Prince, il giallo della morte: "Sei giorni fa fu ricoverato per overdose" - Perizona Magazine

Prince, il giallo della morte: “Sei giorni fa fu ricoverato per overdose”

Daniela Vitello

Prince, il giallo della morte: “Sei giorni fa fu ricoverato per overdose”

| 22/04/2016

Lo hanno trovato nell’ascensore e hanno tentato disperatamente di rianimarlo. Ma per Prince, icona nera del pop anni ’80, non c’è stato niente da fare. Sulle cause della morte del re della musica, deceduto ieri nella sua gigantesca villa-studio di registrazione di Minneapolis, è stata aperta un’inchiesta. 

Nell’attesa dei risultati, il sito Tmz – che per primo ha diffuso la notizia della sua scomparsa – tira fuori un episodio che potrebbe essere strettamente collegato alla misteriosa dipartita della superstar. 

Sei giorni fa, scrive il sito americano, il cantante sarebbe finito in ospedale per un’overdose di oppiacei. In quella circostanza, il jet privato della popstar fu costretto ad un atterraggio d’emergenza a Moline, nell’Illinois. La versione ufficiale parlò di un ricovero per influenza sopraggiunta dopo un concerto ad Atlanta. 

Le fonti a Moline hanno riferito a Tmz che Prince fu portato d’urgenza in ospedale e lì fu somministrata una “siringa salvavita”, cioè la tipica azione che s’intraprende per controbilanciare gli effetti di un oppiaceo. 

Altre fonti hanno detto che i medici avevano consigliato a Prince di restare in ospedale per 24 ore, ma in mancanza di una stanza privata nel nosocomio, la star avrebbe deciso di rischiare e lasciare la struttura tre ore dopo. Quando era stato dimesso “non stava bene”. 

Sarà l’autopsia, nelle prossime ore, a stabilire con chiarezza quali sono le cause del decesso. Nel frattempo, è stata diffusa la trascrizione della chiamata di soccorso fatta al 911 dalla casa di Prince. Una telefonata che rivela una certa confusione al momento della scoperta del cadavere. La persona (non identificata) che ha chiamato ha fatto fatica a dare all’operatore l’indirizzo giusto, affermando di trovarsi “a casa di Prince a Minneapolis”, quando la proprietà si trova invece alla periferia di Chanhassen. Inoltre, nella telefonata, all’inizio si parla genericamente di “qualcuno privo di sensi” prima di giungere ad affermare che “la persona qui è morta”. Solo quando l’operatore ha localizzato l’indirizzo, risalendo a Paisley Park, il chiamante lo ha interrotto per dire “Si’, è Prince”. 

 

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