Intervistata dal settimanale “Gioia”, Miriam Leone – catanese doc – si toglie qualche sassolino dalla scarpa, soprattutto nei confronti degli haters che le danno della “spocchiosa” e mal sopportano il suo essere onnipresente sul piccolo e grande schermo.

L’ascesa dell’ex Miss Italia è innegabile e il suo nome, nelle ultime ore, è in pole position per sostituire Ilary Blasi alla conduzione de “Le Iene”. Dalla pagine di “Gioia”, l’attrice italiana del momento replica così ai suoi detrattori: “Non è che puoi piacere a tutti, questo sta nel conto, ma non è mica una malattia. Però, se si prendessero del tempo per bere qualcosa con me, magari cambierebbero idea”.

“Anche a Miss Italia ero un po’ marziana – racconta – Venivo dalla provincia di Catania, ero stata a Roma per capire se potevo seguire una scuola di cinema o teatro, ma non mi voleva nessuno. Non avevo idea di come si facesse a partecipare a un provino. A quel punto, ho pensato: “Vabbè, facciamo questa cosa anni Cinquanta!”… Sono stata molto fortunata, quell’anno Anne Strasberg scelse cinque ragazze su cento per una borsa di studio per un master all’Actor Studio. Io ero tra loro“.

La bella siciliana, che si professa “grata alla vita”, è tornata protagonista dal 9 gennaio su Rai Tre della fiction poliziesca “Non uccidere”. Ma presto la vedremo anche al cinema nel nuovo film di Pif dal titolo “In guerra per amore”.