Adele a cuore aperto: "La depressione post partum e l'abuso d'alcool" - Perizona Magazine

Adele a cuore aperto: “La depressione post partum e l’abuso d’alcool”

Daniela Vitello

Adele a cuore aperto: “La depressione post partum e l’abuso d’alcool”

| 02/11/2016

In un’intervista a “Vanity Fair America”, Adele rompe il tabù della madre perfetta e racconta quanto accaduto dopo la nascita di Angelo, il figlio nato 4 anni fa dalla sua relazione con Simon Konecki: “Ho dovuto affrontare una depressione post-partum, che mi ha spaventata molto. Non ho preso antidepressivi, ma non ne ho nemmeno parlato con nessuno. Ero riluttante. Il mio compagno mi ha consigliato di parlare con altre donne in gravidanza e gli ho detto: ‘Non voglio uscire con un gruppo di mamme‘. Così, senza rendermene conto, mi sono invece ritrovata lì insieme a loro, trovo che chi ha figli sia più paziente. Quello che sapevo di questa patologia era che non vuoi stare con il tuo bambino, che temi di potergli fare del male, che temi di non essere una brava madre; ma io ero ossessionata da mio figlio, mi sentivo inadeguata, come se avessi preso la peggiore decisione della mia vita. Può avere molte forme diverse. Sono predisposta alla depressione. Posso entrarci e uscirci facilmente. Tutto cominciò con la morte di mio nonno, quando avevo 10 anni: sono stata un bel po’ in terapia”.

Quindi Adele racconta come è riuscita ad uscirne: “Un giorno ho pensato: ‘Mi dedico un pomeriggio qualsiasi per fare quello che voglio senza il mio bambino’. Un’amica mi disse: ‘Davvero? Non ti senti male?’. ‘Sì, ma non così tanto come se non lo facessi’. Quattro mie amiche con figli erano nella mia stessa condizione, ma tutte erano in imbarazzo a parlarne. Avevano paura di sentirsi cattive madri. E invece no: regalarti un po’ di tempo per te stessa ti rende una mamma migliore”.

Tra le paure della cantante c’è anche quella di ricadere nel vizio dell’alcool. “Sono sempre stata troppo fifona per usare la droga – confessa – Amavo bere, ma poi quando sono diventata famosa ho iniziato a svegliami il giorno successivo e a pensare ‘Ho davvero detto quello che ho detto?’. Non ho mai avuto dei blackout, ma quando sei ubriaco e vai a una festa, parli di tutto con chiunque”.

Adele ricorda di aver composto l’album “21” dopo numerose bevute e oggi racconta: “Ero completamente fuori di me mentre le creavo: onestamente ubriaca. Ma non ho più il tempo di cadere a pezzi come ho fatto in passato”.

A cambiarla, si scopre, è stata la maternità: “V’immaginate avere una sbornia con un bambino nelle vicinanze che capisce che qualcosa non va? Diventa l’inferno! Anche prima non avrei mai fatto nulla che potesse uccidermi, ma ora evito tutto ciò che è anche solo lontanamente pericoloso, come passeggiare sul marciapiede. Preferisco camminare sul prato, anziché sul cemento, perché una macchina mi potrebbe colpire”.

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965