E’ un Don Mazzi “arrabbiato con se stesso per essersi fatto prendere per il naso e deluso” quello che si esprime sul caso Corona in un’intervista rilasciata a “Libero Quotidiano”. Il prete ha accolto nella sua comunità l’ex re dei paparazzi appena uscito dal carcere. Ma poi è finita come è finita.
“Non è un angelo, anzi, andrebbe preso a calci nel sedere a tutto spiano, ma non c’entra nulla con la malavita o con i personaggi che vanno in carcere”, dice mostrandosi critico. Anche se il carcere, a suo parere, non è la “cura” per un uomo malato di “idolatria” come Corona.
Pur augurandosi che non venga trattenuto ancora in carcere (“la detenzione non ha migliorato il carattere di Fabrizio, perché è stato trattato in modo ingiusto”), il prete ammette di “non sapere in questo momento se sarebbe pronto a riaccoglierlo, perché si sente preso in giro”.
Eppure, per lui, Corona era “un caso semplice”: “Andava ancora tenuto in comunità, invece, sul più bello, ha ottenuto il permesso di andare sul territorio. Anche la discrezione sui tempi andava lasciata a noi”.