Schillaci contro Barbara D'Urso: "Ha usato il mio nome per alzare l'audience" - Perizona Magazine

Schillaci contro Barbara D’Urso: “Ha usato il mio nome per alzare l’audience”

Daniela Vitello

Schillaci contro Barbara D’Urso: “Ha usato il mio nome per alzare l’audience”

| 28/05/2016

Totò Schillaci è furioso. Tutta colpa di Barbara D’Urso che, domenica scorsa, nell’ambito della telenovela infinita allestita sulla sua ex moglie (sfrattata dalla casa di Palermo in cui viveva con i due figli avuti dall’ex calciatore, ndr), ha reso note in tv alcune dichiarazioni tratte dalla sua autobiografia fresca di stampa dal titolo “Il gol è tutto”. Nel libro, l’ex bomber della Juve e della Nazionale fa riferimento al periodo difficile in cui veniva insultato dagli spalti per le voci che parlavano di un flirt tra la sua ex consorte, Rita Bonaccorso, e il calciatore Gianluigi Lentini.

In un’intervista rilasciata a “Today”, Schillaci parla della Bonaccorso e punta il dito contro la D’Urso rea di aver sfruttato il suo nome per alzare lo share. “Abbiamo un buon rapporto – spiega –  Ho fatto il mio dovere di padre e continuo a farlo. Ho un bellissimo rapporto coi miei figli. Mi hanno dato fastidio alcuni programmi televisivi che hanno sfruttato questa storia, soprattutto non mi sono piaciuti certi atteggiamenti di Barbara D’Urso, che ha usato il mio nome non per aiutare la mia ex moglie ma solo a scopo di audience. ‘La casa di Schillaci’, ‘Rita Schillaci’, si chiama Rita Bonaccorso, non Schillaci, facessero bene il loro lavoro. Mi ha dato fastidio che a Domenica Live continuavano a chiamarla con il mio cognome. Io sono sposato con Barbara Lombardo, che amo, e tutta questa storia ha fatto male alla mia famiglia. La D’Urso ci sta facendo una telenovela a puntate e questo mi da fastidio”.

“In un servizio a Domenica Live – prosegue – ha pubblicato alcune mie dichiarazioni facendomi passare per un uomo brutale. Ha usato 4 frasi, estrapolate da 300 pagine del libro, per farmi giudicare come quello che non sono, e questo è scorretto. Io ho ammesso le mie colpe, i tradimenti, ma lei ha strumentalizzato le mie dichiarazioni. In questo libro ci ho messo la faccia senza offendere nessuno e sentire certe cose non è bello. Sembra che in 300 pagine ho parlato solo di sesso e tradimenti, quando invece ho parlato di mafia, di Falcone, degli anni ’90 a Palermo e di tutta la mia vita, e montare una storia su quelle poche frasi è squallido. Poi mi hanno chiamato per andare in studio e parlare del libro, ma ho detto di no. Prima mi attacchi e il giorno dopo mi chiami per parlare del libro? Se qualcuno mi attacca sulla mia famiglia attuale mi difendo a spada tratta”.

Infine, accenna alla vicenda del presunto flirt tra la Bonaccorso e Lentini. “Anche qui sono uscite notizie non vere e voglio chiarire – dichiara – Non voglio accusare Lentini. Più di vent’anni fa sono uscite voci sui giornali, io ho solo riportato quelle cose. Io e la mia ex moglie non stavamo insieme in quel periodo. I tifosi, la stampa, non sapevano che avevamo chiuso e di conseguenza hanno parlato di tradimento. E allo stadio ho ricevuto tanti insulti e cori, è stato un periodo molto difficile quello. E’ capitato Lentini, ma poteva anche esserci un altro, il matrimonio era finito. Io le avevo detto di evitare clamori per non creare problemi a nessuno dei due, ma non ha voluto sapere niente”.

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