Garko: "Io gay? Ci gioco un sacco...Parlo male perchè ho l'apparecchio" - Perizona Magazine

Garko: “Io gay? Ci gioco un sacco…Parlo male perchè ho l’apparecchio”

Daniela Vitello

Garko: “Io gay? Ci gioco un sacco…Parlo male perchè ho l’apparecchio”

| 12/02/2016

Gabriel Garko, il re delle gaffe e – checché se ne dica – anche dell’attuale edizione del “Festival di Sanremo”, ha rilasciato un’intervista a “Il Giornale” in cui parla a cuore aperto dell’esperienza sanremese ammettendo le proprie imperfezioni. 

“Ho detto che sarei stato me stesso e l’ ho fatto – esordisce- Di gaffe ne faccio tantissime, non riconosco neppure gli attori famosi, invece al contrario di come sono apparso in queste prime sere, dove ha giocato l’ emozione, sono molto sciolto, alla mano, parlo un sacco. Cosa mi frega sul palco? Che non posso dire parolacce, però poi le dicono tutti gli altri…“.

Riguardo ai rumors che lo volevano su tutta le furie per l’etichetta di “valletto”, l’attore dichiara: “Ma che m’ interessa di come mi definiscono… E poi che c’ è di male nel fare il valletto? Faccio quello che mi dicono, è già incredibile per uno come me essere stato chiamato qui a Sanremo“.

Davanti ai detrattori e alle critiche, Garko (che prima di cambiare nome all’anagrafe si chiamava Dario Oliviero, ndr.) alza le spalle e guarda avanti: “Tutto qui? Ho sentito ben di peggio… A casa ho un troll con un occhio e un orecchio coperti, non vedere, non sentire…Parlo bene in italiano. Ieri ho detto ‘ho sceso le scale’, ho controllato, è corretto”.

Alla giornalista che cita i tweet che mettono in dubbio le sue doti d’attore, il co-conduttore del Festival replica: “Attore io? Mai pensato di esserlo! Quando stavo a teatro con Ronconi, ero in edicola nudo su un calendario e al cinema con il film di Tinto Brass ‘Senso ’45’, a un certo punto ho fermato tutti e detto ‘ma io che ci faccio qui?‘”.

E poi la rivelazione che giustificherebbe le sue papere e il suo essere impacciato sul palco: “Sul set è tutto diverso, mi calo nei personaggi, e poi posso ripetere le scene finché vengono bene… Le parole sul palco mi escono male anche perché ho questo apparecchio, un filo all’ interno dei denti che mi fa incespicare la lingua”.

Immancabile la domanda su botox e chirurgia plastica. La risposta è sempre la stessa: “Ancora con questa storia: non mi sono rifatto gli zigomi, non ce li ho neanche… E quelle foto circolate con l’ effetto botox erano tutte ritoccate”. Anche sui capelli, altrettanto criticati, Garko ha qualcosa da dire: “Eccoli qua, ci potrei tirar fuori un gatto…”.

L’attore torna  sul poi gossip della sua presunta omosessualità: “Io ci gioco un sacco. Quando arrivo sul set la prima parola che dico sempre è: Ciucciamelo, pensa se mi sentissero quei perfidi che scrivono contro di me”.

Le ultime domande fanno riferimento alla sua vita privata. Garko nega di pensare al matrimonio (è fidanzato con la collega Adua Del Vesco, ndr.): “Fare un contratto è come stare su una sedia avvelenata, è la tomba del sesso, si fa il sesso non l’ amore, nel sesso puoi fare di tutto, nell’ amore no…”. 

Riguardo ai figli, è più possibilista: “Li voglio, anzi ho anche aspettato troppo tempo, ho già 43 anni, ne vorrei adottare uno e farne anche altri…Vi racconto questa: una volta una giornalista russa mi fece un’ intervista, poi mi perseguitò con continue richieste, mi braccava, si faceva trovare davanti al mio cancello, mi mandava biglietti: voleva il mio sperma per fare piccolo Garko, scriveva così…Io non gliel’ ho affittato”.

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