mamma perché ha annullato la sua vita per me – spiega – Io facevo i cicli di chemioterapia e avevo sempre vicino, mano nella mano, mamma. Mamma mi diceva sempre una frase che io porto nel mio cuore. Continuava a dirmi di non avere paura, che io non ero solo e che non lo sarei mai stato”.

Samuele ha sei anni quando la mamma viene lasciata dal papà. “Io la vedevo piangere però sapevo che aveva un conforto nel fatto che la mia malattia fosse stata superata – rivela – Invece avevo nove anni quando, facendo una passeggiata, sento un forte dolore alla schiena, andiamo in ospedale e ricomincia tutto. La malattia si era ripresentata ed ecco di nuovo i cicli di chemioterapia e di nuovo la mano di mamma. Stavolta c’era bisogno di un trapianto del midollo”.

A donargli il midollo è suo fratello Marco. “Dopo questo pensavo che fosse finita –prosegue – che non avrei più sofferto e che avrei cominciato a vivere come tutti gli altri”.

Invece, spiega Maria De Filippi, Samuele prende una brutta infezione, una cosa che accade raramente, e finisce in coma per un mese.

“Quando mi sono svegliato dal coma avevo ancora la mano della mamma nella mia – dice il ragazzo – Sono finito su una sedia a rotelle, sono stati anni difficili. Adesso cammino con le stampelle e ce la posso fare da solo”.

Samuele vuole ringraziare la madre ma il suo sogno è che inizi ad occuparsi un po’ di se stessa e che non abbia paura a lasciarlo da solo: “Sogno che la mamma vada dal parrucchiere, che esca con le sue amiche e che incontri un uomo che la meriti”.

Letizia accetta l’invito e si presenta in studio. La donna scoppia in lacrime alla vista del figlio.

“Mi dispiace per averti dato tanto preoccupazioni e tanti pensieri – dice Samuele – Insieme abbiamo superato la mia malattia. Oggi se sono qui è anche grazie a te ma anche grazie a Marco….Mamma guardami, io sono qui e sto bene. Mi sono alzato dalla sedia alla rotelle dopo anni, cammino con le stampelle e pure senza se mi applico. E soprattutto mi sono tornati a frullare in testa i sogni di ragazzo. Mi è tornata la voglia di cucinare e mi proietto lontano con un ristorantino tutto nostro, magari in America, e una casa bella dove potrai riposarti ogni volta che vorrai e abbracciarmi forte la sera quando rientrerò dal lavoro con quel profumo di mamma che cura ogni paura e guarisce ogni male…Tu hai lottato con tutte le tue forze perché la vita non mi abbandonasse. Guardaci adesso, hai vinto tu. Un milione di volte, grazie. Per l’eternità, grazie”.

“Quando l’amore riempie i cassetti, il frigo e il cuore, uno non se ne accorge nemmeno di quello che manca – continua – Perché noi non avevamo un papà presentissimo, non avevamo tanti soldi, eppure non è mai mancato niente. A parte la salute, che quella proprio si è dimenticata di noi per un pezzo, facendoti fare una vita che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico. Perché tra me che ero malato e te che mi accudivi, sono certo che chi stava peggio eri proprio tu. Quanto bene ti voglio, tu nemmeno lo sai”.

“A me emoziona vedere una famiglia così unita, così compatta – commenta Raoul Bova – Nel dolore tu sei stata ovviamente vicina a tuo figlio, non l’hai mai mollato. Ma anche Marco ha dimostrato un grandissimo affetto per il fratello. Quindi ci sono dei segni tangibili di una vera famiglia che sta unita nel momento del bisogno. Siete un esempio. E’ emozionante anche il fatto che tuo figlio non ti sta chiedendo qualcosa, vuole che tu continui a dargli qualcosa e questo dare qualcosa vuol dire non sempre soffrire, stare vicino ai proprio figli ma significa anche regalargli dei sorrisi. Adesso sono loro a chiederti un sorriso. Il che non significa che devi trovare per forza un altro uomo, ma neanche punirti. Perché tu, secondo me, devi essere premiata come donna”.

L’attore regala a Letizia dei buoni benzina, dei buoni per acquistare vestiti e un anello con inciso il suo nome e quello della donna.

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