La figlia di Anna Marchesini diffida e denuncia il padre biologico - Perizona Magazine

La figlia di Anna Marchesini diffida e denuncia il padre biologico

Daniela Vitello

La figlia di Anna Marchesini diffida e denuncia il padre biologico

| 08/03/2017

Paki Valente, ex marito di Anna Marchesini, ha chiesto aiuto a Barbara D’Urso (con la quale  ha recitato anni fa ne ‘La dottoressa Giò’, ndr.) per riallacciare i rapporti con la figlia Virginia.

Le sue apparizioni in tv, come pure le sue dichiarazioni, non sono piaciute alla ragazza che, dopo aver presentato una denuncia in Procura e al Garante della Privacy sia contro il padre che nei confronti di Barbara D’Urso e del settimanale “Dipiù”, si è espressa attraverso una nota diffusa dal suo legale.

“Con riferimento alle puntate del 18 settembre 2016 e del 26 febbraio 2017 del programma “Domenica live” di Canale 5 condotto da Barbara D’Urso e alle dichiarazioni rilasciate dal “mio padre biologico” Pasquale Valente – si legge nella nota riportata dal “Corriere della Sera” – lo diffido dall’occuparsi a qualsiasi titolo di me con dichiarazioni e prese di posizione, lo diffido inoltre dall’occuparsi della mia vita, dal momento che lui non solo non ne ha mai fatto parte ma ha cercato in tutti i modi di danneggiarla”.

“Sono pienamente padrona delle mie decisioni – prosegue – scelgo io le persone da frequentare e coltivo con amore uno splendido ricordo della figura e degli insegnamenti di mia madre, l’unica, e sottolineo l’unica, che mi abbia cresciuta ed educata permettendomi di laurearmi con pieni voti e di continuare a studiare per il master che mi consentirà, spero, di realizzare la mia passione, quella della scrittura.

Ribadisco che il signor Valente è stato da me già denunciato per questi stessi motivi. Rappresento che non è mia intenzione rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito a questa vicenda oltre questa che sono stata costretta a fare per ristabilire la verità”.

Paki Valente affida la sua controreplica all’Ansa: “Mia figlia Virginia usa toni forti ma io sono il suo Papa’ e le permetto ogni cosa, anzi le porgo l’altra guancia. L’ho vista nascere e l’ho tenuta sulla mia mano appena Anna Rita l’ha partorita. Può definirmi in modi creativi se vuole ma io rimango sempre suo Padre, sia affettivamente che moralmente, che per la legge Italiana.

Io a mio padre portavo rispetto, ma sembra obsoleto anche solo parlare, oggi, del rispetto che i figli dovrebbero avere verso i genitori. Sarò antico ma secondo me se io rispetto mia figlia lei dovrebbe fare altrettanto. Ritengo che sia mal consigliata, ma giacche’ ha intrapreso le vie legali, sebbene io me ne dolga, aspetteremo il naturale corso della legge in tutte le sedi.

Io ti ho sempre voluto bene ma a questo punto ci siamo arrivati per il comportamento privo di saggezza messo in atto da tua mamma. Per questo motivo venne condannata dal Tribunale penale di Roma in primo e secondo grado. Oggi questo comportamento si chiama Alienazione Parentale. Ora io e te ne stiamo pagando tutte le conseguenze.

Ti voglio bene Virginia, e finché non ti saprò al sicuro e protetta sotto ogni punto di vista, non potrò sparire come sembra tuo desiderio. Nessuno può volerti bene come la tua mamma e il tuo papà, ma purtroppo mamma non c’e’ più. Rifletti a lungo su questo e se puoi sganciati dalla codipendenza. Tanto ti dovevo figlia mia”.

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