Silvio Muccino accusa il fratello Gabriele: "Violento con l'ex moglie" - Perizona Magazine

Silvio Muccino accusa il fratello Gabriele: “Violento con l’ex moglie”

Daniela Vitello

Silvio Muccino accusa il fratello Gabriele: “Violento con l’ex moglie”

| 03/04/2016

La saga familiare dei fratelli Muccino si arricchisce di un nuovo capitolo. Oggi, Silvio, 33 anni, è tornato a parlare in tv del fratello Gabriele, 48. Da anni, Muccino Jr. ha interrotto i rapporti con la famiglia d’origine e, con il fratello regista, sono spesso volate parole grosse.

Oggi, Silvio ha raccontato la sua verità a “L’Arena” di Massimo Giletti e le sue dichiarazioni pesano come un macigno. “Esistono due facce della nostra famiglia – ha spiegato Muccino Jr. – Una è quella pubblica, idilliaca e felice, dove io sono la pecora nera, depresso, pazzo e plagiato. Poi c’è la realtà di una famiglia incardinata su dei meccanismi ricattatori e che è fondata sui segreti”.

“La famiglia nella quale sono nato era disgregata –ha proseguito – Il matrimonio dei miei genitori era alla deriva e il mio ruolo era fare da collante. Io sono arrivato per unire la famiglia. E mi si diceva sempre che dovevo essere grato perché mio padre rimasto con mia madre…Il malessere subito in famiglia è stato elaborato in maniera diversa fra me e mio fratello Gabriele. Lui l’ha portato fuori, anche con atteggiamenti fisici violenti”. 

Silvio ha tirato in causa l’ex moglie del fratello, Elena Majoni. “Elena spesso mi raccontava che lui veniva alle mani ed era violento – ha rivelato il giovane – Ci sono stati ripetuti episodi di violenza domestica. Un’estate, eravamo nella casa di campagna di Gabriele. Lui era nervoso e andò in camera da lei. Quando mi avvicinai alla porta, la vidi uscire con una mano sull’orecchio e le lacrime agli occhi. Non sentiva più niente: uno schiaffo le aveva perforato un timpano e ha dovuto subire una timpano-plastica per recuperarlo in parte”.

Un episodio sul quale Muccino jr. ha mentito davanti al giudice: “Sono stato indotto a mentire e ho negato questo schiaffo davanti ai pm. La mia famiglia ha fatto figurare che fosse un incidente avvenuto in piscina. E alla fine io ho reso falsa testimonianza. Era una mia responsabilità e scelsi la mia famiglia anziché la verità, non me lo sono mai perdonato, avevo 24 anni e feci crack”.

Silvio Muccino ha parlato anche della scrittrice e sceneggiatrice Carla Vangelista, accusata in passato da Gabriele di avere plagiato il fratello e di essere la responsabile del suo allontanamento dalla famiglia. Proprio nei giorni scorsi, il regista si è rimangiato le accuse in una lettera di scuse indirizzata alla Vangelista.

“Carla mi ha incontrato proprio quando andavo a fare la falsa testimonianza per mio fratello – ha svelato Silvio Muccino – Un giorno mi ha detto: devi decidere tu, in un caso o nell’altro ci saranno delle conseguenze. Per te. Mentre io facevo questo passaggio, Gabriele mi lanciava delle bombe…(…) Mentre Carla veniva trascinata in questo fango, lei sapeva la verità sulla mia vita, su quello che stavo vivendo e non una volta mi ha detto: vai e parla. Io oggi sto raccontando una verità molto scomoda, che ho messo nelle mani di un giudice. Quello che ho detto è stato ampiamente discusso davanti alla mia famiglia, che non poteva accettare la mia versione. Quindi è nata la teoria del plagio, soluzione a ogni male. Se ce’è un plagiatore esterno alla famiglia vuol dire che la famiglia è salva, quindi vuol dire che io non ho nessuna verità in mano. Gabriele mi ha screditato dal punto di vista umano. Se mi avesse detto: vai a quel Paese, invece no, lui mi ha reso un pupazzo, ha minato la mia credibilità. Questo argomento del plagio è talmente comodo che Gabriele in una lettera che ancora conservo mi scrive che le risposte che mi ha dato all’epoca, quando mi diceva di andarmene dalla famiglia, le aveva dato perché lui stesso era plagiato”.

“Quando Carla lo ha denunciato per diffamazione – ha dichiarato – Gabriele ha pubblicato un altro tweet in cui le ha detto che la avrebbero presa in giro. Il pm l’ha pensata in modo diverso. Il processo sarebbe dovuto iniziare poche settimane fa. Hanno cercato un accordo. Carla non voleva nulla, solo le scuse. Gabriele le ha fornito le scuse e la cosa si è risolta. Per me no, non si risolve così. Lui nella lettera parla di impulsività delle sue esternazioni,ma l’impulsività non si ripete per quattro anni. E poi mi ha ritirato in ballo, cerca di ripetersi una verità sperando che diventi vera. Ho sempre sperato che le cose si risolvessero in modo silenzioso. Se Gabriele non continuasse a tirarmi in ballo e a mentire, io non avrei avuto bisogno di venire qui a parlare. Io un anno fa ho risolto la cosa davanti al tribunale, senza nessun giornalista, non mi interessa offendere Gabriele”.

“Io in questi anni, non so quante volte ho supplicato Gabriele attraverso i miei genitori e Angelica (la moglie del regista, ndr.) di smetterla – ha spiegato – Io spero che questa apparizione oggi sia la parola fine, se non altro perché la verità rende liberi. Umanamente, tra noi, dipende solo da Gabriele”. 

Ma se domani Gabriele si presentasse alla sua porta, lo perdonerebbe e gli aprirebbe? “Non voglio essere ipocrita, adesso no. Questi otto anni di vita a me non li restituisce nessuno. Perdonare significa lasciar andare. Io gli auguro di andare avanti con la sua vita alla grande e gli chiedo di lasciarmi andare avanti con la mia”.

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