Dequalificato e allontanato dal video, noto conduttore tv porta in tribunale la Rai - Perizona Magazine

Dequalificato e allontanato dal video, noto conduttore tv porta in tribunale la Rai

Daniela Vitello

Dequalificato e allontanato dal video, noto conduttore tv porta in tribunale la Rai

| 20/04/2016

Di Milo Infante si sono perse le tracce da un po’. Il giornalista Rai, tra i volti più popolari del pomeriggio di Rai2 con la conduzione de “L’Italia sul Due”, è letteralmente sparito dal video. Per scoprire che fine ha fatto basta leggere l’articolo di “Libero” a firma di Enrico Paoli. Infante ha trascinato in tribunale l’azienda di viale Mazzini. 

La Corte d’Appello del Tribunale di Milano, come riporta “Libero”, ha accertato che durante l’ultima stagione del programma “L’Italia sul Due”, Milo Infante è stato dequalificato professionalmente, condannando la Rai al risarcimento del danno, al pagamento di metà delle spese processuali e al reintegro in mansioni compatibili con la professionalità del conduttore.

La vicenda risale a cinque anni fa, quando – come ricorda il quotidiano milanese – il giornalista viene “allontanato dal video perché contrario alle liste di ‘proscrizione’ stilate dai dirigenti. Elenchi che comprendevano anche i giornalisti di Libero, a partire dal direttore Maurizio Belpietro”. 

“Tutto inizia nel settembre 2011 – si legge – quando Roberto Milone, vice direttore responsabile dei programmi del pomeriggio di Rai Due emette una ‘Fatwa’ nei confronti di molti personaggi del mondo della cultura, del giornalismo, religiosi compresi. In questa lista di proscrizione finiscono personaggi come Don Mazzi, il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e tutti i suoi giornalisti, il presidente del Codacons Carlo Rienzi, la redazione di Libero e il suo direttore Maurizio Belpietro, Alessandro Sallusti, Riccardo Bocca, Bruno Vespa, Massimo Giletti e molti altri”.

Il giornalista si rivolge ai vertici dell’azienda, ma “il risultato però non è quello sperato: Milone comincia a ridurre la presenza in video di Infante”.

Lo scontro giudiziario non si è ancora concluso: Infante non ha ancora un incarico e sarà il giudice a decidere sull’esecuzione della sentenza di reintegro sul posto di lavoro. 

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