Gianna Nannini si confessa senza peli sulla lingua  in un’intervista a “Oggi”. Parte dalla rinascita arrivata dopo un periodo di crisi in cui era regredita sino all’infanzia. Era il 1983. “Sono rinata, infatti ora ho 33 anni… Ma è una storia lunga – esordisce – Ho vissuto una crisi terribile, non sapevo più chi ero…Quando mi sono ripresa ero un’altra, una bambina. Non bevevo più nemmeno caffè, solo latte”.

Quindi rievoca gli inizi artistici: “Erano i tempi delle lotte per i diritti delle donne, c’era tanto da dire… Più autocoscienza che piazza. Ci si riuniva fra amiche, si parlava per ore di sessualità, di dove farsi toccare, di cosa ci sarebbe piaciuto provare“. Erano i tempi in cui la Nannini fingeva di masturbarsi sul palco: “Mio padre scrisse a Mara Maionchi, che mi produceva, e le ingiunse di togliermi il cognome. Per un po’ andai a giro come Patrizia Nanni”.

La cantante toscana passa alle confessioni intime: “Primo bacio a una ragazza francese? No, il primo a un ragazzo spagnolo. Ma poi arrivò anche la francese, mi chiese un bacio e glielo diedi”. E com’è, baciare una donna? “È più etereo”. 

Si scopre poi che l’unico amore in cui crede la rockstar è quello per la figlia: “Be’, quello è amore puro. Quando ti nasce una figlia cambia tutto. Penelope è simpatica, fa schiantare dalle risate. Mi piglia in giro… Di solito mi chiama mamma. Ma ogni tanto mi chiama giannanannini, tutto attaccato. Va dalla gente e dice: mia mamma è giannanannini, rockstar. Penelope è un dono”.

La scelta di diventare madre a 54 anni ha fatto storcere il naso a tanti ma la Nannini non se ne cura e guarda avanti: “Ma il mio corpo è mio. Sono libera di decidere cosa voglio fare del mio corpo, o no? L’ho fatta, è bellissima, è una gioia. E poi Penelope non è mia figlia, è la figlia. Amata da tutti, libera. E a volte, un po’ comandina… Le piace fare la maestra, vuol dire la sua…Le faccio fare tutto. È già autonoma, indipendente”.